NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria V edizione – il tema è RI-GENERAZIONI:  la kermesse da venerdì 14 a domenica 16 giugno 2024 | Dalle 10.00 alle 20.00 alla
Stazione Marittima di Napoli

CON Gino Aveta, Padre Paolo Benanti, Maurizio Braucci, Cast della fiction “Un posto al sole”, Cast della fiction “Folle d’amore – Alda Merini”, Olga Campofreda, Maurizio Capone, Samuele Cornalba, Toni Cercola, Anna Cherubini, Dimitri Cocciuti, Amedeo Colella, Paolo Conti, Ottavio Costa, Guido D’Agostino, Andrea Di Consoli, Diego Di Franco, Ilaria Maria Dondi, Lello Esposito, Nicola De Blasi, Roberto Faenza, Massimiliano Gallo, Nicola Gratteri, Mattia Grigolo, Ginevra Lamberti, Peppe Lanzetta, Angela Luce, Simona Lo Iacono, Francesca Manfredi, Leonardo Mendolicchio, Lorenzo Marone, Titti Marrone, Marilù Oliva, Sandra Petrignani, Alfredo Palomba, Ciro Pellegrino, Angelo Petrella, Tea Ranno, Martin Rua, Brunella Schisa, Pasquale Scialò, Marina Tagliaferri, Patrizio Trampetti, Massimiliano Virgilio, Nando Vitali, Marco Zurzolo

CITTÀ OSPITE DURAZZO (Albania) con uno stand dedicato alla letteratura albanese tradotta in Italia e con gli autori Loer Kume, Denata Ndreca e Blerina Suta

OSPITI INTERNAZIONALI: Isabela Prieto Bernardi, Victor Diusaba, Daniel Saldaña París

COMITATO SCIENTIFICO: Vincenza Alfano, Ileana Bonadies, Beatrice Gigli, Paolo Miggiano

Leggi qui il racconto a cura di Francesca Barracca e Cristina Stabile (prima giornata – 14 giugno 2024)
Leggi qui il racconto a cura di Francesca Barracca e Cristina Stabile (seconda giornata – 15 giugno 2024)
Leggi qui le informazioni ufficiali sulla quinta edizione

NapoliCittàLibro 2024 V edizione


 

V edizione di NapoliCittàLibro – il racconto dell’evento

14 giugno1ª giornata della V edizione di NapoliCittàLibro

a cura di Francesca Barracca e Cristina Stabile

Sotto un tiepido sole, dinanzi alla Stazione Marittima di una Napoli in fervore, la fanfara dell’Esercito apre la quinta edizione di NapoliCittàLibro, Salone del libro e dell’editoria di Napoli. La presenza del sindaco Gaetano Manfredi conferma quella che Rosario Bianco, vicepresidente dell’associazione Liber@Arte, è a tutti gli effetti una “presenza di sostanza” delle istituzioni che hanno supportato il Salone.

“Quello che pensiamo, faremo”,

è quanto afferma in risposta il sindaco, evidenziando il ruolo dell’editoria quale strumento di crescita della città. Se la promozione è necessaria per far sì che la lettura diventi

“un volano educativo per la cittadinanza attiva, per la partecipazione alle grandi transizioni della nostra epoca e come strumento di dialogo”:

l’appello è destinato soprattutto ai giovani affinché si perdano nei viaggi che i libri consentono.

Tempo di innalzare la bandiera tricolore sulle note dell’inno nazionale e di tagliare il nastro e si dà ufficialmente il via ai laboratori, gruppi di lettura, presentazioni ed esordi, con particolare attenzione alla letteratura albanese, protagonista di quest’edizione e parte integrante di un’internazionalizzazione del salone che prevederà, secondo quanto annunciato dal presidente di Liber@Arte Alessandro Polidoro, associazioni straniere anche per le prossime edizioni.

