L’ATTIVITÀ DEL COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE NEL 2024
Sequestrati oltre 2.800 falsi per un valore di oltre 310mln di euro se commercializzati come autentici
Nel 2024 i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, posti a diretta collaborazione del Ministero della cultura e distribuiti su sedici Nuclei e una Sezione nelle Regioni italiane, dipendenti dai Gruppi di Roma e Monza, un Reparto Operativo nazionale con Sezioni specializzate per materia e un Ufficio Comando che gestisce la Banca dati di opere da ricercare più antica ed estesa al mondo (oltre 1.300.000 files), hanno recuperato 80.437 beni d’arte con una stima economica complessiva dei beni culturali di € 129.618.999. L’attività di contrasto ai reati di settore ha altresì portato al sequestro di 2.804 beni contraffatti (di cui 2.763 di arte contemporanea, 23 di natura archeologico/paleontologico e 18 in ambito antiquariale, archivistico, librario), per un valore stimato di € 311.473.100, qualora immessi in vendita quali autentici.
Questo è il dato complessivo del documento “Attività Operativa 2024” dell’Unità Specializzata dell’Arma, istituita nel 1969 per onorare l’articolo 9 della Costituzione italiana (“la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) e che, superando oltre mezzo secolo di vita, ha restituito ai legittimi proprietari, pubblici e privati, più di tre milioni di beni culturali.
L’attività operativa presenta nel 2024 i seguenti dati statistici in comparazione con il 2023, analizzati anche in relazione al biennio trascorso dall’entrata in vigore della Legge n. 22 del 22 marzo 2022 che, con l’inserimento nel Codice Penale di 17 nuovi articoli (da 518-bis a 518-undevicies), ha apportato un severo inasprimento delle pene per i crimini al patrimonio culturale rispetto a quelle contenute nel Codice dei Beni Culturali (D.lgs. 42/2004):
– un lieve aumento dei furti (da 267 a 274);
– l’elevazione dei risultati operativi nei sequestri di:
• ebanisteria (da 39 a 59);
• oggetti librari/archivistici (da 24.445 a 26.138);
• prodotti filatelici (da 0 a 718)
• beni numismatici (da 286 a 1.983);
• vasellame/ceramiche (da 20 a 162);
• reperti archeologici sia interi (da 9.258 a 19.505) che frammentati (da 6.456 a 13.916);
• opere contraffatte (da 1.936 a 2.804);
– l’intensificazione dell’attività di controllo per:
• misure di sicurezza presso musei, biblioteche e archivi (da 240 a 270)
• aree e siti archeologici (da 1.923 a 1.874);
• zone tutelate da vincoli paesaggistici (da 1.991 a 2.300);
• esercizi antiquariali e commerciali di settore (da 1.957 a 2.280);
• mercati e fiere antiquariali (da 624 a 731);
• beni sottoposti ad accertamento nella banca dati dei beni illecitamente sottratti (da 32.458 a 35.271);
– un incremento dei risultati dell’attività repressiva, in relazione a:
• denunciati per associazione a delinquere (da 47 a 63);
• persone segnalate all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per reati ai danni del patrimonio culturale (da 981 a 1.356).
Continua nel 2024 l’azione di contrasto da parte dei Carabinieri TPC ai reati al patrimonio culturale che ha permesso di:
– arrestare 2 soggetti su disposizione dell’Autorità Giudiziaria;
– perseguire 3 associazioni a delinquere (1 operante nel settore archeologico, 1 del- l’antiquariato e 1 del falso), costituite complessivamente da 63 soggetti;
– contestare 251 sanzioni amministrative;
– effettuare 505 perquisizioni;
– denunciare 1.356 individui;
– recuperare 80.437 beni dei quali: 30.426 beni antiquariali, archivistici e librari, 5.703 reperti paleontologici, 44.308 reperti archeologici (19.505 integri, 13.916 frammentati e 10.887 monete).
