Santocielo, regia di Francesco Amato

Santocielo, regia di Francesco Amatocon Salvo Ficarra, Valentino Picone

Barbara Ronchi, Maria Chiara Giannetta e Giovanni Storti

Prodotto da Attilio De Razza per Tramp Limited

in collaborazione con Medusa Film

Distribuzione Medusa Film

www.medusa.it

Uscita: 14 dicembre 2023 al cinema

Durata 120 min.

Santocielo, regia di Francesco Amato
il poster del film Santocielo, per la regia di Francesco Amato, con Ficarra & Picone

Sinossi

Disastro climatico, guerre, fanatismo, menzogna, avidità. Il genere umano ultimamente sembra aver toccato il fondo, tanto che in paradiso decidono di inviare sulla terra un nuovo messia. Per l’uomo è l’ultima occasione dopodiché, se si ostinerà a non mettere la testa a posto, sarà diluvio universale, questa volta senza arca. A fare l’annunciazione e ad insufflare nel grembo della nuova Madonna il nuovo Messia viene inviato Aristide (Valentino Picone), un angelo che crede di sapere il fatto suo ma che in realtà non conosce l’animo umano e nemmeno se stesso. Tanto che tra errori di valutazione e imperdonabili leggerezze, finisce per “ingravidare” non la prescelta ma tale Nicola Balistreri (Salvo Ficarra), un professore bigotto, ossessionato dai propri pregiudizi e da ciò che la gente dice di lui. Quel che si dice “un bel casino”, sia per Aristide che per Nicola. Trascinati dagli eventi, i due finiranno per fare squadra, o meglio famiglia, nella speranza di uscire dai guai senza fare troppi danni.

Insomma, cose dell’altro mondo… e anche di questo!

Note di regia

È evidente che da qualche tempo a questa parte non ce la passiamo troppo bene.

Siamo angosciati dal terrorismo, avviliti dal populismo, allarmati dal surriscaldamento globale e, nonostante la tecnologia ci permetta di localizzarne la rotta, i treni continuano ad arrivare in ritardo. La tesi del nostro film è che tutto ciò non affligga solo le nostre insignificanti esistenze, ma anche l’umore di chi ci guarda da lassù.

Dunque, la buona notizia è che Dio c’è, quella cattiva è che è un po’ più pasticcione di come il catechismo ci ha fatto credere. In ogni caso, tale imperfezione divina, dal tenore molto “umano”, ci è sembrata un ottimo argomento per cominciare la nostra commedia.

A dirla tutta, quando è partita l’avventura di Santocielo, di commedie ce ne erano due. Sia io, con Davide Lantieri, che Salvo e Valentino, avevamo scritto, senza saperlo, due film che si assomigliavano. Non c’è voluto molto per capire che – insieme – potevamo trasformare i nostri progetti in realtà.

Quando mi hanno chiesto di unire le forze, se ho esitato è stato per l’emozione di ricevere a bruciapelo una proposta così straordinaria dai miei comici preferiti.

Io sono un regista che si dedica agli altri e la mia curiosità è scoprire come ragionano altri autori attorno a una storia. Nel tempo della scrittura mi sono dedicato a studiare i processi che portano Ficarra e Picone a pianificare una scena comica. Mi sono preparato per metterli nelle migliori condizioni per permettere alla loro ispirazione di volare alto.

Il film è molto ambizioso. Non è stato facile scrivere una storia che ha dei presupposti di fantasia, una vicenda che ruota attorno a un evento che non è mai accaduto (e che verosimilmente non accadrà), come l’ingravidamento di un uomo. Ci muovevamo in un territorio poco esplorato. E dovevamo trovare una chiave per entrarci, che non fosse quella di un’avventura fantascientifica che mal si combinava con la nostra sensibilità.

Per raccontare la storia del primo uomo incinto, e dell’angelo che maldestramente lo ha fecondato, abbiamo scelto la strada sentimentale, dove l’evento della gravidanza è uno strumento che da conto dei movimenti intimi, emotivi, dei personaggi. Una strada interiore, dove sono i sentimenti quello di Nicola per Giovanna, e quello di Aristide per Luisa – a guidare la storia e il tono del racconto.

La comicità di Ficarra e Picone evolve. Va oltre la consuetudine del rapporto con il pubblico: in questo film Salvo e Valentino hanno altri nomi. Hanno altri caratteri rispetto a quelli che ben conosciamo, e anche il look li trasforma rispetto alla tradizione della loro estetica.

I ruoli femminili sono stati facili da identificare. Abbiamo infatti scritto pensando a Barbara Ronchi e Maria Chiara Giannetta, attrici deliziose, capaci di non prendersi mai del tutto sul serio, che abbiamo scelto per la capacità di non perdere mai di vista l’umanità nei personaggi.

Da sempre penso e realizzo storie d’amore, dunque in questo orizzonte drammaturgico, avevo lo spazio per dare un contributo al cinema di Ficarra e Picone.

Non solo sul fronte delle relazioni “tradizionali”, ma anche e soprattutto nel racconto di un papà e il suo bambino. D’altra parte lo dico da papà più che da regista il tema del rapporto tra il maschile e la gravidanza, che il nostro film porta alle estreme conseguenze, è un argomento molto “sentito” in un’epoca in cui agli uomini finalmente viene chiesto di assumere responsabilità sulla famiglia che non siano solo di sostentamento, ma anche e soprattutto di ordine affettivo.

Francesco Amato

 

Cast Artistico

SALVO FICARRA Nicola

VALENTINO PICONE Aristide

BARBARA RONCHI Giovanna

MARIA CHIARA GIANNETTA Suor Luisa

GIOVANNI STORTI Dio

Cast Tecnico

REGIA

Francesco Amato

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Salvo Ficarra

Valentino Picone

Francesco Amato

Davide Lantieri

Fabrizio Testini

AIUTO REGIA

Pietro Ragazzini Michele Iorio

DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA

Gherardo Gossi

MUSICHE ORIGINALI

Andrea Farri

MONTAGGIO

Claudio Di Mauro

SCENOGRAFIA

Emita Frigato

COSTUMI

Cristina Francioni

CASTING DIRECTOR

Stefania Valestro

VFX

Paola Trisoglio Stefano Marinoni

ORGANIZZATORE GENERALE

Giacomo Iuculano

PRODOTTO DA

Attilio De Razza per Tramp Limited

IN COLLABORAZIONE CON

Medusa Film

IN COLLABORAZIONE CON

Regione Siciliana, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo

IN COLLABORAZIONE CON

Sicilia Film Commission

DISTRIBUITO DA

Medusa Film

USCITA

14 dicembre 2023

Testo, video e immagini da Medusa Film.

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