Gallery con foto  di Francesca Barracca

Gallery con foto  di Cristina Stabile

A proposito di letteratura albanese, in particolare, Roberta d’Agostino, moderatrice dell’incontro “La letteratura albanese in Italia: due paesi in dialogo” a esso dedicato, ha parlato di “letteratura migrante” insieme ai due scrittori Denata Ndreca e Loer Kume, autori rispettivamente di Fiori dei Balcani e Amigdala mandala. Attraverso la ricostruzione delle vicende che, a partire dal 1990, permettono alla letteratura albanese di giungere in Italia soprattutto grazie ai diario di migrazione, i due scrittori hanno raccontato la propria scrittura, la propria storia e sottolineato il legame culturale e affettivo che li lega all’Italia. Si scopre, così, un’Albania quasi sconosciuta che Ndreca ricorda nei suoi versi insieme a tutte le sue tradizioni senza cercare di idealizzarne il ritratto. Ad affiancare l’Albania un omaggio a Firenze e all’Italia tutta in un vero e proprio viaggio a cavallo fra le due culture. “In tanti anni si è parlato di una letteratura albanese che ha fatto da testimonianza con la quale abbiamo avuto problemi da parte della stampa e della critica”, ha spiegato Ndreca sottolineando l’importanza della ricerca di una verità legata anche e soprattutto alla funzione della poesia che, in questo, deve essere “chirurgica”. D’altro canto, in uno stile completamente diverso, Loer Kume presenta Amigdala Mandala, un titolo suggestivo che mette insieme quelle che sono le sue passioni: la medicina e l’Italia. Dal carattere fortemente suggestivo, il libro si colloca all’interno di un quadro complesso in cui sono le emozioni dell’essere umano a farla da protagoniste, incrociandosi, spesso in modo violento, in uno scontro dialettico continuo. L’Amidgala è un’entità che si estende dai centri nervosi del cervello predisposti a controllare emozioni oscure e arcaiche che si espandono in modo circolare, proprio come un mandala, diagramma concentrico della religione buddissta e induista. Connesse tramite un’entità senza confini e nazionalità, come la letteratura.

“Si tratta della persona, di un mondo interno senza nazionalità in quanto, tutti siamo uguali”,

spiega Kume per riassumere il contenuto della sua raccolta di storie che presenta come omaggio alla letteratura italiana. E così il verbo raccontare diventa, per entrambi, guarire, unire. Un verbo senza origine e nazionalità che è sinonimo di “fioritura”.

La letteratura intesa come verità (e come generazioni in dialogo) è stata protagonista anche nell’incontro con Dimitri Cocciuti, sceneggiatore e showrunner di Drag Race Italia, e il drag performer Mariano Gallo. Presentando il suo terzo romanzo Non lasciarti sfuggire, Cocciuti ha toccato temi navigati e apparentemente “superati”, rivelando come essi, in realtà, siano sempre attuali.

“Ogni singolo personaggio rappresenta una sfumatura della nostra società. Si parla di sentimenti, famiglia, HIV, omosessualità, dipendenza affettiva trattati in maniera vera, come cose che fanno parte della vita e che spesso stigmatizziamo”,

ha spiegato l’autore, facendo luce su un mondo, quello drag nel quale uno dei personaggi aspira a entrare, ancora fortemente incompreso. Cosa significa affrontare una dipendenza affettiva? Che cosa significa affrontare una relazione che termina? Che cosa significa fare coming out? sono alcune delle domande alle quali Cocciuti ha tentato di dare risposta nel romanzo dal titolo “volutamente ambiguo”, spiega l’autore:

“puoi non farti sfuggire qualcosa/qualcuno o te stesso. Ognuno può fare suo il titolo.”

Imprescindibile la testimonianza di Mariano Gallo. Dapprima in rapporto conflittuale con il proprio personaggio drag, dopo “essersi lasciato sfuggire”, ha poi iniziato a vivere il suo essere drag in maniera diversa, riappropriandosi di quella parte di sé che prima viveva separata. Allo stesso modo il personaggio di Mattia ritrova la parte di sé che si lascia sfuggire quando è sul palco. Per questo, Non lasciarti sfuggire racconta perfettamente la nuova generazione, consapevole, fiera, forte che combatte per i propri ideali e non si arrende.

“Mattia è questa generazione, ha paura di fare coming out con i genitori ma non ha paura di mettere sul palco il suo essere drag.”

Un racconto pop, quello di Dimitri Cocciuto, con spunti di leggerezza in cui non mancano momenti di riflessione su quello che siamo e vorremmo essere.

