XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum

Articolo a cura di Maria Ciniglio e Antonio Navatta

XXV BMTA Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

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Clicca qui per il racconto della prima giornata, giovedì due novembre, a cura di Maria Ciniglio e Antonio Navatta
Clicca qui per il convegno Fondi europei e beni culturali, una grande opportunità per pubblico e privato
Clicca qui per la ricerca Il valore aggiunto del brand UNESCO sui territori
Clicca qui per il racconto della seconda giornata, venerdì tre novembre, a cura di Maria Ciniglio e Antonio Navatta
Clicca qui per l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” e il Premio “Paestum Mario Napoli”
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Clicca qui per il racconto della terza giornata, sabato quattro novembre, a cura di Maria Ciniglio e Antonio Navatta
Clicca qui per il racconto della quarta giornata, domenica cinque novembre,a cura di Maria Ciniglio e Antonio Navatta
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Sito ufficiale della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: http://www.bmta.it/

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XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum da giovedì 2 a domenica 5 novembre:
Cerimonia di apertura e inaugurazione del Salone

Si è aperta con un forte riferimento agli avvenimenti della più stringente attualità la XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum: il rammarico per l’assenza dello stand della Palestina, uno dei Paesi esteri attesi, a causa della chiusura dei cieli della Giordania ai voli internazionali. “La BMTA – ha dichiarato il Direttore e Ideatore della Borsa Ugo Picarelli dopo il taglio del nastro – negli anni passati ha sempre ospitato fianco a fianco Israele e Palestina, per lo spirito di collaborazione e dialogo tra i Paesi che è una delle grandi peculiarità di questo evento”.

A dare il benvenuto agli ospiti il Sindaco di Capaccio Paestum e Presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri, orgoglioso, tra le altre cose, della location, il Next, l’ex Tabacchificio Cafasso, un esempio di archeologia industriale, recuperato da un’asta fallimentare e ristrutturato per diventare sede definitiva della Borsa. Un benvenuto agli ospiti è arrivato anche da Tiziana D’Angelo, Direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia, in occasione della riapertura del Museo Archeologico che torna ad ospitare anche la Mostra ArcheoVirtual, quest’anno dedicata all’Intelligenza Artificiale. Il Presidente di Unioncamere Andrea Prete ha messo in evidenza quanto il grande patrimonio culturale presente sul territorio spinga a potenziare sempre più viabilità e collegamenti; mentre ha avuto toni di entusiasmo nei confronti della Borsa, per la solidità e la capacità di coinvolgere attori da tutto il mondo, il Prefetto di Salerno Francesco Esposito, che ha sottolineato come, oltre alla conoscenza, alla consapevolezza, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio, sia importante la partecipazione, ossia la fruizione dei siti da parte dei cittadini.

Hanno partecipato alla cerimonia Raffaella Bonaudo, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino e Giuseppe Coccorullo, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Dopo uno splendido excursus del Presidente Onorario della BMTA, già Vice Direttore Generale Unesco per la Cultura Mounir Bouchenaki, cittadino onorario di Capaccio Paestum, che ha ricordato come la Borsa sia andata subito oltre i confini del Mediterraneo, ospitando la Cambogia, il Messico, Bahrein, senza mai mettere in discussione l’importanza del sito ospite, quello di Paestum, con il suo livello greco, in un’Italia che conta 58 siti UNESCO, più di ogni altro Paese al mondo; e ancora, tornando all’impegno civile, Bouchenaki ha ricordato i Premi intestati al martire di Palmira Khaled Al Asaad e al compianto archeologo subacqueo Sebastiano Tusa. “Dopo 25 anni – ha detto Bouchenaki – non esiste al mondo un altro evento così importante per l’incontro tra esperti di archeologia e di economia, che non perde mai la sua attenzione verso il dialogo e l’impegno verso la promozione dei beni culturali, come la Borsa Mediterranea del Turismo Archologico di Paestum”.

Il turismo culturale – ha concluso l’Assessore alla Semplificazione amministrativa e al Turismo della Regione Campania Felice Casucci – è il vero motore dell’attrazione turistica in Campania. Oggi la nostra attenzione va anche ai siti minori e soprattutto allo splendido territorio dei Campi Flegrei”.

Sempre in mattinata, prima della conferenza di apertura, al desk del Servizio Filatelico di Poste Italiane l’annullo del timbro dedicato al 25° anniversario della BMTA.

Offre un tuffo nelle bellezze archeologiche del globo il più grande Salone Espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico: tra Istituzioni, Enti, Paesi Esteri, Regioni, Organizzazioni di Categoria, Associazioni Professionali e Culturali, Aziende e Consorzi Turistici, sono 150 gli espositori presenti alla XXV BMTA.

Ben 22 i Paesi esteri che calano gli assi del proprio patrimonio: dalla Corea del Sud con il Sito dei Dolmen della città di Gochang al Vaticano, per la prima volta alla Borsa, con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra dalla Grecia con i siti di Corfù Antica, Nicopoli, Lemno Fumosa, Rodi, alla Spagna con lo spettacolare Girona, il museo archeologico della Catalogna all’interno di un monastero romanico, e Ullastret, la più grande città iberica della Catalogna, dal Perù con le imponenti rovine di Machu Picchu a Cipro con l’incanto della varietà dei suoi itinerari. E, ancora, la Serbia che sfoggia la meravigliosa tenuta imperiale di Costantino a Mediana, la Slovenia con le sue situle di bronzo della prima età del ferro, l’Iran con la lunga collezionedireperti archeologici ritrovati grazie agli scavi dell’ultimo biennio: è unassaggio unico quello offerto ai visitatori della Borsa che possono scorrere e scoprire tra gli stand i tesori noti e quelli meno noti anche di Albania, Algeria, Colombia, Cuba, Ecuador, Estonia, Guatemala, Malta, Repubblica Slovacca, Siria, Sudafrica, Tunisia, Uzbekistan.

Naturalmente tanto spazio anche alle bellezze di casa nostra con i 16 territori regionali – Regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia con Fondazione Aquileia, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Siciliana, Toscana, Umbria con Secret Perugia, Valle d’Aosta, Roma Capitale, Provincia di Trento, Visit Brescia – che a Paestum mettono in mostra tutto lo splendore di un’Italia meno esplorata dai grandi flussi e tutta da scoprire, come sono da scoprire i Borghi Accoglienti del Touring Club che alla BMTA hanno portato la nuova edizione fresca di stampa delle Bandiere Arancioni.

Oltre alla rinnovata presenza del Ministero della Cultura con 500 mq di spazio espositivo, ritorna dopo 15 anni il Ministero degli Esteri con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Tra le numerose prestigiose iniziative nell’ambito del programma, che prevede 150 tra conferenze e incontri, 20 laboratori e 600 relatori, ArcheoVirtual, la sezione di archeologia virtuale organizzata dalla BMTA in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR. L’edizione 2023 dal tema “nuove intelligenze” è dedicata alle opportunità innovative per il patrimonio culturale, rese possibili dallo scenario tecnologico in continua evoluzione. La Mostra, ospitata al Museo Archeologico Nazionale e visitabile fino a domenica, illustra le produzioni più significative nel panorama internazionale delle tecnologie digitali al servizio del patrimonio, applicazioni e progetti di archeologia virtuale. Intelligenza Artificiale, certamente, nelle sue molteplici applicazioni allo studio del passato, ma anche forme inedite e contesti inusuali dell’indagine archeologica. I visitatori della Mostra potranno così visitare una base britannica in piena Antartide com’era al tempo della sua attività, narrata dalle voci originali dei protagonisti; o ascoltare l’imperatore Federico II di Svevia descrivere il suo tempo, o ancora immergersi in paesaggi fantastici creati da applicazioni di Intelligenza Artificiale generativa utilizzabili per la valorizzazione del Patrimonio immateriale.

Testo e foto dall’Ufficio Stampa dall’Ufficio Stampa Leader – Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.

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Il racconto della prima giornata, giovedì due novembre, della XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum
a cura di Maria Ciniglio e Antonio Navatta

 

Conferenza di apertura della XXV BMTA – Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum

Nel primo pomeriggio, in Sala Nettuno, si è svolta la conferenza di apertura della XXV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, alla presenza di Ugo Picarelli, fondatore e direttore della Borsa, Tiziana D’Angelo, direttrice del parco archeologico di Paestum e Velia, e Franco Alfieri, sindaco di Capaccio-Paestum e presidente della provincia di Salerno.
Tutti hanno sottolineato l’importanza della borsa di quest’anno, giunta alla venticinquesima edizione.
Il presidente Ugo Picarelli ha sottolineato l’importanza dell’evento per abbattere le barriere culturali e politiche che spesso dividono il mondo.
Il discorso è stato ripreso anche dal presidente onorario della BMTA Mounir Bouchenaki, che ha evidenziato come la Borsa abbia superato i confini del Mediterraneo, accogliendo realtà molto lontane come il Perù, la Colombia, la Cambogia, il Sudafrica, Cuba e l’Iran.
Il sindaco Franco Alfieri ha ricordato che l’ex tabacchificio, struttura che ospita la maggior parte degli eventi della Borsa, rappresenta un grande esempio di recupero e valorizzazione di un luogo abbandonato nell’ottica dell’archeologia industriale, dimostrando “coraggio, competenza e amore per il territorio”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la direttrice Tiziana D’Angelo, che ha esaltato la straordinarietà della Borsa come momento di crescita e dialogo per tutto il settore.
Infine è da sottolineare l’intervento del neo prefetto di Salerno, Francesco Esposito, che ha esaltato l’importanza dell’Articolo 9 della Costituzione, dedicato alla tutela del patrimonio culturale, da gestire in osmosi con il territorio e l’ambiente circostante.

 

Per una tutela consapevole dei parchi archeologici: dal monitoraggio all’accordo quadro, passando per la manutenzione programmata. L’esperienza di Pompei dopo il Grande Progetto

foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

Dalle ore 10, nello stand MiC, il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha affrontato il tema della complessità del monitoraggio di un sito così esteso alla luce degli ultimi sviluppi tecnologici e dei recenti finanziamenti del Grande Progetto.
Per ridurre la complessità delle operazioni, è necessario il confronto tra diverse personalità, che garantiscano un approccio multidisciplinare per affrontare i problemi strutturali ed economici che la gestione del parco richiede: secondo Zuchtriegel, infatti, la vera sfida consiste in un dialogo attivo tra l’archeologia, l’informatica, l’ingegneria, l’archittetura e le altre discipline utili a salvaguardare il sito.
In tal senso, Vincenzo Calvanese, ingegnere e responsabile ufficio tecnico del parco archeologico, ha affrontato la questione delle strategie di tutela e conservazione del sito, analizzando in primo luogo i dati relativi ai finanziamenti e ai progetti in corso; in secondo luogo, sono stati visionati i numeri dei visitatori degli ultimi anni, tenendo conto dei fattori di crescita come gli ingressi gratuiti delle prime domeniche del mese e i fattori di decrescita come la pandemia del 2020. Per far fronte all’alto numero di visitatori e alla conseguente manutenzione del parco, sono state avanzate alcune proposte, tra cui il “nuovo anello verde” di Pompei (un percorso di visita extra moenia che consente di vedere la città in una passeggiata nel verde, valorizzando le aree perimetrali) e la progettazione di una nuova illuminazione notturna che favorisca la fruizione del parco anche in orari serali. In tal senso, è già realtà la nuova illuminazione della Villa dei Misteri, realizzata nel rispetto della sostenibilità energetica.
È intervenuto inoltre Raffaele Martinelli, architetto responsabile ufficio informatico del parco, che ha sottolineato l’importanza dei droni per il monitoraggio costante e periodico del sito.
Grazie alle ultime tecnologie, è possibile infatti coprire tutta la superficie del parco con un unico volo di un drone in soli sessantuno minuti. Infine, è stato notato che il monitoraggio è fondamentale sia per la raccolta di dati sia per il tempestivo intervento su possibili danni causati da agenti atmosferici o altro.

foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

L’archeologia tra Ischia e Procida. Ricerca, tutela e valorizzazione

foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

Dalle ore 13.30, in Sala Cerere, si è svolta una conferenza dedicata alle isole flegree del golfo di Napoli, Ischia e Procida.
Tema centrale dell’incontro è stata la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico e naturalistico di Ischia, Procida e Vivara. Particolare attenzione è stata rivolta alle nuove tecnologie che possono essere messe in campo sia per la salvaguardia del contesto ambientale, data anche la particolare natura geologica del territorio, sia per una maggiore fruizione di questi siti che, grazie a laboratori di diversa natura, possono stimolare l’interesse di visitatori di ogni genere e di ogni età.