Nell’anno in analisi, grazie al rafforzamento delle potenzialità di controllo sul web finalizzate ad arginare le condotte illecite perpetrate con l’utilizzo dei canali telematici e delle piattaforme e-commerce da parte dei singoli utenti e di numerosi esercizi di settore e case d’asta, sono stati monitorati 696 siti web e controllati 5.478 beni.
Tale osservazione virtuale ha consentito di deferire 122 soggetti e recuperare 6.346 beni tra cui:
• 2.795 archivistici e librari;
• 1.935 archeologici e paleontologici;
• 1.188 numismatici;
• 282 filatelici;
• 51 dipinti.
L’avviato utilizzo di S.W.O.A.D.S. (Stolen Works Of Art Detection System), il sistema sviluppato dal TPC per la raccolta e l’analisi automatica, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, di informazioni e immagini provenienti da web, deep web e social media, nel 2024 ha consentito di localizzare ben 63 opere d’arte provento di reato. Nell’ottica dell’evoluzione progettuale, nel 2024 il Comando TPC ha avviato le attività di sviluppo di SWOADSnet per lo scambio di dati e metadati delle opere d’arte da controllare con i sistemi eventualmente realizzati dagli altri paesi EU.
La costante attività preventiva, da sempre svolta dal Comando TPC, anche nel 2024 è stata fortemente proiettata sul controllo del territorio e delle aree sottoposte a tutela, nonché degli esercizi commerciali di settore, raggiungendo valori positivi su:
– misure di sicurezza in musei, biblioteche e archivi, +12,5% (da 240 a 270);
– aree archeologiche, +2,6% (da 1.874 a 1.923);
– aree tutelate da vincoli paesaggistici/monumentali, +15,5% (da 1.991 a 2.300);
– esercizi antiquariali, commerciali e altri di settore, +16,5% (da 1.957 a 2.280);
– mercati e fiere antiquariali, +17,1% (da 624 a 731).
La tutela del patrimonio archeologico e l’attività di contrasto condotta nel 2024 hanno permesso di recuperare 44.308 reperti archeologici e 5.703 reperti paleontologici, con il deferimento di 127 persone per scavo clandestino, nonché di perseguire una associazione per delinquere con 32 individui denunciati.
Nel settore dell’antiquariato nell’anno in analisi sono stati effettuati 3.011 controlli di esercizi antiquariali, mercati e fiere, e sono stati recuperati 30.426 beni, tra cui:
– 26.138 documenti archivistici e bibliografici;
– 1.983 oggetti numismatici;
– 718 beni filatelici;
– 656 dipinti.
Nell’ambito dei reati di contraffazione e arte contemporanea, nel 2024 è di 126 il numero dei soggetti deferiti per il reato di contraffazione (+15,5% rispetto al 2023) e 1 associazione per delinquere (con 4 individui denunciati).
Le azioni di tutela del paesaggio e monumenti ha portato nel 2024 alla predisposizione di 2.300 servizi di controllo delle aree paesaggistiche terresti e marine con il deferimento di 121 soggetti per danneggiamento e 343 per reati in danno del paesaggio.
Tra le operazioni investigative condotte dal Comando TPC si menziona l’articolata attività investigativa del Nucleo TPC di Roma, denominata “Cariatide” che, coordinata dalla Procura di Pisa, ha consentito di eseguire numerose perquisizioni su tutto il territorio italiano con il deferimento di 17 persone in stato di libertà e con il sequestro di 532 opere contraffatte degli artisti contemporanei Banksy, Warhol, Carrà, Fantuzzi che, qualora immesse in commercio come autentiche, avrebbero procurato un valore economico pari a 80.000.000 di euro.