Spunti interessanti possiamo riscontrarli in Storie di resistenza da sud al nord. Durante l’incontro Vincenza Alfano, Pieto Malagoli e Angela Iantosca hanno affrontato la resistenza sotto tre punti di vista diversi ma convergenti. Quando si parla di Resistenza, si parla di un periodo in cui il nostro passato diventa un’epoca in cui “la guerra non tornava solo di notte” come nel romanzo di Vincenza Alfano, ma c’era anche di giorno e uccideva migliaia di persone. Pietro Malagoli, nel suo Nel rimorso che avremo, racconta della storia di un sacerdote, Don Sebastiano, il quale entra in crisi con la sua coscienza perché si accorge di essere incline ad aiutare il prossimo indipendentemente dalla tuta mimetica del partigiano o dalla divisa del soldato tedesco. La guerra ha picchiato forte, senza fare sconti e il parroco decide di non piegarsi a quella scelta obbligata di schierarsi da una parte o dall’altra. Decide di provare uno slancio diverso alla guerra: aiutare i suoi compaesani come esseri umani. Ciò gli comporterà una scoperta amara:

“Per entrare nella vita vera delle persone, occorre sporcarsi le mani”,

ha affermato l’autore nel delineare i tratti di un personaggio che non si vuole presentare come eroe ma assumendo i panni di qualcun altro, lasciandosi trascinare in atti non degni di un sacerdote. E se la resistenza al nord viene raccontata dagli occhi di un sacerdote, al sud le vere protagoniste della guerra sono le donne. Vincenza Alfano ha portato gli ascoltatori all’interno di una storia che si presenta, agli occhi del lettore, in “punta di memoria”, uscendone subito dopo per dare voce a Cenzina, sua nonna. Le donne raccontate entrano ed escono dalla resistenza con una nuova consapevolezza perché a cambiare è il peso della donna nella società.

“È un romanzo in cui non si sente la fonte storica me è un libro scritto per i ragazzi, perché chi queste cose non gliele racconta più nessuno”,

informa l’autrice, premendo sull’importanza che le nuove generazioni debbano acquisire un periodo storico in grado di cambiare una consapevolezza anche sul piano giuridico. A tal proposito, Angela Iantosca, in Ventuno le donne che fecero la Costituzione, presenta il ritratto di donne che hanno fatto la resistenza. Se precedentemente erano state incaricate dagli uomini come “angeli del focolare”, adesso scendono in piazza per ribellarsi e per ottenere, dapprima, il diritto di voto e, successivamente, il suffragio universale maschile e femminile. Le donne entrano in un’assemblea costituente maschile e maschilista, senza essere prese in considerazione. È grazie alle madri costituenti che le donne sono parti di articoli importanti quali gli articoli 3 (uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge), 29, 30 e 31 riguardanti la riforma dello stato di famiglia, le leggi del divorzio e dell’aborto, per citarne alcune.

“Compito dello stato, di noi, è fare in modo che non ci siano ostacoli alla parità dei sessi. Un diritto non ha sesso, colore e non è conquistato per sempre”, sostiene l’autrice.

Del resto, come ha ricordato la stessa Alfano, questa è l’edizione delle Ri-Generazioni, perché

“da un lato, ci siamo proiettati verso il futuro. Dall’altro abbiamo pensato che bisogna rinnovare le nostre memorie, imparare, fare di nuovo memoria di cose scontate: i diritti, per esempio.”


Il racconto delle e sulle donne continua nella seconda giornata di NapoliCittàLibro

15 giugno2ª giornata della V edizione di NapoliCittàLibro

a cura di Francesca Barracca e Cristina Stabile

Si inizia dall’appuntamento con Ilaria Maria Dondi in dialogo con Ileana Bonadies sulla libertà di scegliere se essere o non essere madri. A partire dal saggio Libere di scegliere se e come avere figli, in sala si è instaurato un dibattito in cui l’assenza di Gianni Solla in qualità di voce maschile chiamata a intervenire sul tema ha rappresentato il punto di partenza. Dietro l’assenza, il timore di banalizzare il punto di vista maschile su una questione che coinvolge principalmente i diritti delle donne. C’è, in effetti,

“un dibattito sul fatto che determinati temi debbano essere trattati dalle dirette interessate”,

sostiene Ilaria Maria Dondi. Tema centrale il patriarcato, all’interno del quale voler sopprimere il diritto di scelta delle donne deriva dal riconoscere la capacità riproduttiva delle stesse. Legata a quest’ultima è infatti tutta una tradizione mitologica, biblica e letteraria che concepisce la donna unicamente come forza creatrice, subordinata al potere maschile che ne dispone a proprio piacimento.