Gli Etruschi in Toscana

XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico
foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

Dalle ore 16.30, in Sala Cerere, si è tenuto un intervento sugli Etruschi in Toscana, in virtù di un progetto della Regione Toscana, in accordo con Lonely Planet, che tende a valorizzare la storia etrusca non solo in ambito meramente regionale, ma su scala nazionale, alla luce delle recenti scoperte archeologiche di Pontecagnano e San Casciano dei Bagni.
Durante la conferenza, i relatori hanno evidenziato il particolare appeal della storia etrusca in Italia e all’estero, grazie all’esterna modernità e attualità degli usi e dei costumi di questa antica popolazione italica. In particolare, il ruolo della donna nella società etrusca esercita un grande fascino sull’uditorio per la sua grande attualità.
Sfida di questo progetto, è la necessità di rendere sempre più fruibile e attraente la nostra storia antica per una platea sempre più globale e diversificata.

XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico
foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

Nuove destinazioni di turismo esperienziale professionale e sostenibile. I case history Storyliving Experience

foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

Dalle 18, in sala Archeoincoming, si è svolto l’incontro tenuto da Rosario D’Acunto, ambassador, progettista e formatore di Artes e presidente dell’associazione operatori del turismo esperienziale, sulle nuove frontiere del turismo, sempre più legato all’esperienza vissuta piuttosto che alla destinazione da raggiungere.
Per sottolineare tale aspetto, il relatore ha mostrato una serie di brevi trailer, ambientati in varie località d’Italia, in cui sono stati mostrate alcune peculiari esperienze che i turisti hanno potuto sperimentare, grazie a un approccio sempre più multidisciplinare, che ha esaltato le tradizioni e la vitalità di piccoli centri del nostro Paese come Cetara, Fuscaldo o il piccolo borgo di Sieti.

Gallery con foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio:

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Fondi europei e beni culturali, una grande opportunità per pubblico e privato

XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

Questo è il migliore dei momenti possibili per la Cultura e Turismo” lo ha detto Simonetta Giordani, Segretario Generale dell’Associazione Civita nata con il recupero di Civita di Bagnoregio, bellissimo borgo laziale, in provincia di Viterbo, che stava morendo ed è diventato una delle grandi mete turistiche italiane. “Mettere in rete le diverse realtà economiche e istituzionali del Paese – ha aggiunto – è la chiave per rilanciare il patrimonio culturale italiano e implementare l’attrattività di bellezze italiane ancora poco conosciute”.

È il migliore dei momenti per le grandi opportunità che i fondi europei stanno offrendo per la valorizzazione del patrimonio culturale, il miglioramento dell’attrattività delle destinazioni turistiche e il rafforzamento della competitività delle imprese. Era questo il tema del convegno che si è tenuto nel pomeriggio della prima giornata della XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico in corso a Paestum. Il Convegno, a cura dell’Ufficio Italia del Parlamento Europeo e dell’Associazione Civita, è stato moderato dal Direttore de Il Mattino Francesco De Core.

Il miglioramento delle strutture ricettive e dei servizi ad esse collegati, come dei servizi pubblici per la fruizione dei beni culturali – ha detto attraverso una lettera di saluto inviata alla Borsa il Ministro del Turismo Daniela Santanché e letta dal Presidente dell’Osservatorio Parlamentare per il Turismo Ignazio Abrignani – potrebbero arrivare a incrementare di un punto il PIL nazionale e dello 0,7% l’occupazione”.

Viaggi su strada e viaggi su rotaia, hanno partecipato all’incontro Gerardo Capozza, Segretario Generale ACI Automobile Club d’Italia e Pietro Diamantini, Direttore Business Alta Velocità Trenitalia.

“I fondi sono l’unica cosa che non manca e troppi sono quelli non spesi – ha detto Gerardo Capozza – Per questo il ruolo degli amministratori locali è fondamentale. L’ACI ha una struttura apposita che ha realizzato i progetti del turismo dei Borghi e del turismo delle Radici”.

Pietro Diamantini ha raccontato il successo del Frecciarossa diretto su Pompei, nato da una grossa friendship dei collegamenti intermodali che permettono di raggiungere tante belle località del Sud, oltre che del nuovo utilizzo dei treni, meno per lavoro e più per turismo dopo il Covid, con una grande richiesta per la prima classe e le carrozze business.

“Con la Basilicata-Taranto-Metaponto-Potenza-Roma abbiamo ridotto di 40 minuti i tempi di percorrenza – ha ricordato Diamantini – negli ultimi cinque anni diverse regioni del Sud hanno investito molto per comprare treni regionali confortevoli che offrano ottimi servizi. Questa è l’intermodalità sostenibile che dà una continuità di esperienza di viaggio e che favorisce l’utilizzo di mezzi molto più sostenibili”.

Il Direttore dell’Ufficio Italia del Parlamento Europeo Carlo Corazza ha assicurato che

“l’Unione Europea continuerà a finanziare questo settore. La nostra identità si è forgiata in una continua dialettica e ci sono civiltà che sono ancora vive, con una filosofia ancora attuale proprio perché esistono questi importanti siti archeologici”.

Le Regioni del Sud sono pronte a fare la loro parte anche in rete e “con una visione politica comune”, come auspicato da Felice Casucci Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania, nel corso della tavola rotonda con le Regioni cui hanno partecipato Cosimo Latronico Assessore Ambiente, Territorio e Energia della Regione Basilicata, Gianfranco Lopane Assessore Turismo, Sviluppo e impresa turistica della Regione Puglia e Giuseppe Ferrandino Parlamentare Europeo.

XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

A rimarcare che infrastrutture e mobilità non sono le uniche componenti importanti per il turismo proprio i due assessori: mentre l’Assessore Latronico ha ricordato che “il successo di Matera nonostante tutte le criticità e difficoltà della mobilità che non hanno impedito a milioni di visitatori di raggiungerla, a beneficio del distretto archeologico circostante”, l’Assessore Lopane ha auspicato la possibilità che i “Fondi FSC, una volta sbloccati, possano essere destinati anche alle infrastrutture immateriali come i grandi eventi e le campagne di comunicazione, altri indispensabili volani per i territori”.

Se l’Italia ha avuto una cifra così alta dall’Unione Europea con il Next Generation è stato proprio per risolvere i problemi cronici atavici del Mezzogiorno e risolvere il divario tra nord e sud”

 – ha rimarcato Giuseppe Ferrandino Parlamentare Europeo ammettendo che l’incapacità di spesa delle amministrazioni locali del sud, spesso per carenza di risorse umane negli uffici tecnici, rischia di vanificare il tutto.

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La Campania polarizza il turismo storico-archeologico del Sud

Oltre l’80% dei flussi è concentrata nella regione. Ecco cosa emerge dalla ricerca “Il valore aggiunto del brand Unesco sui territori” presentata a Paestum

Bouchenaki (Unesco): “Dalle conversazioni della BMTA nasceranno i nuovi modelli per il riconoscimento dei prossimi siti patrimonio dell’Umanità

Il turismo storico-archeologico del Sud è polarizzato in misura decisa sulla Campania e, in particolar modo, sulla provincia di Napoli – che da sola assorbe il 67% circa di tutti i visitatori del sistema museale ed architettonico-monumentale del Meridione ed è, con i suoi oltre 3,5 milioni di visitatori, seconda soltanto a Roma, distanziando persino i 2,5 milioni di visitatori di Firenze. È il dato che emerge dalla ricerca “Il valore aggiunto del brand Unesco sui territori” a cura di S.R.M. Studi e Ricerche per il Mezzogiorno Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo presentata oggi alla XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico nel corso della conferenzaI Comuni archeologici Unesco per un turismo culturale esperienziale e sostenibile” promossa nell’ambito della Celebrazione del 25° Anniversario del Sito Unesco di Paestum in collaborazione con ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Dalla BMTA e dalle sue conversazioni annuali possono partire i nuovi modelli di valore, autenticità e integrità che sono le caratteristiche del nuovo modo di valutare i luoghi degni di entrare nelle liste dell’Unesco – è il messaggio dell’Unesco, portato dal già Vice Direttore Generale per la Cultura Mounir Bouchenaki, presidente onorario della BMTA- Il percorso è cambiato dal 1979, quando il riconoscimento andò all’Arte Rupestre della Val Camonica. Oggi, senza abbandonare il valore universale dei luoghi, è un percorso che parte dal basso, dalla capacità e dalla voglia di fruire dei luoghi da parte delle popolazioni, che per ottenere questo riconoscimento compiono un lungo e non solo di raccolta dati e testimonianze”.

Nel 2022 la spesa turistica degli stranieri in Italia torna ai livelli pre-Covid, con un trend costantemente crescente, ma solo 7,4 miliardi dei 44,3 spesi in Italia da viaggiatori internazionali, ovvero meno del 17%, ricadono nel Mezzogiorno, benché 12 dei 45 siti archeologici Unesco, ovvero circa il 27%, siano concentrati al Sud.

“Già da tale dato molto generale di discrepanza fra quota di spesa e quota di offerta di siti Unesco – ha spiegato Salvio Capasso Responsabile Servizio Imprese e Territorio S.R.M. – si riscontra una difficoltà di sistema da parte del Mezzogiorno nell’attrarre dall’estero una spesa turistica all’altezza della numerosità ed importanza dei suoi siti”.

Per quanto invece riguarda lo specifico segmento storico-archeologico relativo ai visitatori dall’Italia e dal resto del mondo, dalla ricerca emerge che il Mezzogiorno ha una parte adeguata rispetto al 27% di aree Unesco storico archeologiche riconosciute: il 30% dei visitatori ed il 27% degli introiti totali.

“Ciò significa che è soprattutto il flusso di turisti italiani ad innalzare le performance del sistema museale ed archeologico meridionale – ha evidenziato Capasso – in particolare, in termini di numero di visitatori nel 2021, grazie alla sua offerta storico-archeologica molto articolata il sistema museale e monumentale-archeologico campano è secondo soltanto al Lazio, superando regioni molto rinomate come la Toscana o il Veneto. La Campania assorbe, però, più dell’80% dei flussi di turismo storico-archeologico del Mezzogiorno, con le altre regioni del Sud in posizione del tutto secondaria: la Puglia è solo nona, la Sardegna undicesima, seguita da Calabria e Basilicata, Molise ed Abruzzo sono i fanalini di coda. È ovvio che l’area di Pompei ha una funzione catalizzatrice assolutamente primaria. Un’altra caratteristica di questa tipologia turistica è quella di una stagionalità che, seppur molto meno marcata rispetto a quella del turismo generale, è comunque esistente, con i visitatori che si concentrano soprattutto nel trimestre estivo, con un minimo fra marzo ed aprile”.

Circa l’impatto complessivo dei siti Unesco sul territorio e il peso del riconoscimento Unesco come fattore di sviluppo locale, alla fine del lavoro di ricerca risulta ancora controverso.

“Quello che si può dire con un certo grado di certezza – ha spiegato Capasso – è che il riconoscimento Unesco ha un forte potenziale di attrazione/generazione di investimenti di difesa, protezione/recupero del bene storico/archeologico riconosciuto, ma assunto da solo potrebbe non generare ricadute significative sul tessuto produttivo direttamente legato al turismo se non come tassello di una strategia di sviluppo più ampia associato a politiche attive”.

Concentrandosi sulla dimensione economica, la maggiore attrattività turistica derivante ad esempio dalla valorizzazione dei siti UNESCO mediante un’adeguata politica di sviluppo determina un rilevante impatto sul PIL. Dall’ultimo aggiornamento di SRM risulta che l’Italia, a parità di spesa, per ogni presenza turistica aggiuntiva nel Paese, genera 144 euro di VA e, nel caso del turismo culturale, il suddetto valore sale a 145 euro. La capacità endogena di creazione di ricchezza, in relazione all’aumento di presenze turistiche, cambia quindi in base alla tipologia di turismo. Pertanto, il turismo culturale attiva più ricchezza rispetto a quello balneare (145€ contro 128€), ma il moltiplicatore continua a crescere se si considera il turismo sostenibile (150,6 €), enogastronomico (151,7 €) ed ancor più quello d’affari (176,6 €).