Tra i recuperi di beni culturali si segnalano:
– 10 ottobre 2024 (Imola-BO). Il Nucleo TPC di Bologna ha sequestrato d’iniziativa un dipinto raffigurante la “Madonna con Bambino e San Giovannino,” detta Madonna del Melograno (tempera su tavola – 65×44 cm), attribuita a Pier Francesco Fiorentino (1444-1497), che era stata sottratta dalla pinacoteca civica di Gubbio (PG) nella notte tra il 18 ed il 19 marzo 1979. L’opera rinvenuta, di eccezionale rilevanza storica e artistica e inserita nel bollettino delle opere d’arte trafugate n. 9 del 1982 edito dal Comando TPC, era stata trovata nelle disponibilità di una persona che la possedeva in buona fede;
– 15 ottobre 2024 (Città della Pieve-PG). Nell’ambito di una complessa attività d’indagine, coordinata dalla Procura di Perugia, concentrata sul mercato illecito di reperti archeologici di origine etrusca trafugati, la Sezione Archeologia del Reparto Operativo ha recuperato 8 urne decorate con coperchio recumbente e 50 manufatti tra oinochoe, situle, specchi in bronzo e materiale fittile di terracotta, 1 sarcofago contenente uno scheletro umano ben conservato e 2 coperchi di sarcofago.
Tra le principali operazioni svolte in ambito internazionale, che hanno permesso il sequestro all’estero e il rimpatrio di 882 beni culturali e 1 intero corredo funerario, si evidenziano, tra le più significative:
– 10 aprile 2024: 1 coppa attica a figure nere, attribuita al pittore C (570-560 a.C.); 1 lekythos attica a figure nere, attribuita al pittore di Edimburgo (490 a.C.); 1 lekanis attica a figure nere, attribuita al pittore Louvre F6 (550 a.C.); 1 lekythos attica a figure rosse (450 a.C.); 1 hydria attica a figure nere (530-520 a.C.), tutte localizzate nella disponibilità di un collezionista statunitense;
– 24 aprile 2024: 1 kylix attica a figure rosse (ricomposta da 44 frammenti) attribuita al pittore Makron e firmata Hieron (490 a.C.); 1 kylix attica a figure nere, ricomposta da 20 frammenti (529 a.C.); 12 frammenti di una coppa attica a figure nere (520 a.C.) attribuita al pittore Antimenes; 55 ambre Etrusco-Campane (V secolo a.C.); 800 frammenti di ambra (VII – VI secolo a.C.) localizzati nella disponibilità di un Museo statunitense;
– 8 luglio 2024: 1 bronzetto votivo etrusco di giovane (III secolo a.C.); 2 statuette canosine raffiguranti giovani a cavallo (III secolo a.C.); 2 sculture in marmo raffiguranti donne sedute (I secolo a.C.); 2 morsi equini villanoviani in bronzo (VIII – VII secolo a.C.); 1 testa in marmo di Herakles (III secolo a.C.); 1 anfora a figure nere del pittore di Leagros con coperchio (530 a.C.); 1 testa in marmo raffigurante Apollo (I secolo a.C.) localizzati nella disponibilità di un collezionista statunitense;
– 31 ottobre 2024: 1 pagina miniata del 1440, asportata in Italia nel 1932 da una cattedrale senese, localizzata nella disponibilità di un museo statunitense.