“La cultura patriarcale ci vuole in casa, ci tira fuori quando serviamo”,

continua l’autrice, evidenziando che esiste una volontà di rivendicazione per ottenere un’equità di condizioni e di leggi. In questo clima anche il linguaggio assume un ruolo decisivo:

“Quando non si è madri di fatto, si associa alla donna il ruolo generatrice di qualcosa”.

Di qui, lo scegliere di non essere madre viene declinato come una negazione, come se gli standard volessero che il compimento totale e definitivo debba passare necessariamente per l’essere madre.

“Quando manca un figlio, sei una non”.

Childfree e childless, due termini anglosassoni appositamente coniati per il dibattito a favore della distinzione tra una scelta individuale e una fisiologica, presuppongono pur sempre un “non” o “senza”, perché l’unico ruolo sociale riconosciuto alle donne è quella della madre e della moglie.

Gallery con foto  di Francesca Barracca

Gallery con foto  di Cristina Stabile

Un appuntamento significativo, in questo senso, è stato quello con Tea Ranno che mostra una donna che non è protagonista solo nell’ambito delle leggi ma anche nella sua forza interiore. Il suo Avevo un fioco dentro. Storia di un dolore che non si può dire, è un memoir in cui la costante non è altro che la vita stessa che scorre attraverso il racconto di una malattia importante: l’endometriosi, una malattia autoimmune, silenziosa, subdola che serpeggia e di cui si sa tutto e non si sa niente.

Quando soffriamo e riusciamo a esprimerlo, a trovare qualcuno che ci faccia da sponda, il dolore scema, diminuisce e siamo più capaci di sopportarlo. Quando non trovi parole, uno sfogo o un posto dove ci sentiamo al sicuro, il dolore si ingigantisce e si esaspera la solitudine di quel dolore,

racconta l’autrice, facendo riferimenti al dolore provato durante il corso della sua vita. Se l’endometriosi la priva della salvezza, a restituirgliela è il potere salvifico della parola in quanto capace di rimettere in ordine quel dolore lacerante. I fuochi che abitano la storia sono, dunque, due: l’endometriosi e la parola.

Entrare nel dolore significa riviverlo”,

ed è esattamente il viaggio che compie l’autrice ritrovano i vecchi diari dove il dolore è impresso come un marchio a fuoco perché

“la scrittura era quella che, quando ero proprio sola, poterlo raccontare al diario, diventava il compagno capace di ascolto”.

A farla da contorno sono dettagli che ci riportano su un piano sociologico, culturale, dettagli che pensiamo siano superati che ci portano alla luce la presenza di molte donne che l’autrice ha incontrato e in cui è riuscita a rispecchiarsi, mostrando una cornice di sorellanza vera che si accompagna agli eventi di una vita vissuta alla penombra dell’insicurezza e della solitudine. L’endometriosi e la scrittura diventano i due punti focali, la ragione principale per cui l’autrice invita le donne alla prevenzione:

“parlare affinché si possa lavorare e prevenire. I primi a dover ascoltare e riuscire a esprimere noi stessi e il nostro corpo, siamo noi”,

afferma Francesca Marone concludendo così un dialogo intenso quanto delicato.

Donne protagoniste anche dell’incontro con Marilù Oliva, autrice di L’iliade cantata dalle dee. Vincenza Alfano, che ha dialogato con l’autrice, accompagnata dalle letture di Cristiana Capolino, ha evidenziato alcuni aspetti dell’opera che toccano direttamente la contemporaneità. Pur trattandosi di una riscrittura del mito, secondo una tendenza piuttosto diffusa negli ultimi tempi, Marilù Oliva “interroga direttamente il lettore sulla contemporaneità, restituendo vitalità al mondo classico e scagliando parole di fuoco contro la guerra”. Le dee tutte, infatti, prendono posizione contro la guerra, biasimando gli uomini che la fanno. Tuttavia, mentre quest’ultime raccontano dei propri interventi in campo, donne come Creusa, Cassandra, Andromaca, Elena diventano pedine degli dèi o del compimento del destino eroico dei propri mariti.