“È evidente – ha concluso Capasso – che lo sviluppo di un sistema turistico integrato nell’ambito di un sito UNESCO che sfrutti le sinergie organizzative e «produttive» con i settori attigui (come l’enogastronomia), accresca la potenzialità economica del turismo. Ciò vale, in modo particolare per il Mezzogiorno, caratterizzato da un’ampia offerta di siti archeologici UNESCO ma da un moltiplicatore di 131,7 €, ancora distante dal dato nazionale, anche se in recupero nell’ultimo decennio. In particolare, negli anni 2010-2019 è cresciuto dell’86%, valore più alto rispetto alla media nazionale (+39%), risultato di una migliore strutturazione del sistema turistico che è riuscito ad adeguarsi alle nuove tendenze rilasciando, quindi, una più intensa propagazione economica sul territorio”.

Ma qual è l’impatto del brand Unesco sul successo di un sito? La stessa ricerca lo evidenzia: lo decidono i territori. Tre esempi: Nessuno su Pompei (1997), principale attrattore del turismo storico-archeologico del Sud; favorevole sulla Palermo arabo-normanna (2015); ottimo su Matera (1993) i cui numeri s’impennano dopo la nomina a Capitale europea della Cultura nel 2019, quando la politica di contorno è stata particolarmente attiva con investimenti infrastrutturali, miglioramento dell’offerta soprattutto extralberghiera, eventi e promozione.

Le conclusioni della conferenza sono state affidate a Sandro Pappalardo Consigliere di Amministrazione ENIT e Gianluca Caramanna Deputato e Consigliere del Ministro del Turismo.

Come Agenzia Nazionale per il Turismo – ha detto Sandro Pappalardo – abbiamo deciso di accompagnare da anni la BMTA perché la riteniamo un punto di incontro importantissimo tra pubblico e privato da cui ognuno di noi va via con qualche spunto di riflessione in più sul quale lavorare, come dal convegno di questa mattina in cui ci siamo confrontati su come meglio in futuro promuovere i nostri Siti archeologici che sono un’eccellenza dei nostri territori e che non sono stati attenzionati in passato nella maniera dovuta”.

Il turismo è il motore trainante della nostra economia ed è al centro delle politiche del Governo come dimostra anche la nostra presenza qui alla XXV edizione della BMTA – ha dichiarato Gianluca Caramanna – Riteniamo il turismo archeologico molto importante perché mette in risalto l’identità, la cultura, la nostra storia sui nostri territori. Credo che bisognerà creare nel prossimo futuro anche insieme a ENIT un’adeguata promo commercializzazione affinché il settore, fino a oggi sottovalutato, venga valorizzato. Purtroppo il Titolo V della Costituzione a volte ci penalizza perché le promo commercializzazioni vengono spesso frammentate in 20 regioni e 20 tipologie diverse di promozione, ed è per questo che eventi come la BMTA possono far bene al nostro turismo, creare rete e soprattutto far partire idee che vengono recepite da tutti per dare slancio al settore”.

Sempre in mattinata dalla BMTA il lancio del Tavolo Tecnico dedicato al Turismo Archeo-Termale Sanitario e delle Antiche Vie dell’Acqua TATS©già candidato alle Buone Pratiche Unesco. All’eredità Etrusco-Romana si è ispirato il pool di giornalisti (esperti in Turismo Archeo-Termale guidati dalla giornalista RAI PatriziaAngeliniinviata d’inchiesta per gli Speciali TG1) che dal 2020 promuove il termalismo sanitario attraverso l’impiego delle cure idropiniche che, già benefiche per il Long Covid, ripropongono le antiche virtù delle “terme miracolose” care ad etruschi e romani. Non a caso, infatti, tra i sostenitori ci sono diversi Centri di Ricerca tra cui il Dipartimento di Scienze Invecchiamento-Ortopedia- Reumatologia Medicina dello Sport del Policlinico Gemelli, l’Ospedale Civile di Macerata, l’Università di Foggia e l’intergruppoParlamentareAmicidelTermalismo sottoscrittori del tavolo tecnico promosso dall’Ente di Terzo Settore IWW con i comuni capofila di Manciano-Saturnia(GR), ChiancianoTerme(SI), Lanuvio(RM), Ginosa(TA).

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Il racconto della seconda giornata, venerdì tre novembre, della XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum
a cura di Maria Ciniglio e Antonio Navatta

 

Gaming e promozione UNESCO: i Longobardi in Italia, tra Minecraft e giochi di ruolo fantasy

foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

Questa mattina, in Sala Cerere, si è svolto un incontro a causa dell’associazione Italia Langobardorum dedicato all’uso del gaming per la promozione dei siti UNESCO longobardi diffusi su tutta la Penisola.
I relatori hanno infatti sottolineato l’importanza di una maggiore apertura e conoscenza del patrimonio culturale grazie a giochi digitali come Minecraft oppure giochi di ruolo come Dungeons & Dragons, che sfruttano il carattere spesso misterioso della storia longobarda.

foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

 

La sezione tecnologica del MANN 

XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico
foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

Nel corso della mattinata, nello stand MiC, si è tenuta una conferenza dedicata alla nuova sezione tecnologica del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in collaborazione con il Museo Galileo di Firenze.
Il direttore del MANN, Paolo Giulierini, e il vicedirettore del museo Galileo, Giovanni Di Pasquale, hanno evidenziato l’importanza delle conoscenze tecnologiche nel mondo antico, rileggendo una serie di fonti classiche che esaltavano la capacità romana di produrre macchine avveniristiche.
Inoltre, Laura Forte, funzionaria del MANN, ha presentato la nuova sezione tecnologica, che sarà collocata nel braccio nuovo del museo partenopeo, già adoperato in questa prospettiva da Amedeo Maiuri negli anni Trenta del Novecento.

XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico
foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

Presentazione del nuovo libro di Louis Godart “I custodi della memoria”, Einaudi Saggi

Nel primo pomeriggio in sala Velia si è svolta la presentazione del nuovo libro di Louis Godart “I custodi della memoria”, edito da Einaudi.
Il volume ripercorre la storia degli scribi del secondo millennio a.C. dalla Mesopotamia all’Egitto arrivando poi alle coste del mar Egeo.
L’autore ha sottolineato l’importanza di tali figure, vere e proprie cerniere tra l’aristocrazia palaziale e la forza lavoro, che, per citare Louis Godart,

“avevano capito di avere in mano la chiave dell’immortalità, uno strumento per opporsi al potere”.

 

One for all: la progettazione didattica inclusiva all’ETRU

XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico
foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

Nel primo pomeriggio in sala MiC Romina Laurito, archeologa del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, ha presentato i progetti e le iniziative promosse dal museo nell’ambito dell’archeologia sperimentale ed esperienzale.
Grande rilievo è stato dato ai percorsi dedicati all’inclusività e all’accessibilità per visitatori affetti da disabilità fisica o psichica: in tal senso, è interessante evidenziare il progetto “Dance well”, un’iniziativa gratuita riservata a persone affette dal morbo di Parkinson.
Infine, l’ETRU, nell’ottica dell’archeologia sperimentale, mostra grande sensibilità e competenza per i laboratori didattici, alcuni dei quali sono stati presentati, nella giornata di ieri e di oggi, ai piccoli e grandi visitatori della Borsa nello stand del Ministero della Cultura.

Le decorazioni dei templi etruschi. Sperimentiamo insieme l’uso delle matrici architettoniche. foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio
Creiamo un gioiello etrusco. foto di Antonio Navatta e Maria Ciniglio

 

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Alla BMTA l’incontro tra il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli e il Ministro degli Affari Culturali della Tunisia Guettat Guermazi nel segno della cooperazione culturale

Va per la prima volta a una scoperta italiana l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”

Le 24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana ritrovate a San Casciano dei Bagni raccontano la convivenza pacifica tra etruschi e romani, un grande e attualissimo esempio

Premio per i 150 anni dell’École française de Rome, il direttore Marin annuncia per il 2024 una Mostra della Collezione inedita

Un video inedito sull’antica Sposa del Deserto è stato presentato per la prima volta a Paestum dall’ultimo direttore del Turismo di Palmira Mohamad Saleh

Il Mediterraneo come mare di pace e di fraternità tra i popoli”

ha detto Hayet Guettat Guermazi Ministro degli Affari Culturali della Tunisia, prima donna a ricoprire la carica di Direttore di Alecso, la Lega Araba della Cultura, intervenuta oggi alla Conferenza “#unite4heritage: archeologia e cooperazione culturale dal 2015 a oggi”, organizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e incentrata sul tema della cooperazione culturale.

Anche se Italia e Tunisia sono su due sponde diverse condividono tante cose, a partire dall’eredità comune dell’impero romano, e dobbiamo insistere sulla strada della cooperazione culturale perché è attraverso di essa che si può arricchire il dialogo fra i popoli del Mediterraneo, punto di riferimento della politica estera nella cooperazione per la tutela e lo sviluppo del patrimonio culturale a cominciare da quello subacqueo che ci sta molto a cuore”.

L’Italia ha una grande responsabilità nel panorama mondiale: dare un contributo al progresso dell’umanità – ha sottolineato Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale a cui sono state affidate le conclusioni della conferenza – “I nostri antenati, con la bellezza che ci hanno lasciato, ci hanno consentito di essere un Paese ricco, forte e con un patrimonio culturale straordinario. L’Italia, inoltre, è uno dei Paesi più importanti dell’UNESCO, attivo dal punto di vista del contributo delle idee e delle attività. La Provincia di Salerno è un riferimento importante sul piano dei beni archeologici. Conosco molto bene la BMTA anche perché sono salernitano e sono stato Presidente della Provincia – ha sottolineato il Vice Ministro – Ringrazio il Direttore della Borsa Ugo Picarelli per la sua genialità perché ha regalato alla Provincia di Salerno una grande vetrina”.

Nell’ambito della BMTA si è svolto anche un incontro bilaterale Italia-Tunisia tra il Vice Ministro Cirielli e il Ministro Guettat Guermazi.

Al termine della conferenza è stato consegnato il Premio “Paestum Mario Napoli” all’École française de Rome per l’anniversario dei 150 anni dalla fondazione, un impegno straordinario a favore della ricerca sulla storia, l’archeologia e il mondo contemporaneo.

È un grandissimo onore ricevere questo Premio tanto più che la sua attribuzione all’École française de Rome corrisponde con la ricorrenza dei nostri 150 anni di attività nel campo dell’archeologia e della valorizzazione delle ricerche che abbiamo condotto”

ha detto Brigitte Marin Direttore dell’École française de Rome nel ritirare il Premio. Dopo aver ripercorso la storia dell’Ecole, dalle prime grandi difficoltà per scavare in Italia quando un giovane Stato italiano non concedeva permessi di scavi agli stranieri, ai grandi scavi dell’Ecole del secondo dopoguerra (Bolsena, Megara Hyblaea) per decenni e decenni campi di scoperta e di pubblicazione importanti, la Marin ha spiegato come negli anni

“si è allargato il campo di azione dell’Ecole, dandoci sempre più da fare sul piano della fruibilità un pubblico sempre più ampio per rendere accessibili le nostre conoscenze. In questa ottica – ha annunciato – per la ricorrenza dei 150 anni stiamo cercando di dare più visibilità al nostro patrimonio, in particolare alla nostra collezione di oggetti antichi – vasi, ceramiche, materialità della vita quotidiana – del periodo romano ed etrusco, formata da diverse donazioni, di cui abbiamo ripreso lo studio e l’inventario, e che esporremo in una Mostra nel 2024 presso la sede a piazza Navona raccontando attraverso questa esposizione la storia dell’Ecole intrecciata alla formazione di questa collezione. La Mostra sarà resa in parte anche fruibile sul portale dell’Ecole con la scansione in 3d di alcuni oggetti”.

Per la prima volta conferito a una scoperta italiana l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” che la BMTA in collaborazione con Archeo, il primo mensile archeologico in Italia, assegna dal 2015 alle scoperte archeologiche votate dalle principali testate archeologiche internazionali media partner della Borsa: Antike Welt (Germania), arCHaeo (Svizzera), AiD Archäologie in Deutschland (Germania), Archéologia (Francia), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia).

Il Premio, intitolato all’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato alle scoperte archeologiche e ai suoi archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio.

