La Regio V di Pompei ha permesso nel corso di questi ultimi anni di apportare ulteriori conoscenze all’archeologia e alla storia della città antica, consentendo a studiosi di varia formazione di aggiungere tasselli ulteriori ad una storia che oramai si intendeva quasi del tutto conosciuta.

Dal 12 agosto sarà possibile visitare il termopolio della Regio V di Pompei, portato in luce qualche mese fa che restituisce un bancone riccamente decorato su cui vi sono raffigurati una bella Nereide su cavallo in ambiente marino e l’attività stessa che si svolgeva nella bottega, una sorta di insegna commerciale che faceva da pubblicità.

Regio V Pompei
Regio V Pompei, Termopolio. Foto: Parco Archeologico di Pompei

Quasi da riflesso, una scena singolare ritrovata al di sotto del bancone al momento dello scavo: anfore integre che erano da richiamo alla vendita. Diversi erano questi esercizi commerciali sparsi per la città, solo a Pompei se ne contano una ottantina e tutti situati sulle vie. Il Termopolio di Pompei sicuramente più celebre era quello di Asellina che sporgeva sulla celebre via dell’Abbondanza.

Regio V di Pompei
Regio V Pompei, Termopolio. Foto: Parco Archeologico di Pompei

Il nome originariamente greco, deriva da ϑερμός «caldo» e πωλέω «vendere», stava genericamente ad indicare, sia nel mondo greco che romano, un luogo in cui si bevevano bevande, non solo calde, secondo l’etimologia della parola, ma anche fredde e di altri generi.

Gli alimenti e non solo, venivano conservati in grandi giare, dolia, che erano incassate nel bancone di mescita in muratura e venivano consumati abbastanza velocemente soprattutto da coloro che non rientravano a casa per il prandium, il pasto leggero del mezzogiorno.

Regio V Pompei
Regio V Pompei, Termopolio. Foto: Parco Archeologico di Pompei

Per proteggere la struttura è stata realizzata una copertura lignea a protezione del bancone dipinto e si è proceduto al rifacimento del balcone a sbalzo su cui è stata collocata parte dell’originaria pavimentazione in coccio pesto rinvenuta nel corso dello scavo.

Le visite saranno possibili tutti i giorni dalle ore 12,00 alle 19,00 (ultimo ingresso ore 18,30), con accesso da via di Nola e uscita dal vicolo delle Nozze d’argento. Non è necessaria la prenotazione.

Regio V Pompei
Regio V Pompei, Termopolio. Foto: Parco Archeologico di Pompei

L’offerta si amplia e altri gioielli della Regio V saranno fruibili al grande pubblico attraverso delle apposite visite guidate: la Casa di Orione e del Giardino dove sono in corso ancora lavori di sistemazione in vista di interventi definitivi di restauro e coperte finalizzati ad una apertura permanente dell’area. Entrambe le abitazioni, riccamente decorate, sono state portate in luce durante i lavori di riprofilazione dei fronti di scavo e di messa in sicurezza della Regio V nell’ambito del Grande Progetto Pompei.

Le visite saranno possibili tutti i giorni dalle ore 16,00 alle 19,00 (ultimo ingresso ore 18,30). L’accesso è previsto ogni 20 minuti, per gruppi di massimo 5 persone per volta accompagnati da personale del Parco. Ingresso da via di Nola e uscita dal vicolo delle Nozze d’argento.

Regio V Pompei
Regio V Pompei, Casa del Giardino. Foto: Parco Archeologico di Pompei

“Sono molto lieto di vedere aperto al pubblico il termopolio al termine di tempestivi lavori di restauro dell’edificio rinvenuto nei nuovi scavi della Regio V – dichiara Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei – Per consentirne la pubblica fruizione è stato necessario procedere alla messa in sicurezza delle strutture, al restauro dei delicati affreschi e garantire la protezione di tutto l’ambiente con adeguate coperture. Ai visitatori che stanno tornando ad affollare le strade dell’antica città si restituisce una nuova esperienza di visita in un’area del tutto inedita.

Regio V Pompei
Regio V Pompei, Termopolio. Foto: Parco Archeologico di Pompei

La scoperta, avvenuta nell’ambito di un sistematico intervento di messa in sicurezza dei fronti di scavo, al fine di prevenire la minaccia del dissesto idrogeologico sulle strutture già in luce, ha costituito una occasione unica di ricerca interdisciplinare che ha portato a nuove acquisizioni sulla dieta e sulla vita quotidiana dei pompeiani. Un ringraziamento a tutto il team che ha contribuito alla straordinaria scoperta, alle successive ricerche e al bel progetto di fruizione.”

Regio V Pompei
Regio V Pompei, Termopolio. Foto: ©luigispina

 “L’apertura del thermopolium della Regio V di Pompei si pone in piena continuità con l’approccio adottato dal Grande Progetto Pompei sotto la direzione di Massimo Osanna, che ringrazio insieme a tutta la squadra per il lavoro eccezionale che è stato svolto aggiunge il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel Si tratta di un approccio integrato tra conservazione, ricerca e fruizione, che con l’apertura al pubblico giunge al suo compimento, mentre stiamo lavorando sulla progettazione del restauro della casa di Orione e della casa del Giardino.

Il progetto di scavo e restauro del thermopolium, che è partito da esigenze di tutela e di messa in sicurezza dei fronti di scavo, ha portato a scoperte straordinarie che ci aiutano a comprendere meglio anche i circa ottanta thermopolia già noti a Pompei. Con le visite accompagnate alle case ancora da restaurare vogliamo sensibilizzare il pubblico per il fatto che Pompei è un grande cantiere dove ricerca, conservazione e restauro continuano sulla base dell’innovazione e della collaborazione con importanti enti di ricerca nazionali e internazionali.”

 

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