“Quello di Creusa”, in particolare, aggiunge l’autrice, “è da un certo punto di vista un femminicidio narratologico”

ed è questo il motivo per il quale affida proprio a lei la cornice del romanzo. C’è, poi, una Elena che non ne può più del desiderio degli uomini, in pieno contrasto con la cultura attuale che instilla costantemente il desiderio di dover essere sempre desiderate e di aspirare alla bellezza. Donne e guerra si confermano così argomenti che percorrono secoli, senza mai esaurire il dibattito.

C’è spazio, in questa seconda giornata di Salone, anche per gli esordi, e in particolar modo per quelli di Deborah D’Addetta con Maleuforia, Giuseppe Quaranta con La sindrome di Raeberson, Emanuela Anechoum con Tangerinn e Samuele Cornalba con Bagai. Pur raccontando delle differenti genesi e dei differenti sviluppi dei quattro romanzi, Emanuele Bosso ha individuato elementi in comune, che altro non sono che elementi di un’intera generazione. Un ragazzo che non si identifica come tale e diventa femminiello, un uomo vittima di una sindrome dai sintomi destabilizzanti, una donna portavoce di sentimenti di cui ci vergogniamo come invidia, pregiudizio, rancore e, infine, l’indifferenza di un ragazzo vissuto in provincia. Questi i personaggi che trovano spazio all’interno dei romanzi e che, in effetti, segnalano una comune volontà di trovare, in maniera differente, un proprio posto nel mondo. Di conseguenza i luoghi assumono una centralità vitale: esiste un luogo in cui ci si identifica di più? Forse sì, ma prevale un senso di nostalgia che è a tutti gli effetti il sentimento di una generazione.


Venerdì 14 giugno, alle 11.30, la Fanfara dei Bersaglieri e il taglio del nastro istituzionale apriranno ufficialmente la quinta edizione di NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria. Saranno presenti, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il coordinatore delle Politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo, il caporedattore centrale TGR Rai Campania Oreste Lo Pomo, i presidenti delle Associazioni Regionali degli Editori della Campania, Puglia, Abruzzo e Marche e gli editori Alessandro Polidoro e Rosario Bianco, presidente e vicepresidente associazione Liber@Arte.

Da venerdì 14 a domenica 16 giugno, dalle 10.00 alle 20.00, NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria 2024, con il titolo “Ri-Generazioni”, declinato nelle cinque isole tematiche “Generi”, “Visioni”,Generazioni”,Cognizioni” e “Nuove Memorie”, arriva negli spazi del Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli. Organizzata dall’associazione Liber@Arte, la kermesse ha ricevuto un contributo dal Centro per il Libro e la Lettura, il patrocinio e il sostegno del Comune di Napoli, il patrocinio del Ministero della Cultura, Ambasciata della Repubblica d’Albania, RAI Campania, Camera di Commercio di Napoli, Campania Legge – Fondazione Premio Napoli, di FAI Campania, ACE Associazione Campana Editori, ALI – Associazione Librai Italiani Confcommercio, AIB – Associazione Italiana Biblioteche. Media Partnership RAI. Viene ampliata la rete internazionale della cultura, confermando il patto di gemellaggio con la Feria Internacional del Libro de Cali (Columbia), siglato lo scorso anno, e ospitando la città di Durazzo (Albania) con i suoi scrittori, sostenendo la pace, la solidarietà e l’incontro tra i popoli. In questa quinta edizione si ritroveranno 136 sigle editoriali e saranno presenti le case editrici nazionali, con i loro autori, Bompiani, E/O, Einaudi, Fandango, Feltrinelli Gramma, Guanda, HaperCollins, La nave di Teseo, Marsilio, Mondadori, Nutrimenti, Solferino, Sperling&Kupfer, Voland.