Prima della premiazione è stato presentato un video inedito su Palmira realizzato dall’ultimo direttore per il Turismo Mohamed Saleh, che nell’illustrarlo ha dichiarato:

“Quando perdiamo la tradizione, perdiamo il rispetto; se non si possono ricordare le vecchie generazioni e i costumi del passato, vuol dire che è stata distrutta l’identità culturale di un territorio”.

L’immagine di Palmira è sempre viva a ogni edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum; mentre le diplomazie lavorano per recuperare completamente i rapporti tra Italia e Siria, mentre Mohamad Saleh è oggi docente universitario a Francoforte, non c’è stato un solo anno in cui la Borsa non abbia dedicato la sua attenzione all’antica, bellissima Sposa del deserto”

ha ricordato il Direttore e ideatore della BMTA Ugo Picarelli.

Alla edizione il premio è stata conferito alla scoperta delle 24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana ritrovate a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena ed è stato consegnato al Sindaco di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale titolare dell’area e a Jacopo Tabolli responsabile scientifico dello scavo.

Risalenti a un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il I d.C., sono state protette per 2.300 anni dal fango e dall’acqua bollente delle vasche sacre del santuario votivo insieme a monete, ex voto e iscrizioni latine ed etrusche. La scoperta rappresenta un modello di collaborazione tra Comune (nel 2019 iniziò a finanziare lo scavo del Bagno Grande, dopo aver acquistato il terreno privato e richiesta la concessione, affidando la direzione operativa a Emanuele Mariotti), Ministero della Cultura (Direzione Generale ABAP in collaborazione con la Soprintendenza per le province di Siena, Grosseto e Arezzo), Direzione Scientifica dello scavo (Jacobo Tabolli Ricercatore all’Università per Stranieri di Siena), volontariato locale (Associazione Archeologica “Eutyche Avidiena”), con la collaborazione di specialisti di ogni disciplina: dagli architetti ai geologi, dagli archeobotanici agli esperti di epigrafia e numismatica di più atenei del mondo.

Un motivo di grande orgoglio questo premio sia perché è la prima volta che viene attribuito all’Italia sia perché è assegnato a un team di ricerca molto grande – ha detto Jacopo Tabolli – siamo una squadra di più di ottanta ricercatori e ricercatrici che da tutto il mondo ogni anno vengono con noi a scavare a San Casciano dei Bagni nelle acque calde di un Santuario etrusco e romano dove l’anno scorso sono emerse queste statue: una scoperta assolutamente eccezionale. Il valore storico sta nello stato di conservazione eccezionale di queste statue all’interno del fango caldo ma soprattutto nella loro possibilità di raccontare una storia: una storia di convivenza pacifica tra etruschi e romani, un momento di passaggio storico in cui due popoli contrapposti altrove trovano in un luogo sacro un momento di sintesi”.

Questo è il risultato di una volontà di amministrazioni comunali che si sono succedute una dopo l’altra e che hanno voluto investire per andare a ricercare quelle che sono le radici di una comunità piccola come la nostra” – ha evidenziato Agnese Carletti. “Siamo stati convinti fin dal primo momento che questa ricerca avrebbe potuto dare delle risposte importanti da tanti punti di vista: identitario, sociale e ovviamente anche economico e turistico. La scoperta delle statue ha dato una spinta molto importante alla progettualità molto ampia che tutti gli enti di natura diversa coinvolti insieme hanno messo in campo”. Sulla reazione della comunità il Sindaco ha aggiunto che “la comunità è partecipe e curiosa anche grazie al fatto che abbiamo deciso di rendere fruibile sia il sito che le informazioni che vengono dal sito: insieme stiamo cercando di organizzarci per accogliere più persone che ci auguriamo verranno a visitare il sito e a vivere il nostro territorio”.

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Restaura una lastra” il progetto del Parco di Paestum per la valorizzazione dei reperti in deposito. Parchi archeologici, si torna alla tutela e ai piccoli siti

Nel segno del compianto studioso visionario e pioniere la cerimonia di consegna del

Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”

XXV Borsa Mediterranea del Turismo ArcheologicoC’è un interessante elemento di novità nella discussione intorno all’evoluzione della riforma sull’autonomia dei Parchi Archeologici che ogni anno si svolge alla BMTA di Paestum. Si tratta di una nuova esigenza, espressa da molti dei Direttori presenti, di una sorta di inversione di marcia nel tornare a concentrarsi sulla tutela, intesa come conservazione ma anche ampliamento dell’offerta.

Dopo il salto verificatosi nel modello di comunicazione con le nuove tecnologie (digitalizzazione e percorsi virtuali), si profila una riflessione particolare sui siti cosiddetti minori come sui depositi. Il messaggio arriva indirettamente dal Ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, secondo il Direttore del Parco Archeologico di Ostia Antica Alessandro D’Alessio:

“Lavorare molto sulla conservazione del patrimonio emerso, e già esistente, ma anche decongestionare la fruizione del patrimonio potenziando quella dei siti minori”.

Restaura una lastra” s’intitola invece il progetto raccontato dal Direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia Tiziana D’Angelo che, sulla scia di quanto fatto dal suo predecessore Gabriel Zuchtriegel, ha aperto gli immensi corridoi deposito dell’area archeologica in cui si svolgeranno visite guidate gratuite e ogni finanziatore privato potrà scegliere lastre funerarie del V, IV, III secolo a. C. da restaurare.

Pierpaolo Forte, componente del Cda del Parco Archeologico di Pompei (“Parco la cui rinomanza ha del clamoroso”) ha ricordato l’impulso che negli ultimi anni hanno avuto le Fondazioni, inizialmente osteggiate, poi scoperte come strumento moderno che libera capitali e consente alleanze. Questa piccola rivoluzione prevede la formazione di nuove figure professionali, come ha sottolineato Laura Moro, dirigente del Ministero della Cultura – Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, che vadano oltre la competenza sulla comunicazione, già a sua volta trasformata dalla digitalizzazione e quindi nella direzione della nuova conservazione dell’esistente e nella capacità di far fruire anche ciò che finora è rimasto nascosto, tra depositi e piccoli siti.

La tavola rotonda, a cui hanno partecipato Filippo Demma per il Parco di Sibari, Alberto Samonà per il Colosseo, Stéphane Verger per il Museo Nazionale Romano, per le Fondazioni Francesca Bazoli (Brescia Musei) e Roberto Corciulo (Aquileia), per le Soprintendenze Franco Marzatico (Trento), è stata moderata dal professore Salvatore Sica, consulente giuridico del Ministro Sangiuliano e dall’onorevole Alfonso Andria, già Presidente della Provincia di Salerno e Consigliere di Amministrazione del Parco di Paestum e Velia.

XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

Si è aperta con un’emozionante clip per ripercorrere la vita e la carriera del compianto e indimenticato pioniere dell’archeologia subacquea la cerimonia di consegna del Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” organizzato dal 2021 annualmente dalla BMTA per onorare la memoria del grande archeologo, dello studioso, dell’amico della Borsa, ma soprattutto dell’uomo del Sud, che ha vissuto la sua vita al servizio delle istituzioni per contribuire allo sviluppo locale e alla tutela del Mare Nostrum.

Un’occasione preziosa per celebrare e mantenere in vita la memoria di Sebastiano Tusa e testimoniare le sue attività lungimiranti e innovative che è quanto cerchiamo di fare anche con la Fondazione accanto al compito arduo di procedere sulle sue orme”,

ha rimarcato Valeria Patrizia Li Vigni Presidente Fondazione Sebastiano Tusa intervenuta insieme a Mario La Rocca Dirigente generale Dipartimento Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana della Regione Siciliana.

Il riconoscimento per la carriera è andato a Katerina Dellaporta, già Consigliere del Ministro della Cultura greco per l’archeologia subacquea, Direttore Generale del Museo Bizantino e Cristiano di Atene che emozionata ha ricordato il legame con Tusa “un visionario e un pioniere su diversi fronti che ha creato un modello di esempio e con cui abbiamo unito le nostre voci per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale”. Per il progetto più innovativo a cura di Istituzioni, Musei e Parchi, il premio è andato a Massimiliano Marazzi, Ordinario Culture dell’Egeo e Anatolia Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per il “Progetto Vivara”. “Un Premio strettamente legato alla mia carriera, alla mia vita e ai progetti trascorsi”, ha detto il professore Marazzi ricordando quando insieme a Tusa fecero le prime ricognizioni a Vivara nel 1975 scavando insieme ininterrottamente.

Assegnati anche il Premio al miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione ad Alberto Angela e alla migliore mostra dalla valenza scientifica internazionale a Romy Wyche, Direttore Museo Dipartimentale dell’Antica Arles per la Mostra “Trésors du fond des mers. Un patrimoine archéologique en danger” (22 ottobre 2022 – 20 febbraio 2023).

A seguire si è svolta la consegna della Targa “Claudio Mocchegiani Carpano”, alla presenza del figlio Luca, alla migliore Tesi di laurea sull’Archeologia Subacquea a Emilia De Palo laureata del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Storia Antica dell’Università degli Studi di Torino per la tesi di laurea in Archeologia Classica

“Il Relitto tardorepubblicano della Pria Pula di Genova Pegli. Una rilettura dei dati archeologici”. È stata l’occasione per Luigi Fozzati Coordinatore Scientifico del Premio Sebastiano Tusa di auspicare un cambio di passo in Italia per “estendere i confini dell’archeologia subacquea e far sì che questi giovani laureati trovino lavoro nel nostro Paese, evitando che i nostri migliori archeologi subacquei continuino ad andare all’estero”.

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La Fondazione Magna Grecia presenta il progetto dei Cammini alla XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum (SA)

Il progetto propone una nuova modalità di fruizione del ricco patrimonio di quest’area, attraverso un’azione fondata sui principi che sono alla base di un turismo diffuso, sostenibile, profondamente legato ai territori e a chi li vive. 

7 novembre – La Fondazione Magna Grecia ha preso parte alla XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum (Salerno) che è stata ospitata nella sede del Tabacchificio Cafasso, l’attuale Next (sito di archeologia industriale “simbolo della Piana del Sele”, così definito da Gillo Dorfles).

Per la FMG l’adesione all’edizione 2023 ha assunto una particolare importanza, in quanto la BMTA, che è stata fondata ed è diretta da Ugo Picarelli, celebra il venticinquesimo anniversario, condividendolo con il Parco Archeologico di Paestum e Velia e la Certosa di Padula, che proprio nel 1998 furono inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco nell’ambito del riconoscimento attribuito al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, oggi anche Alburni.

L’incontro che ha visto protagonista la FMG e che è stato organizzato all’interno della sezione “Archeoincontri”, si è incentrato sul tema “Vivere la storia. Un progetto di esperienza immersiva per i Cammini della Magna Grecia”.

Sono intervenuti Nino Foti, Presidente Fondazione Magna Grecia, Alessandro Di Legge, Segretario Generale della Fondazione Magna Grecia, Diego di Paolo, Destination manager, ideatore del Cammino di Francesco, Fiammetta Pilozzi, Responsabile Centro di ricerca Fondazione Magna Grecia e Matteo Sirizzotti Responsabile Hub Virtual Reality Università di Siena.

Dopo i saluti iniziali di Alessandro Di Legge, che ha moderato l’incontro, il Presidente Foti ha affermato come

“i Cammini rappresentino una nuova modalità di fruizione del ricco patrimonio Magnogreco. Al fine di dare nuovo impulso a quest’area e alle sue capacità generative di cultura e sviluppo, vanno promossi ulteriori processi di conoscenza e di riconoscimento. E in tal senso intendiamo intraprendere percorsi che conducano a un aumento della consapevolezza del valore materiale e immateriale della Magna Grecia e su cui vanno costruiti veri e propri interventi di promozione pedagogici, soprattutto nelle nuove generazioni”.

“L’iniziativa che mira a individuare dei cammini tematici multipli, ma sempre legati dal filo conduttore del patrimonio storico culturale della Magna Grecia, ci è apparsa subito un terreno ideale su cui costruire nuove narrazioni, nuove modalità di comunicazione delle nostre ricchezze, per consentire a tutti di viverle in un modo diverso, seguendo modelli di scoperta tematizzati e declinati, per ciascuno, sui propri interessi. Il progetto dei cammini è un’azione fondata sui principi che sono alla base di un turismo diffuso, sostenibile, profondamente legato ai territori e a chi li vive, senza dimenticare il ruolo essenziale svolto dalle nuove tecnologie che rappresentano un supporto irrinunciabile per costruire conoscenza e attrattività”. “Ci piacerebbe che un quindicenne in visita ad un tempio, possa trovare all’interno del sito anche tecnologie aumentative della sua esperienza, che siano in gradi di emozionarlo e coinvolgerlo tanto quanto un gioco con la Play Station, tenendo sempre in mente che nessuno strumento di realtà virtuale potrà e dovrà mai sostituire l’esperienza reale, ma potrà sicuramente aumentarne l’attrattività, soprattutto determinati target”, ha concluso Foti.