Numerose sono state, anche nel corso del 2024, le restituzioni a Paesi esteri di beni culturali sottratti, ritrovati in Italia, per un totale di 550 opere consegnate alle rispettive Ambasciate. In particolare, si segnala:
–19 settembre 2024 (Roma): consegna all’Ambasciatrice del Canada di 1 fotografia ritraente Sir Winston Churchill, sottratta da un hotel di Ottawa tra la fine del 2021 e gli inizi del 2022. L’immagine artistica fu scattata dal fotografo Yousuf Karsh a Churchill dopo che aveva tenuto un discorso sulla II Guerra Mondiale. Il ritratto, donato nel 1998 all’hotel dallo stesso artista, era stato sottratto e sostituito con una copia. L’indagine, condotta dalla Sezione Antiquariato del Reparto Operativo TPC e coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova, trae origine dall’acquisizione di informazioni relative alla messa in vendita della pregiata fotografia da parte di una casa d’aste londinese, acquistata poi in buona fede nel 2022 da un professionista italiano, ignaro della provenienza illecita del bene;
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29 febbraio 2024 (Roma): restituzione all’Ambasciatrice della Colombia in Italia di 25 reperti archeologici di arte precolombiana. I reperti sono stati individuati nel corso di attività investigative volte a contrastare il traffico illecito di beni culturali e riconosciuti, grazie anche alla cooperazione fornita dalla Rappresentanza Diplomatica della Colombia in Italia, al patrimonio culturale nazionale di quel Paese;
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21 febbraio e 29 luglio (Roma): consegna all’Ambasciata dell’Ecuador in Italia di complessivi 304 beni culturali. Le indagini hanno dimostrato l’illecita provenienza dei beni provento di scavi clandestini su quei territori e di esportazione illecita verso l’Italia e, grazie alle accurate valutazioni svolte dai funzionari ministeriali ecuadoriani, è stato possibile confermare l’autenticità dei manufatti e ottenere dall’autorità giudiziaria italiana i decreti di perquisizione e sequestro per il reato di ricettazione di beni culturali;
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31 luglio 2024 (Roma): restituzione all’Ambasciata di El Salvador in Italia di 9 reperti archeologici di cultura preispanica, recuperati a seguito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e scaturita dall’attività info-investigativa finalizzata a contrastare la commercializzazione di reperti archeologici importati illecitamente dai Paesi del Centro e Sud America;
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28 luglio 2024 (Roma): consegna alla Rappresentanza Diplomatica della Repubblica del Guatemala in Italia di 3 manufatti archeologici di pregiata fattura di epoca ispanica-precolombiana, provento di illecita esportazione e detenzione;
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9 luglio 2024 (Roma): restituzione all’Ambasciatore dell’Iraq in Italia di 14 reperti archeologici, risalenti al periodo compreso tra il V-IV millennio a.C. e il XIX secolo, frutto di esportazione illecita;
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18 dicembre 2024 (Roma): consegna all’Ambasciata del Messico in Italia, alla presenza dei Sottosegretari per gli Affari Esteri di Messico e Italia, di 101 reperti archeologici, recuperati in diverse attività investigative condotte dai Nuclei TPC di Roma, Udine, Perugia, Ancona e Cosenza, e coordinate dalle rispettive Procure di Roma, Pordenone, Firenze, Ancona e Palmi (RC).
Nel contesto delle attività di training che prevede la partecipazione attiva di personale del Comando TPC, nel 2024 si è svolto a Rio de Janeiro (Brasile) il corso denominato “I Caschi Blu della Cultura. Il Patrimonio Culturale in caso di catastrofe: rischi e interventi di sicurezza”. L’iniziativa, alla quale hanno aderito Brasile, Cile, Colombia e Paraguay, in considerazione del successo delle precedenti attività svolte in Argentina e Messico nei due anni precedenti, è stata promossa dall’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA) con il finanziamento della DGCS-MAECI, in collaborazione con il Ministero della Cultura italiano, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e, da parte brasiliana, con il Ministério das Relações Exteriores, Ministerio da Cultura, Centro Lucio Costa, IPHAN – Instituto do Patrimônio Histórico e Artístico Nacional, SBM – Sistema Brasiliero de Museus, IBRAM – Instituto Brasileiro de Museus, Instituto Guimarães Rosa, Policia Federal e INTERPOL Brasil. Hanno partecipato, in qualità di formatori, due militari del Comando TPC (un Ufficiale e un Ispettore) e due funzionari civili del MiC (un ingegnere e un restauratore), di provata esperienza e qualificati “Caschi blu della cultura”.
La pubblicazione “Attività Operativa 2024” è disponibile sui siti https://cultura.gov.it/carabinieritpc e www.carabinieri.it
Testo e immagini dall’Ufficio Stampa Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e dal Ministero della Cultura.