Negli spazi della Stazione Marittima, TGR Campania, oltre a raccontare il NapoliCittàLibro ai suoi telespettatori nelle edizioni dei telegiornali durante i tre giorni di Salone, sarà presente con lo spazio Agorà del Leggilibri, a cura di Claudio Ciccarone, che lo inaugurerà venerdì 14 giugno, alle 11.30, insieme al caporedattore centrale TGR Campania Oreste Lo Pomo. L’Agorà sarà animata da dibattiti che esploreranno tanti mondi, dalla canzone napoletana alla poesia metropolitana, passando per la letteratura al femminile in Campania, gialli, noir, fantasy e romanzi storici, la napoletanità (cultura, storia, linguistica, musei particolari, cinema, bellezza e pazzia partenopea), lo spirito allegro di Partenope, la letteratura per i ragazzi e per l’infanzia, il fumetto. Tra gli ospiti, Pasquale Scialò, Gianluca Marino, Giuliana Covella, Geppina Landolfo, Amalia De Simone, Luciana Esposito, Valentina De Giovanni, Chiara Tortorelli, Martin Rua, Guido D’Agostino, Titti Marrone, Pietro Treccagnoli, Vittorio Del Tufo, Sergio Siano, Nicola De Blasi, Lello Esposito, Amedeo Colella, Ottavio Costa, Pier Luigi Razzano, Massimiliano Virgilio, Alessio Forgione, Gino Aveta, Toni Cercola, Patrizio Trampetti, Maurizio Capone, Marco Gesualdi, Peppe Lanzetta, Lorenzo Marone, Gennaro Marco Duello, Angelo Petrella, Gianni Valentino, Fran Allen. Raipoesia2022, il progetto web di Luigia Sorrentino per la Tgr Campania, inaugura all’interno di Napolicittàlibro, La stanza dei poeti, che ospiterà reading di poesie (venerdì 14 giugno e domenica 16 giugno – ore 13.00 – Sala Urania 2).

L’associazione Liber@Arte crea e lancia, nell’ambito di NapoliCittàLibro, un format che unisce musica e poesia “Napoli Sound Fest, voci e suoni della città” con tre appuntamenti a cura di Fabiana Russo e Gabriele De Simone, in programma sabato 15 giugno, alle 15.00, in Sala Urania 2 con Gian Marco Ferone, Veronica Pesce, Simone Scognamiglio, Angelo Noviello, Kevin del Cuoco; sabato 15 giugno, alle 19.00 nella Sala Calipso con Divertenseria, Giovanni Conelli, okaynevada, Gaia Parlato e Simone Notari; domenica 16 giugno ore 19.00, Sala Calipso con Antonio Calabrese, Insolito, Sebastian De Wil, Chiara Ferrante e Ciro Russo.

Confermata la collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics: anche quest’anno i docenti della prestigiosa accademia leader in Italia per la formazione nelle arti visive terranno a NapoliCittàLibro laboratori dedicati al fumetto e ai nuovi media.

A NapoliCittàLibro saranno celebrati i dieci anni di “Una giornata leggend…aria – Libri e lettori per le strade del Vomero”, progetto di diffusione del libro e della lettura e, più in generale, della cultura in modo dinamico e partecipativo. Una festa con letture di docenti e studenti e con performance artistiche di attori e musicisti.

Bookclub nazionali e regionali, che ogni mese si incontrano per dare spazio ad autrici, autori, case editrici e progetti dedicati al mondo del libro e della lettura, parteciperanno a questa edizione con eventi curati da loro. Il programma nazionale che ha l’obiettivo di promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita Nati per Leggere avrà uno spazio dedicato, dove potrà esporre libri, informare le famiglie sui benefici della lettura e organizzare momenti di lettura che verranno inseriti nel calendario della manifestazione. C’è anche Unicef Campania con i laboratori di lettura “Leggere i diritti”.

Vasto il programma elaborato dal Comitato scientifico composto da Vincenza Alfano, giornalista, scrittrice e docente di materie letterarie e latino; Ileana Bonadies, giornalista, critico teatrale e curatrice di eventi culturali; Beatrice Gigli, esperta di comunicazione e marketing che ha iniziato il suo lavoro anni fa ispirandosi al “Circolo delle Dame colte”, un salotto che promuoveva le relazioni pubbliche e le iniziative tra donne e uomini di cultura, nato a Napoli in epoca napoleonica; Paolo Miggiano, scrittore, giornalista e co fondatore della casa editrice Terra Somnia Editore. Il tema “Ri-Generazioni”, ideato con l’obiettivo di avviare un’esplorazione inedita, un diverso punto di vista sul processo di crescita e rinnovamento culturale – rigenerazione appunto – del Mezzogiorno in particolare, e di tutto il Paese, è stato declinato nelle cinque isole tematiche “Generi”, “Visioni”,Generazioni”,Cognizioni” e “Nuove Memorie”.