Su questa linea, Fiammetta Pilozzi ha sottolineato come il progetto si articolerà in tre livelli di intervento paralleli. Una prima fase si focalizzerà su azioni di ricerca e ricognizione del patrimonio da far emergere e da ricontestualizzare all’interno dei cammini tematici. Parallelamente verrà affrontato uno studio multidisciplinare, che vedrà il coinvolgimento di una serie ricercatori proveniente da diversi atenei, per l’individuazione di modelli di progettazione, di implementazione ma anche di valutazione dei Cammini, al fine di poter raggiungere un livello di qualità dell’esperienza del fruitore finale, ma anche della progettazione, con l’obiettivo di generare un percorso che sia condiviso e partecipato dal territorio e dai vari stakeholder. La terza fase di intervento riguarderà la progettazione di esperienze di realtà immersiva (realtà aumentata, realtà virtuale, ma anche forme di gestione dell’esperienza attraverso strumenti di intelligenza artificiale) collegate al patrimonio, finalizzate soprattutto ad attrarre un target molto giovane e particolarmente sensibile a questo tipo di tecnologie.

Diego Di Paolo è entrato nel dettaglio di questo progetto, evidenziando l’esigenza di un percorso preliminare di benchmark e di ricerca di strumenti progettuali e implementativi di qualità, puntando l’attenzione alla necessità primaria di aumentare il livello della formazione nell’ambito turistico italiano. “Un altro punto fondamentale è la ricerca, perché ci sono una varietà di cammini in Europa, ma nessuno di questi è realmente riuscito a incidere nella realtà in cui si vive. È necessario un approccio sistemico che dia al territorio un’opportunità di crescita. Stiamo ragionando in modo concreto e intenso sulle ipotesi di un futuro dei cammini della Magna Grecia, puntando, innanzitutto, sulla destagionalizzazione. Bisogna – ha concluso Di Paolo –  porsi il problema di come immaginare la prospettiva dello sviluppo turistico del Mezzogiorno nei prossimi 30 anni”.

Matteo Sirizzotti si è soffermato sulle opportunità legate alle nuove tecnologie, ma ha anche specificato come, in Italia, in molti offrano strumenti di realtà virtuale o aumentata applicata al turismo ma che, tali strumenti, siano purtroppo di qualità bassissima rispetto a quanto siamo abituati a vedere, ad esempio, nel mondo del gaming. La sfida che la Fondazione Magna Grecia sta raccogliendo, è quella di cominciare a lavorare sulle esperienze di realtà immersiva applicate alla fruizione del patrimonio storico e artistico con l’obiettivo di raggiungere qualità delle esperienze di altissimo livello. “La tecnologia – continua Sirizzotti– può migliorare la fruizione dei cammini e la valorizzazione dei beni culturali. Si può offrire un nuovo livello di accesso al bene o a un sito archeologico, ricostruendolo per come era, aggiungendo nuovi livelli informativi e di interazione. Ci sono, quindi, diverse modalità di esperienza e di accessibilità del bene, basti pensare alle necessità delle persone con  disabilità, ad esempio, alle quali determinate tecnologie possono garantire un pari livello di accesso e coinvolgimento emotivo al patrimonio”, ha concluso Sirizzotti.

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Gli ostaggi sono sacri, i Musei sono i veri luoghi dell’interscambio culturale”: la Lectio Magistralis del Cardinale Gianfranco Ravasi Premio “Paestum Mario Napoli

Gli ostaggi sono sacri – ha detto il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, all’arrivo alla XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, dove ha ricevuto il Premio “Paestum Mario Napoli” – Non appartengono a un popolo né all’altro, ma sono coperti da una loro sacralità. Lo scontro di civiltà sostituisce al dialogo lo scontro; la tentazione è quella del duello, vince chi ha la spada più forte. Invece il duetto in musica avviene tra un soprano e un basso, voci completamente diverse ma in armonia. Nessuna delle due voci cambia per avvicinarsi all’altra, ma mantiene il proprio timbro originale. Eppure, c’è armonia. È l’identità conservata che entra in dialogo”.

È questo il messaggio della Lectio Magistralis che ha tenuto subito dopo nella sala Nettuno del Next, prima di ricevere l’importante riconoscimento.

Anche il turismo archeologico – ha proseguito Sua Eminenza – può essere una testa di ponte verso la pace che tutti auspichiamo soprattutto per una Terra dove sono stato a più riprese che è l’attuale Terra di Israele – Palestina perché le radici fondamentali delle tre grandi religioni monoteiste sono proprio nell’interno di quello spazio e sono rappresentate proprio dai monumenti, dai resti archeologici, per cui possiamo veramente dire che si realizza lì quella espressione che usava l’antico cantore ebreo dei Salmi il quale diceva: ‘Ai tuoi fedeli sono care le pietre di Sion’. Ai fedeli di tutte le tre religioni quelle pietre sono fondamentali. Il segno che si è in guerra – ha rimarcato – è legato proprio al fatto che non si possono fare né i pellegrinaggi né le visite turistiche a questa area piccola ma così ricca di memorie che riguardano la storia in genere di tutta l’umanità perché sappiamo bene che la religione ebraico-cristiana o la religione musulmana alla fine è un po’ come il grande emblema religioso di tutto il pianeta. Il messaggio che possiamo dare si dovrebbe esprimere almeno con due parole. La prima è quella di celebrare l’antichità, il passato: viviamo in un tempo che è un po’ smemorato, che dimentica questo patrimonio straordinario che abbiamo alle spalle, pensiamo a cosa è la cultura greco-classica, greco-romana, quindi il passato come realtà vivente perché noi siamo sempre alimentati da queste radici. La seconda dimensione è quella che è necessaria ed è avere una conoscenza: non si va soltanto per fotografare, si va anche per comprendere la trama, il tessuto che c’è nell’interno di questi luoghi, un tessuto di memoria, anche di stimoli che riguardano la fede per i credenti o l’esistenza di tutti coloro che trovano lì tutte le loro sorgenti. Victor Hugo diceva che la vera concezione della storia doveva essere molto simile a un grande albero. È un po’ la tridimensionalità del tempo che bisogna ritrovare: non avere solo il tronco del presente ma anche le radici del passato e i rami del futuro”.

Riguardo ai luoghi ospiti della BMTA ha detto: “C’è una curiosa testimonianza su Paestum del 1819, tradotta dall’inglese e scritta dal poeta Percy Shelley, che visitò Paestum tre anni prima di morire annegato tra La Spezia e Viareggio. Il poeta dice che Paestum si trova tra una colonna e l’altra del tempio di Nettuno che scopre da un lato il mare e dall’altro il grandioso anfiteatro degli Appennini”. Secondo Ravasi quindi Paestum è da sempre un luogo dell’esperienza e in ogni museo – sostiene – si tiene conto di due itinerari: quello del dialogo religioso e quello del dialogo interculturale. Il museo è cioè il luogo d’incontro

“in cui si guarisce l’anima, in cui le opere sono creature viventi che vanno fatte rivivere, la cui presenza va fatta sentire”.

La Lectio di Ravasi distingue così il dialogo interreligioso da quello interculturale, con un finale che sembra ribaltare questo concetto. Per il dialogo interreligioso il Cardinale fa l’esempio del museo a cielo aperto che è Gerusalemme:

“Sostanzialmente si regge su tre pietre, la base delle tre religioni: il muro del pianto – che è il cuore degli ebrei; la pietra ribaltata del Santo Sepolcro – cuore della fede cristiana; la moschea di Al-Aqsa – che non è una moschea, ma una roccia da cui sarebbe asceso al Cielo il profeta Mohamad”.

Il racconto di Ravasi ha parlato dunque della presenza a Gerusalemme di tutte e tre le fedi, dentro musei che sono segni e luoghi simbolici. Con il secondo tema, quello del dialogo interculturale, il Cardinale Ravasi è entrato nella Città del Vaticano, partendo dai musei che nascono in una fredda mattina del 14 gennaio 1506, quando i vignaioli scavano una villa sul colle Oppio e all’improvviso vedono spuntare dal terreno una mano, un braccio e infine un intero complesso scultoreo. Viene avvisato il papa Giulio II che a sua volta chiama due esperti: Michelangelo e Giuliano da San Gallo. Quante persone, si chiede il Cardinale Ravasi, entrano oggi nella Cappella Sistina?

“Tante, ma senza saper vedere: non si può conoscere Agostino senza sapere di Platone e Plotino, non si può parlare di etica e morale senza conoscere la cultura greca”.

Infine, il Cardinale ha parlato di due papi, Pio VII e Gregorio VI che allestisce tre musei gregoriani: l’egizio, l’etrusco e il profano (greco-romano), ha citato alcuni scrittori (la regina del giallo Agatha Christie; Albert Camus, Paul Ricoeur, Alexander Dumas, Umberto Eco) e la frase:

“La biblioteca è il luogo in cui i morti aprono gli occhi ai vivi”.

Il Premio al Cardinale Ravasi è stato consegnato, con il Presidente Onorario della Borsa Mounir Bouchenaki (che a sua volta ha ricevuto un riconoscimento per i 25 anni di partecipazione alla Borsa e ha affermato: “Faremo della cultura l’elemento di ricerca della pace”) e con il Consigliere del Parco Archeologico di Paestum e Velia Alfonso Andria, dal Fondatore e Direttore della Borsa Ugo Picarelli che ha dichiarato:

“Quanto è importante la testimonianza dei musei e dei siti archeologici in un momento di guerra e di perdita di identità? Passando attraverso l’imbuto del terribile 2015, dalla creazione della Borsa a oggi ci sono stati 25 anni di scambi, relazioni e buone pratiche. Oggi è un giorno importante per la presenza del Cardinale Ravasi, arcivescovo cattolico e biblista italiano, teologo ed ebraista. In un momento simile per l’intero mondo, per la BMTA è un evento che resterà scolpito nella memoria come uno dei più importanti”.

Prima della consegna del Premio si è tenuto l’incontro su “I Musei come luoghi del dialogo interculturale”. Il panel, coordinato dal Responsabile di Domenica Il Sole 24 Ore Stefano Salis, ha visto anche la partecipazione del Presidente ICOMOS Italia Maurizio Di Stefano, di Muriel Garsson Direttore del Museo di Archeologia Mediterranea di Marsiglia, Fatma Nait Yghil Direttore del Museo del Bardo di Tunisi, Tiziana D’Angelo Direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia. Ha concluso il Ministro degli Affari Culturali della Tunisia Hayet Guettat Guermazi.

Consegnati ad Alfonsina Russo Direttore Parco Archeologico del Colosseo e Gabriel Zuchtriegel Direttore Parco Archeologico di Pompei il Premio “Paestum Mario Napoli” per i rispettivi Parchi subito dopo l’incontro che li ha visti protagonisti intervistati da Guillermo Altares Capo Redattore Cultura de El Pais e Carmen del Vando Blanco Referente per la Cultura della Stampa Estera.

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Il racconto della terza giornata, sabato quattro novembre, della XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum
a cura di Maria Ciniglio e Antonio Navatta

 

Incontro a cura della direzione turismo della regione Lazio

In mattinata, nella sala Archeoincoming, si è svolto un incontro a cura della Direzione Turismo della Regione Lazio dedicato agli itinerari turistici della Ciociaria e della Riviera di Ulisse.
I relatori, Luciano Rea (direttore tecnico Tour Operator Turismo Arancione Tours) e Roberto Sorrenti (DLTVIAGGI), hanno presentato innovative proposte sui circuiti turistici meno frequentati della regione, insistendo da un lato su un percorso ciceroniano da Arpino a Formia, dall’altro sulla valorizzazione di siti archeologici meno noti della Riviera di Ulisse come la Villa romana di Mamurra o il Cisternone Romano di Formia.