LE TRE GIORNATE DI NAPOLICITTÀLIBRO 2024

Tra gli eventi e gli ospiti più attesi di venerdì 14 giugno ci sono Antonio Pascapè e Gianluca Giannini con l’incontro “Intelligenza artificiale e stereotipi di genere” – Sala Urania 2 – ore 12.00; Dimitri Cocciuti presenta il suo romanzo “Non lasciarti sfuggire” pubblicato da Sperling&Kupfer – Sala Urania 1 – ore 14.00; Maurizio Braucci e Giuliana Covella con l’incontro “Attraverso il reportage” a cura del Dipartimento degli Studi Umanistici, Università di Napoli Federico II Sala Calipso – ore 15.00; “La letteratura albanese in Italia: due paesi in dialogo” con Denata Ndreca autrice di “Fiori dei Balcani” e Loer Kume autore di “Amigdala mandala”, entrambi pubblicati da Besa Muci – Sala Urania 1 – ore 15.00; “Storie di resistenza dal sud al nord” con Vincenza Alfano autrice di “La guerra non torna di notte” (Solferino), Angela Iantosca autrice di “Ventuno le donne che fecero la Costituzione” (Paoline editoriali libri) e Piero Malagoli autore di “Nel rimorso che proveremo” (Edizioni Spartaco) e le letture di Cristiana CapolinoSala Urania 1 – ore 17.00; Attilio Bolzoni presenta “Controvento” (Zolfo Editore) Sala Urania 2 – ore 17.00; incontro con Sandra Petrignani autrice del libro “Autobiografia dei miei cani” pubblicato da Gramma Feltrinelli – Sala Urania 1 – ore 18.00; Paolo Conti presenta “Volevo fare il giornalista-giornalista” di Andrea Purgatori pubblicato da Solferino – Sala Urania 2ore 18.00; Angelo Petrella, scrittore, traduttore e autore di soggetti e sceneggiature per le serie tv “I bastardi di Pizzofalcone”, “Resta con me” e “Mare fuori”, autore di “La fine dei fagioli. Dieci scrittori francesi che mi hanno rovinato la vita” (Italo Svevo) e Paolo Piccirillo scrittore e sceneggiature per Rai, Prime Video, Netflix e Sky con il suo ultimo romanzo “L’invasione” (Fandango) sono protagonisti dell’incontro “Il mestiere di scrivere”Sala Urania 3 – ore 18.00; Giordano Maurizio presenta il suo libro “Il buio e l’alba” (Rogiosi Editore) con il Procuratore della Repubblica di Napoli Nicola GratteriSala Calipso – ore 18.30; Maurizio Braucci presenta “Qualcosa di simile ai suoi del bosco” (E/O) – Sala Urania 2 – ore 19.00; Mattia Grigolo presenta “Gente alla buona” (Fandango) Sala Urania 3 – ore 19.00; Lorenzo Marone presenta “Pennablù” pubblicato da Marotta&Cafiero Editori – Sala Urania 4 – 19.00; Amleto De Silva con il monologo “Moby Dick” – Sala Urania 1 – ore 19.00.