 

Presentazione del libro “I Greci di Sicilia” di Giovanni Di Stefano (professore Università della Calabria – Roma Tor Vergata)

Nella mattinata, presso lo stand Archeoclub d’Italia, si è tenuta la presentazione del libro del professor Giovanni Di Stefano, intitolato “I Greci di Sicilia”.
L’evento è stato introdotto da Vincenzo Piazzese, presidente dell’Archeoclub di Ragusa e consigliere del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, che, in qualità di Guida Turistica della Sicilia, ha illustrato le meraviglie di una regione che ha subito le influenze di varie culture.
In seguito, il professor Di Stefano ha ripercorso la complessa e, al tempo stesso, affascinante storia delle colonie greche siciliane, ponendo particolare attenzione sui resti archeologici che questa straordinaria terra ci restituisce. A corredo del volume del professore si segnalano l’autorevole introduzione del professore Massimo Cultraro e le bellissime fotografie di Luigi Nifosì.

 

Le città invisibili: luoghi e immaginari (per i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino)

Nel pomeriggio, in Sala Velia, si è svolta una conferenza a cura dell’associazione culturale “Il Simposio delle Muse”.
Scopo della conferenza è stato quello di presentare il progetto artistico di Giuseppe Leone, nell’ambito della valorizzazione dei piccoli comuni del Sannio come San Giorgio la Molara e, soprattutto, dell’integrazione di un “popolo invisibile” come la comunità cinese, nel solco delle pagine de Le città invisibili di Italo Calvino.
Tra i diversi temi affrontati, grande rilievo ha assunto il complesso rapporto tra la città e la campagna: per non seguire l’esempio di Procopia, la città invisibile in cui tutti sono omologati, il nuovo mondo globale non dovrebbe sottovalutare l’autenticità delle piccole ma preziose realtà rurali e fare sempre più spazio a una realtà diversificata, in cui emergano e convivono le differenze che arricchiscono la cultura.

 

Consegna del premio internazionale di archeologia subacquea Sebastiano Tusa ad Alberto Angela per il miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione

L’ultimo evento a chiusura della terza giornata della BMTA è stato il collegamento con Alberto Angela, che in mattinata aveva formalmente ricevuto il premio internazionale di archeologia subacquea Sebastiano Tusa per il miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione.
Il conduttore, intervistato da Andreas Steiner, direttore responsabile della rivista Archeo, ha presentato i suoi futuri progetti televisivi, sottolinenando il ruolo centrale in Italia della divulgazione.
Inoltre, Alberto Angela ha ricordato con stima e commozione il compianto Sebastiano Tusa, con cui condivideva l’amore verso il mare e verso la ricerca archeologica.
Infine, il conduttore ha espresso la sua ammirazione per la BMTA, un momento di condivisione e confronto con gli specialisti del settore.

 

Incontro con Gabriel Zuchtriegel e Alfonsina Russo

In serata, nella sala Nettuno, si è svolto un incontro con due protagonisti di prim’ordine della scena archeologica nazionale, Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, e Alfonsina Russo, direttrice del parco archeologico del Colosseo.
Entrambi hanno sottolineato l’importanza di una gestione sempre più integrata dei parchi archeologici, da collegare al contesto di riferimento.
Gabriel Zuchtriegel ha insistito sull’importanza di rendere i luoghi sempre più accessibili, per superare le barriere fisiche e culturali, concentrando la sua attenzione non soltanto sugli scavi di Pompei ma anche sui tanti siti minori che fanno parte del parco archeologico, come Villa Regina a Boscoreale.
Alfonsina Russo ha invece sottolineato il ruolo sempre più centrale della rievocazione storica e delle nuove tecnologie come strumenti per far conoscere il mondo antico, ricreandone l’atmosfera. La direttrice ha inoltre auspicato una nuova e sempre nuova collaborazione con i musei di tutta l’area mediterranea, rimarcando la centralità antica e moderna di Roma.
Alla fine della conferenza, il direttore e la direttrice sono stati insigniti del premio Paestum “Mario Napoli”.

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Il racconto della quarta giornata, domenica cinque novembre, della XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum
a cura di Maria Ciniglio e Antonio Navatta

Il melograno nell’arte figurativa di Paestum

Nel primo pomeriggio, in Sala Velia, si è svolta una conferenza a cura dell’associazione “Il melograno di Paestum” dedicata alla presenza di questo iconico frutto nell’arte figurativa della città tra Antico e Moderno.
Infatti, mentre gli interventi del professor Fernando La Greca e dell’artista Bruno Bambacaro hanno evidenziato l’antica presenza del melograno nei motivo decorativo delle tombe pestane, rimarcando un possibile legame tra l’iconografia della dea Hera è quella della Madonna del Granato di Capaccio Vecchia, innovativa è stata la suggestione di Lucio Di Filippo, brand manager di Moda Paestum, che ha proposto una nuova collezione di alta moda dedicata alle mille sfumature di questo frutto autunnale.
Alla fine dell’incontro, inoltre, il presidente dell’associazione Gerardo Siano ha consegnato il premio “Melograno di Paestum 2023” a Ugo Picarelli, presidente della BMTA.

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Chiude la XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

Il Fondatore e Direttore Ugo Picarelli: “Dopo 25 anni di BMTA il patrimonio culturale del territorio rappresenta un’opportunità per i nostri giovani”

Tutti i numeri di questa edizione

8.500 visitatori, 150 espositori nel più grande Salone Espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico con Istituzioni, Enti, Paesi Esteri, Regioni, Organizzazioni di Categoria, Associazioni Professionali e Culturali, Aziende e Consorzi Turistici, 15 territori regionali rappresentati (Regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia con Fondazione Aquileia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Siciliana, Toscana, Umbria con Secret Perugia, Valle d’Aosta, Roma Capitale con il Municipio X, Provincia di Trento, Visit Brescia), 18 Paesi esteri (per la prima volta il Vaticano con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Cipro, Colombia, Corea del Sud, Cuba, Estonia, Grecia, Guatemala, Iran, Malta, Perù, Repubblica Slovacca, Serbia, Siria, Slovenia, Spagna, Sudafrica, Tunisia), il Ministero della Cultura con 500 mq e il Ministero degli Esteri con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Ben 151mila visualizzazioni sulla pagina Facebook solo nei giorni della BMTA 2023, più di 20mila visite ai profili e oltre 3mila interazioni sui social ufficiali.

Questi sono solo alcuni numeri della XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si è svolta a Paestum da giovedì 2 a domenica 5 novembre. La BMTA, unico appuntamento al mondo del suo genere, ha trovato la sua migliore realizzazione dal 2021 nella location del Tabacchificio Cafasso, l’attuale Next (sito di archeologia industriale “simbolo della Piana del Sele”, così definito da Gillo Dorfles). Anche nel 2023 è stata occasione di incontro, approfondimento e divulgazione di temi inerenti fruizione, gestione, valorizzazione del patrimonio archeologico e la promozione del segmento archeologico del turismo culturale per il business professionale, gli operatori turistici e culturali del pubblico e del privato, i viaggiatori, il mondo scolastico e universitario, i media. Con un’attenzione fortissima alla congiuntura attuale, allo scenario internazionale, al confronto sui temi di discussione più stringenti quali le opportunità dei fondi europei per valorizzare il patrimonio culturale, migliorare l’attrattività delle destinazioni turistiche e rafforzare la competitività delle imprese, il ruolo dei Musei per il dialogo interculturale, l’archeologia e il patrimonio come strumento di cooperazione culturale internazionale.

“È un contenitore internazionale di ben 16 sezioni con una ricaduta territoriale di grande importanza – ha dichiarato il Fondatore e Direttore della BMTA Ugo Picarelli – I buyer europei hanno potuto conoscere dal vivo il patrimonio diffuso regionale con visite e degustazioni (a Nocera Superiore, Eboli, Velia, Roccagloriosa). Allo stesso tempo la BMTA ha registrato quest’anno grande attenzione dal territorio, con la partecipazione nel Salone Espositivo dei Comuni di Napoli, Salerno, Isola di Procida, Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Serrara Fontana, Eboli, Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Roccagloriosa, Positano. Ha inoltre offerto momenti di turismo esperienziale, come il viaggio in treno per 28 minuti tra Paestum e Velia sulle carrozze ferroviarie storiche degli anni ’60, e appuntamenti prestigiosi come la consegna del Premio “Paestum Mario Napoli” al Cardinale Gianfranco Ravasi che ha voluto tenere una Lectio Magistralis sullo scambio interculturale necessario a evitare le guerre; I 25 anni nella lista Unesco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità per il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sono stati, anche grazie alla BMTA, 25 anni di valorizzazione del patrimonio e di promozione del turismo culturale. Dopo 25 anni di BMTA il patrimonio culturale del territorio rappresenta un’opportunità per i nostri giovani”.

XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico
il fondatore e direttore Ugo Picarelli

Numerose le prestigiose iniziative svoltesi nel programma: 150 tra conferenze e incontri (di cui circa 50 a cura del MiC) e 600 relatori; 30 buyer tra tour operator europei selezionati dall’ENIT (provenienti da Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Svizzera) e nazionali di ArcheoIncoming presenti al Workshop di sabato 4 novembre che ha inteso sviluppare la domanda turistica di prossimità europea e nazionale da parte dei tour operator specialisti, da sempre vocati all’outgoing, ma dalla pandemia in poi proiettati anche sul nostro Bel Paese. La BMTA dal 2019 è infatti impegnata a incrementare la domanda di prossimità europea e nazionale con la sezione ArcheoIncoming, alla quale partecipano i tour operator specialisti, da sempre vocati all’outgoing, presenti numerosi sia nel Salone Espositivo che in qualità di buyer al Workshop, dove hanno incontrato gli operatori turistici dell’offerta. Per il 25° anniversario, la BMTA ha arricchito la sezione, consentendo agli espositori di presentare destinazioni e itinerari turistico-archeologici con i loro operatori dell’incoming (DMC, Consorzi turistici, tour operator) all’interno di una Sala dedicata.

Grazie alla BMTA gli operatori del turismo archeologico, protagonisti sempre più del viaggio esperienziale, hanno trovato l’attenzione da parte dell’ENIT, visto il loro interesse alle destinazioni archeologiche nazionali, in particolare del Centro Sud, a seguito della pandemia.

ArcheoVirtual in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR (Digital Heritage Innovation Laboratory), da 16 edizioni fiore all’occhiello della BMTA che, con la Mostra e il Workshop, ha illustrato le produzioni più significative nel panorama internazionale delle tecnologie digitali al servizio del patrimonio, applicazioni e progetti di archeologia virtuale.

Ancora, ArcheoExperience per la divulgazione delle tecniche utilizzate dall’uomo per realizzare i manufatti di uso quotidiano, con i Laboratori di Archeologia Sperimentale ubicati in pagode di legno nell’area antistante il Museo Archeologico, e ArcheoLavoro orientamento post diploma e post laurea a cura delle Università (riservato alle Scuole Superiori) presso la Basilica Paleocristiana e il Museo Archeologico.

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Il programma della XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum da giovedì 2 a domenica 5 novembre 2023 presso il Next ex Tabacchificio, l’area archeologica e il Museo Nazionale, la Basilica

XXV BMTA Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

La XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico si svolgerà a Paestum da giovedì 2 a domenica 5 novembre 2023. La BMTA, unico appuntamento al mondo del suo genere, è un format di successo, che ha trovato la sua migliore realizzazione dal 2021 nella location del Tabacchificio Cafasso, l’attuale Next (sito di archeologia industriale “simbolo della Piana del Sele”, così definito da Gillo Dorfles).

L’edizione 2023 assume una particolare importanza, in quanto la BMTA celebra il venticinquesimo anniversario, condividendolo con il Parco Archeologico di Paestum e Velia e la Certosa di Padula, che proprio nel 1998 furono inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco nell’ambito del riconoscimento attribuito al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, oggi anche Alburni.

Numerose le prestigiose iniziative nell’ambito del programma, che prevede 150 tra conferenze e incontri, 20 laboratori e 600 relatori:

2 novembre

Le opportunità dei fondi europei per valorizzare il patrimonio culturale, migliorare l’attrattività delle destinazioni turistiche, rafforzare la competitività delle imprese,a cura dell’Ufficio Italia del Parlamento Europeo e dell’Associazione Civita: l’incontro farà il punto sulle misure economiche a favore del patrimonio culturale, dell’attrattività delle destinazioni turistiche e della competitività delle imprese; aprono i lavori
Carlo Corazza Direttore Ufficio Italia del Parlamento Europeo e Simonetta Giordani Segretario Generale Associazione Civita, modera Francesco de Core Direttore de Il Mattino, intervengono Gerardo Capozza Segretario Generale ACI Automobile Club d’Italia, Pietro Diamantini Direttore Business Alta Velocità Trenitalia, Vittorio Messina Presidente Assoturismo Confesercenti e i Parlamentari Europei Giuseppe Ferrandino, Valentino Grant, Fulvio Martusciello, Denis Nesci; tavola rotonda con le Regioni: Felice Casucci Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania, Cosimo Latronico Assessore Ambiente, Territorio e Energia della Regione Basilicata, Gianfranco Lopane Assessore Turismo, Sviluppo e impresa turistica della Regione Puglia, Daniele D’Amario Assessore al Turismo della Regione Abruzzo e Coordinatore Commissione Politiche per il Turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome; conclude Pina Picierno Vice Presidente Parlamento Europeo.

3 novembre

I Comuni archeologici Unesco per un turismo culturale esperienziale e sostenibile, Conferenza nell’ambito della Celebrazione del 25° Anniversario del Sito Unesco di Paestumin collaborazione con ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani e con la partecipazione dei Comuni e dei siti archeologici italiani che rientrano nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità (Area Archeologica di Agrigento, Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, I Longobardi in Italia. I luoghi del potere, I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera, Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia, Siracusa e le Necropoli Rupestri di Pantalica, Su Nuraxi di Barumini,Villa Adriana e Villa d’Este – Tivoli, Villa Romana del Casale – Piazza Armerina, Zona Archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia). Intervengono Vincenzo Santoro Responsabile Dipartimento Cultura e Turismo ANCI, Luigi Cantamessa Direttore Generale Fondazione FS Italiane, Maria Annunziata Giaconia Direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale Trenitalia, Dina Ravera Founder e Chairman Destination Italia; concludono Sandro Pappalardo Consigliere di Amministrazione ENIT e Gianluca Caramanna Deputato e Consigliere del Ministro del Turismo.

Per l’occasione sarà presentata la ricerca “Il valore aggiunto del brand Unesco sui territori” a cura di S.R.M. Studi e Ricerche per il Mezzogiorno Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo.

Al termine della Conferenza – grazie alla preziosa collaborazione della Fondazione FS – per relatori, buyer e giornalisti accreditati è previsto il treno storico da Paestum ad Ascea per la visita guidata al Parco Archeologico di Velia, in occasione del 25° Anniversario del suo inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.

3 novembre

#unite4heritage: archeologia e cooperazione culturale dal 2015 ad oggi, Conferenza in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sul tema della cooperazione culturale, partendo dal 2015, anno in cui il Direttore dell’Unesco Irina Bokova lanciò l’hashtag “#unite4heritage” a seguito della distruzione di Palmira, firmando poi nel 2016, con l’allora Ministro degli Esteri Gentiloni, l’accordo che prevedeva per i Paesi facenti parte dell’Unesco l’utilizzo della Task Force “Unite4Heritage” (dal 2022 ridenominata Task Force Caschi Blu della Cultura), esperti civili del Ministero della Cultura con specifica formazione e militari del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Nel pomeriggio di venerdì 3 novembre in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale avrà luogo, dunque, l’importante conferenza con le conclusioni del Vice Ministro Edmondo Cirielli, che dopo il video di Ernesto Ottone Ramirez Vice Direttore Generale UNESCO per la Cultura, sarà moderata da Paolo Conti Editorialista del Corriere della Sera.

Apriranno i lavori Marco Ricci Min Plen. della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo MAECI e Filippo La Rosa Vice Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale MAECI.

Intervengono Mounir Bouchenaki Presidente Onorario della BMTA, già Vice Direttore Generale UNESCO per la Cultura, Emilio Cabasino Esperto Cultura e Sviluppo Ufficio III – Opportunità e Sviluppo Economico AICS Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Daniele Morandi Bonacossi Ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico Università di Udine, Lorenzo Nigro Ordinario Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico Sapienza Università di Roma, Mohamad Saleh Ultimo Direttore per il Turismo di Palmira, Francesco Gargaro Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Mohamed Chérif Hamza Direttore Scuola Nazionale Superiore Conservazione e Restauro dei Beni Culturali – Algeria. Parteciperà Hayet Guettat Guermazi Ministro degli Affari Culturali della Tunisia, prima donna a ricoprire la carica di Direttore di Alecso, la Lega Araba della Cultura. In occasione della conferenza consegna del Premio “Paestum Mario Napoli” all’École française de Rome per l’anniversario dei 150 anni dalla fondazione, ritira il Direttore Brigitte Marin, un impegno straordinario a favore della ricerca sulla storia, l’archeologia e il mondo contemporaneo.

L’impegno del MAECI trova rispondenza a livello internazionale con l’obiettivo di porre l’Italia al centro delle politiche di cooperazione nei Paesi, che hanno necessità di tali interventi. La Cooperazione Italiana valorizza la cultura come strumento di sviluppo socio-economico, dunque, strumento di prosperità. L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha iniziato a investire nel settore cultura, arrivando a erogare 70 milioni di euro nei primi sei anni di attività (2016-2021). Queste risorse sono state distribuite tra quattro aree principali di intervento: protezione del patrimonio culturale materiale e immateriale tangibile e intangibile; sviluppo delle industrie culturali e creative; sviluppo del turismo sostenibile; educazione e sensibilizzazione alla cultura. Gli interventi sul patrimonio sono una priorità per la salvaguardia del tessuto socio-culturale dei territori su cui insistono, come testimoniano i progetti attivi in Tunisia e Marocco per il nord Africa e a L’Avana per l’America Centrale, catalizzatori di sviluppo del turismo sostenibile come gli interventi sui siti Unesco Patrimonio dell’Umanità di Petra (Giordania), di Baalbek e Tiro (Libano) e, in Albania, per la tutela e la valorizzazione del prestigioso sito archeologico di Byllis.

A seguire la Cerimonia di Consegna dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”.

3 novembre

International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”

La BMTA in collaborazione con Archeo, il primo mensile archeologico in Italia, dal 2015 premia le scoperte archeologiche votate dalle principali testate archeologiche internazionali media partner della Borsa: Antike Welt (Germania), arCHaeo(Svizzera), AiD Archäologie in Deutschland (Germania), Archéologia (Francia), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia).

Il Premio, alla edizione e intitolato all’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato alle scoperte archeologiche e ai suoi archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio.

L’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” per la prima volta è conferito a una scoperta italiana, le 24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana ritrovate a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena; ritirano il Premio Agnese Carletti Sindaco di San Casciano dei Bagni e Jacopo Tabolli Direttore Scientifico dello scavo.

3-4 novembre

Conferenza Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo e Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”, dal 2021organizzati annualmente dalla BMTA nel suo ricordo, a seguito dell’assegnazione postuma in occasione della edizione 2019 del Premio “Paestum Mario Napoli”, per onorare la memoria del grande archeologo, dello studioso, dell’amico della Borsa, ma soprattutto dell’uomo del Sud, che ha vissuto la sua vita al servizio delle istituzioni per contribuire allo sviluppo locale e alla tutela del Mare Nostrum.

Pertanto, grazie rispettivamente al coordinamento scientifico di Ulrike Guérin Programme Specialist 2001 Convention on the Protection of the Underwater Cultural Heritage UNESCO e Luigi Fozzati, si svolgeranno:

– l’“UNESCO Meeting on the Access to Underwater Cultural Heritage” sulla valorizzazione delle destinazioni mediterranee, con la partecipazione di Barbara Davidde Soprintendente Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, Fabio Pagano Direttore Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Robert Domzal Direttore Museo di Gdansk, Polonia, Paolo Giulierini Direttore Museo Archeologico di Napoli, Roberto La Rocca Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, e per la sessione “Identità e profondità culturali nel patrimonio archeologico mediterraneo” a cura del CUEBC Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali – Ravello, Alfonso Andria Presidente CUEBC, Francesco Caruso già Ambasciatore d’Italia presso l’UNESCO, Socio cooptato Consiglio di amministrazione CUEBC, Maurizio Di Stefano Presidente ICOMOS Italia, Componente Comitato Scientifico CUEBC, Elena Flavia Castagnino Berlinghieri Funzionario Direttivo Archeologo della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, Hayet Guettat Guermazi Ministro degli Affari Culturali della Tunisia;

il Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”, conValeria Patrizia Li Vigni Presidente Fondazione Sebastiano Tusa e Mario La Rocca Dirigente generale Dipartimento Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana della Regione Siciliana, assegnato quale riconoscimento per la carriera a Katerina Dellaporta, già Consigliere del Ministro della Cultura greco per l’archeologia subacquea, Direttore Generale del Museo Bizantino e Cristiano di Atene; al progetto più innovativo a cura di Istituzioni, Musei e Parchi a Massimiliano Marazzi, Ordinario Culture dell’Egeo e Anatolia Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per il “Progetto Vivara”; al miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione ad Alberto Angela; alla migliore mostra dalla valenza scientifica internazionale a Romy Wyche, Direttore Museo Dipartimentale dell’Antica Arles per la Mostra “Trésors du fond des mers. Un patrimoine archéologique en danger” (22 ottobre 2022 – 20 febbraio 2023).

3-4 novembre

Premio “Paestum Mario Napoli”

I stituito nel 2005 nel nome di “Paestum” e intitolato dal 2018, in occasione del 50° anniversario della scoperta della Tomba del Tuffatore, a Mario Napoli, archeologo e studioso della Magna Grecia, Soprintendente Archeologico di Sa, Av, Bn nel 1964, quando vennero alla luce a Velia la Porta Rosa (singolare complesso costruttivo del II-III sec. a.C.) e nel 1968 a 1,5 km a sud di Paestum nella necropoli di Tempa del Prete, la Tomba del Tuffatore (unica testimonianza in ambito greco di pittura non vascolare, datata al 480 a.C. circa) è assegnato a personalità e organismi, che contribuiscono al dialogo interculturale, alla valorizzazione del patrimonio culturale, alla promozione del turismo archeologico.

Riceveranno il Premio per il 2023: Gianfranco Ravasi Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, il Parco Archeologico del Colosseo e il Parco Archeologico di Pompei (consegna ai Direttori Alfonsina Russo e Gabriel Zuchtriegel), l’École française de Rome (consegna al Direttore Brigitte Marin).

4 novembre

Parchi e Musei statali autonomi e Fondazioni: modelli di gestione del patrimonio archeologico a confronto, Conferenza in collaborazione con il Ministero della Cultura, in occasione della quale si approfondirà il confronto, nella governance di parchi e musei archeologici, tra istituti statali autonomi e organismi rappresentati dalle Fondazioni, che vedono la partecipazione di Comuni e Regioni, a seguito di concessione ministeriale delle aree archeologiche: indirizzo di saluto Alfonso Andria Consigliere di Amministrazione Parco Archeologico di Paestum e Velia, modera Salvatore Sica Consigliere del Ministro della Cultura, Ordinario Università degli Studi di Salerno, aprono i lavori Antonio Tarasco Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Cultura e Luigi La Rocca Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura, intervengono per i Parchi e Musei statali autonomi Alessandro D’Alessio Direttore Parco Archeologico di Ostia Antica, Tiziana D’Angelo Direttore Parco Archeologico di Paestum e Velia, Filippo Demma Direttore Parco Archeologico di Sibari, Pierpaolo Forte Componente CdA Parco Archeologico di Pompei, Alberto Samonà Componente CdA Parco Archeologico del Colosseo, Stéphane Verger Direttore Museo Nazionale Romano, intervengono per le Fondazioni e le Soprintendenze autonome Francesca Bazoli Presidente Fondazione Brescia Musei, Roberto Corciulo Presidente Fondazione Aquileia, Franco Marzatico Soprintendente per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, Luigi Vicinanza Presidente Fondazione CIVES – Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, conclude Francesco Gilioli Capo di Gabinetto del Ministro della Cultura.

4 novembre

I Musei per la valorizzazione del patrimonio culturale mediterraneo e il dialogo interculturale, con i Direttori dei Musei Archeologici de Il Cairo (Ahmed Farouk Ghoneim), Marsiglia (Muriel Garsson), Napoli (Paolo Giulierini), Paestum (Tiziana D’Angelo), Tunisi (Fatma Naït Yghil); il Mare Nostrum assume un ruolo rilevante in termini di civiltà del passato, di ricchezza del patrimonio culturale, ma soprattutto di dialogo interculturale, anche in considerazione delle migrazioni attuali. La Conferenza sarà aperta dal Presidente di ICOMOS Italia Maurizio Di Stefano e vedrà la Lectio Magistralis del Cardinale Gianfranco Ravasi Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura; modera Stefano Salis Responsabile Domenica Il Sole 24 Ore, interviene Hayet Guettat Guermazi Ministro degli Affari Culturali della Tunisia ed è stato invitato a concludere il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

4 novembre

WORKSHOP CON I BUYER EUROPEI SELEZIONATI DALL’ENIT E I TOUR OPERATOR NAZIONALI DI ARCHEOINCOMING

30 buyer tra tour operator europei selezionati dall’ENIT (provenienti da Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Svizzera) e nazionali di ArcheoIncoming presenti al Workshop di sabato 4 novembre, che intende sviluppare la domanda turistica di prossimità europea e nazionale da parte dei tour operator specialisti, da sempre vocati all’outgoing, ma dalla pandemia in poi proiettati anche sul nostro Bel Paese.

Negli ultimi anni la BMTA è orientata nella scelta dei buyer al solo mercato europeo per dare una opportunità agli operatori turistici dell’offerta di recuperare quote della domanda estera di prossimità, che negli ultimi decenni a scapito del Sud Italia ha preferito i paesi viciniori competitori. Saranno presenti i migliori tour operator interessati al segmento archeologico del turismo culturale, che non hanno mai partecipato negli anni al Workshop di Paestum.

ARCHEOINCOMING

La BMTA dal 2019 è impegnata a incrementare la domanda di prossimità europea e nazionale con la sezione ArcheoIncoming, alla quale partecipano i tour operator specialisti, da sempre vocati all’outgoing, presenti numerosi sia nel Salone Espositivo che in qualità di buyer alWorkshop di sabato 4 novembre, dove incontreranno gli operatori turistici dell’offerta. 

Grazie alla BMTA gli operatori del turismo archeologico, protagonisti sempre più del viaggio esperienziale, hanno trovato l’attenzione da parte dell’ENIT, visto il loro interesse alle destinazioni archeologiche nazionali, in particolare del Centro Sud, a seguito della pandemia.

Per il 25° anniversario, la BMTA ha arricchito la sezione, consentendo agli espositori di presentare destinazioni e itinerari turistico-archeologici con i loro operatori dell’incoming (DMC, Consorzi turistici, tour operator) all’interno di una Sala dedicata.

ARCHEOVIRTUAL

In collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR (Digital Heritage Innovation Laboratory), ArcheoVirtual da 16 edizioni è il fiore all’occhiello della BMTA. La sezione – composta da Mostra e Workshop – illustra le produzioni più significative nel panorama internazionale delle tecnologie digitali al servizio del patrimonio, applicazioni e progetti di archeologia virtuale.

L’edizione 2023 dal tema “nuove intelligenze” è dedicata alle opportunità innovative per il patrimonio culturale, rese possibili dallo scenario tecnologico in continua evoluzione. Intelligenza artificiale, naturalmente, con le sue molteplici forme di applicazione che stanno contaminando le varie anime della disciplina archeologica; ma anche modelli inediti di analisi che possono basarsi su nuovi dati, grazie allo studio massivo delle informazioni demandato alle macchine e nuove proposte di fruizione destinate a un pubblico in evoluzione costante, nell’idea di disegnare i musei di domani.

Insieme alla Mostra, che ritroverà la sua location nella Sala Cella del Museo Archeologico Nazionale, il Workshop di sabato 4 novembre al Next approfondirà il tema delle “Nuove intelligenze” legate alle più recenti innovazioni nel campo della ricerca: dal remote sensing alle applicazioni di fruizione, alle analisi del pubblico.

Ancora, ArcheoExperience per la divulgazione delle tecniche utilizzate dall’uomo per realizzare i manufatti di uso quotidiano, con i Laboratori di Archeologia Sperimentale ubicati in pagode di legno nell’area antistante il Museo Archeologico, e ArcheoLavoro orientamento post diploma e post laurea a cura delle Università (riservato alle Scuole Superiori) presso la Basilica Paleocristiana e il Museo Archeologico.

SALONE ESPOSITIVO

Il più grande Salone Espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico con Istituzioni, Enti, Paesi Esteri, Regioni, Organizzazioni di Categoria, Associazioni Professionali e Culturali, Aziende e Consorzi Turistici con 150 espositori.

Oltre alla rinnovata presenza del Ministero della Cultura con 500 mq di spazio espositivo e di 16 territori regionali (Regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia con Fondazione Aquileia, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Siciliana, Toscana, Umbria con Secret Perugia, Valle d’Aosta, Roma Capitale, Provincia di Trento, Visit Brescia), ritorna dopo 15 anni il Ministero degli Esteri con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

22 Paesi esteri: per la prima volta ci sarà il Vaticano con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, la Corea del Sud con la città di Gochang famosa per i suoi megaliti, Albania, Algeria, Cipro, Colombia, Cuba, Ecuador, Estonia, Grecia, Guatemala, Iran, Malta, Perù, Repubblica Slovacca, Serbia, Siria, Slovenia, Spagna, Sudafrica, Tunisia, Uzbekistan.

Inoltre, nell’area Workshop sarà presente una postazione di Frecciarossa (sabato 4 novembre) con emissione di biglietti e nel Salone Espositivo un desk del Servizio Filatelico di Poste Italiane per il timbro dedicato al 25° anniversario della BMTA.

INGRESSI GRATUITI, VISITE GUIDATE E SCONTI LE FRECCE

L’ingresso alla BMTA è gratuito, con la registrazione online consigliata.

I visitatori accreditati, grazie alla preziosa collaborazione del Parco Archeologico di Paestum e Velia, usufruiscono dell’ingresso gratuito alle aree archeologiche, anche con visite guidate il 3 e il 4 novembre.

Frecciarossa Treno Ufficiale della BMTA: per chi partecipa all’evento e raggiunge Napoli o Salerno con Le Frecce, sconto del 30% sul prezzo Base del biglietto del treno.

ENTI PROMOTORI

La BMTA è promossa da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parco Archeologico di Paestum e Velia in collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno, la Provincia di Salerno, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

PARTNER UFFICIALE

ACI Automobile Club d’Italia

PARTNER TECNICI

Arti Grafiche Boccia, Convergenze, Fiuggi, Mare Group

IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA BMTA

Fondatore e Direttore Ugo Picarelli

Ideata e organizzata dalla Leader srl, titolare del marchio

Programma e immagine dall’Ufficio Stampa dall’Ufficio Stampa Leader – Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.

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Si conferma anche quest’anno la presenza del Ministero della Cultura alla XXV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.

Per maggiori informazioni: https://dgeric.cultura.gov.it/il-mic-a-bmta-2023-borsa-mediterranea-del-turismo-archeologico/

Gli appuntamenti sono disponibili al seguente link: https://www.borsaturismoarcheologico.it/incontri-ministero-della-cultura-2023/

Dal Ministero della Cultura (31 ottobre 2023).

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Il Parco Archeologico di Ercolano a Paestum dal 2 al 5 novembre alla BMTA 2023 

Ercolano digitale: dalla visione pionieristica al lancio. Il patrimonio ercolanese come ecosistema digitale culturale, dalla conservazione alla gestione alla fruizione. 

il Parco di Ercolano alla BMTA

Tra le curiosità a disposizione dei visitatori della BMTA la stampa 3d di uno dei reperti lignei della mostra Materia, un videogioco ambientato nei cunicoli del Teatro Antico di Ercolano, visori 3d alla scoperta della città antica che consentiranno di esplorare i tour virtuali realizzati nell’ambito del progetto.

Il Parco Archeologico di Ercolano partecipa alla XXV edizione della Borsa Mediterranea delTurismo Archeologico di Paestum con uno stand focalizzato su Ercolano Digitale, con prototipi di giochi immersivi, virtual tour, stampe 3D di reperti e una finestra sulla mostra sui legni e sulle visite al teatro antico.

il Parco di Ercolano alla BMTA

Un invito a partecipare all’esperienza di conoscenza che renderà accessibile da parte di tutti il patrimonio UNESCO attraverso il nuovo portale WEB in otto lingue che insieme con i contenuti per la fruizione saranno fruibili anche per i non vedenti.

Ercolano digitale nasce da decenni di studi e ricerche pionieristiche in collaborazione con i ricercatori dell’Herculaneum Conservation Project, che nell’ultimo biennio hanno reso possibile una felice convergenza verso un ecosistema culturale che comprende la catalogazione di reperti archeologici, antropologici, numismatici e organici, con la digitalizzazione 3D di più di 3000 oggetti e il rilievo grafico di molte centinaia, la georeferenziazione dei reperti e il loro collegamento al luogo esatto di ritrovamento, l’acquisizione di immagini ad alta risoluzione, come quelle dei dipinti murali o le pavimentazioni presenti nel sito archeologico, la informatizzazione dei Diari di scavo e del Giornale dei lavori, con l’obiettivo principale di creare uno strumento accessibile insieme di ricerca e fruizione.

Una ricostruzione virtuale del contesto unico e irripetibile di Ercolano che unisce collezioni, decorazioni e strutture archeologiche.

l progetto non ha infatti come unico obiettivo la conoscenza e la gestione del patrimonio archeologico, ma è il presupposto per offrire materiale quale fonte di ispirazione per gli utenti più vari che vanno dagli studiosi ai creativi, dai curiosi agli appassionati. In tal senso si inquadra lo sviluppo di una serie di servizi per il pubblico: un portale open data,  una APP per la fruizione on-site, un virtual tour e di un video gioco, tutto disponibile attraverso un nuovo portale web ricco di contenuti.

Il tutto attraverso la creazione ad hoc di un software che supporta lo sviluppo dell’intero Sistema informativo di gestione della GRANDE BANCA DATI DI ERCOLANO APERTA PROPRIO A TUTTI.

Alla base dell’idea progettuale vi è la consolidata e pluriennale collaborazione istituzionale pubblico-privata con il Packard Humanities Institute (packhum.org), ente filantropico statunitense che da oltre vent’anni, insieme ad altri partner, sostiene le attività dell’Herculaneum Conservation Project (www.herculaneum.org).

Testo e immagini dal Parco Archeologico di Ercolano (31 ottobre 2023).

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L’Isola di San Lorenzo, che comprende l’area archeologica di Perugia Sotterranea, in collaborazione con la Regione Umbria e Sviluppumbria sarà presente alla XXV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si terrà a Paestum dal 2 al 5 novembre 2023.

Isola San LorenzoL’Isola di San Lorenzo, che comprende l’area archeologica di Perugia Sotterranea, in collaborazione con la Regione Umbria e Sviluppumbria sarà presente alla XXV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si terrà a Paestum dal 2 al 5 novembre 2023.

La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è sede dell’unico Salone Espositivo al mondo nel suo genere ed ha come obiettivo principale quello divalorizzare parchi e musei archeologicipromuovendo destinazioni turistico-archeologiche. La manifestazione racchiude ArcheoVirtual, l’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali legate al mondo dell’archeologia, ed è promotrice dell’importante premio internazionale per l’archeologia intitolato a Khaled Al-Assad.

Lo stand con cui la regione presenzierà alla Borsa riunisce quattro realtà umbre dell’associazione ‘Umbria Underground’: Perugia Sotterranea, il Pozzo Etrusco, Orvieto Underground e Narni Sotterranea. Nel corso della giornata di venerdì 3 novembre dalle ore 12.00 alle 12.30 e sabato 4 novembre dalle ore 15.30 alle 16.00, nella sezione ArcheoIncoming, saranno presentate le offerte e gli itinerari turistico-archeologici che permetteranno al visitatore di scoprire le meraviglie sotterranee dell’Umbria: da Orvieto Underground a Perugia Sotterranea e il Pozzo Etrusco, passando per Narni Sotterranea, il Foro romano e le Domus di Assisi, insieme ad altre affascinanti aree. All’interno di questi itinerari sarà possibile unire la visita a musei di carattere storico-artistico ed archeologico, senza tralasciare l’incontro con la tradizione culinaria e i prodotti enogastronomici dell’Umbria che, insieme ad esperienze turistiche autentiche, permetteranno di vivere la regione nella sua totalità.

Isola San Lorenzo
Piazza IV Novembre – Perugia
isolasanlorenzo.it
0755724853

Testo e immagine dall’Ufficio Stampa Isola San Lorenzo, Genesy Agency.

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