Tra gli eventi e gli ospiti più attesi di sabato 15 giugno, Andrea di Consoli presenta “Dimenticami dopodomani” (Rubbettino) – Sala Urania 1 – ore 11.00; Federica Flocco presenta “Napoli, mia madre” (Marlin) – Sala Urania 2 – ore 11.00; Pierdante Piccioni presenta “Io ricordo tutto” (Marietti 1820) – Sala Calipso – ore 11.00; “Gli occhi di Argo, sul carcere”, dialogano Vladimiro Bottone, Sira De Vanna, Alexandro Sabetti, Nando Vitali, Intervento video di Edoardo Albinati, a cura di Giuliana Vitali, letture di Carmen Di Marzo – Sala Urania 4 – ore 11.00; incontro “Alda Merini dal libro al film: Folle d’amore” con il regista Roberto Faenza, Elda Ferri produttrice del film Jean Vigò, gli attori Sofia D’Elia e Luca Cesa, le costumiste Carola Fenocchio e Giovanna Mazzi – con il cast dialogano Vincenza Alfano (autrice del libro “Perché ti ho perduto” da cui è stato tratto il film) e Andrea Di ConsoliSala Calipso – ore 12.00; Ilaria Maria Dondi presenta “Libere di scegliere se e come avere figli” (Einaudi) Sala Urania 1 – ore 12.00; la curatrice Isabella Pedicini presenta l’ultimo libro di Mimmo JodiceSaldamente sulle nuvole”, pubblicato da Contrasto – Sala Urania 2 – ore 12.00; presentazione del libro “Capitani per sempre” (LeVarie) di Gianfranco Coppola – Sala Urania 4 – ore 12.00; l’attrice Marina Tagliaferri presenta il libro “Un posto in scena” pubblicato da Giannini Editore – Sala Urania 2 – ore 14.00; incontro con Enrico Pinto autore del libro “Lo Schermo Bianco” (Coconino Press), a cura del Dipartimento di Studi Umanistici, Università di Napoli Federico II Sala Calipso – ore 15.00; spazio agli esordienti con Deborah D’Addetta autrice di “Maleuforia” (Perrone), Samuele Cornalba autore di “Bagai” (Einaudi), Giuseppe Quaranta autore di “La sindrome di Ræbenson” (Atlantide) e Emanuela Anechoum autrice di “Tangerinn” (E/O) – Sala Calipso – ore 16.00; Tea Ranno presenta “Avevo un fuoco dentro” (Mondadori) – Sala Urania 2, ore 16.00; Peppe Millanta presenta “Cronache da Dinterbild” (Neo Edizioni) – Sala Urania 4, ore 16.00; incontro con gli attori di “Un posto al sole” che parleranno, insieme agli autori Dario Carraturo e Paolo Terracciano, dell’ultimo libro della fortunatissima fiction Rai, “Il sole all’alba. L’inizio della storia Un posto al sole” (Rai Libri) – Sala Calipso, ore 17.00; Marilù Oliva presenta “L’Iliade cantata dalle dee” (Solferino), il libro vincitore del Premio Selezione Bancarella 2024 – Sala Urania 2, ore 17.00; L’educazione permanente bene pubblico Alfabeto Maggiore di Francesco Florenzano (casa editrice Edup) – Sala Urania 1, ore 17.00; Anna Cherubini presenta “Diventeremo amiche” (Solferino) – Sala Calipso, ore 18.00; incontro “La narrativa italiana Marsilio” con Ginevra Lamberti autrice di “Il pozzo vale più del tempo” e Giulia Sara Miori autrice di “La ragazza unicorno”Sala Urania 1, ore 18.00; Vito di Battista autore di “Il buon uso della distanza” (Gallucci) e Sasha Naspini autore di “Error 404” (E/O) sul “Senso della memoria e la memoria attraverso i sensi” – Sala Urania 3, ore 18.00; “La gerarchia del bello” (Rogiosi Editore) a cura di Gianpasquale Greco e Rosario Bianco – Sala Urania 4 – ore 18.00; Ciro Pellegrino presentaSe potessi, ti regalerei Napoli” (Rizzoli) – Sala Urania 3, ore 19.00.

Tra gli eventi e gli ospiti più attesi di domenica 16 giugno, c’è l’incontro “Professione Papà” con Diego Di Franco autore di “Il meraviglioso mondo dei papà” (Giunti Editore) e Alessandro Polidoro autore di “Diario Separato” (Terra Somnia Editore) – Sala Urania 4 – ore 10.00; incontro con Francesco Aloia, autore di Questo sangue masticato (Nutrimenti); Francesca Maria Benvenuto autrice di L’amore assaie (Mondadori) e Marco Raio, autore di La Stagione (Bompiani) – Sala Calipso – ore 10:00; Massimiliano Gallo presenta Favoloso (Edizioni Mea) – Sala Calipso – ore 11:00; incontro con Padre Paolo Benanti, esperto di etica, bioetica ed etica delle tecnologie e Simone Bianco, Principal Investigator presso l’Istituto di Scienze della Bay Area di Altos Labs – Sala Urania 1 – ore 11.00; “Le scrittrici di ieri e di oggi, insieme” con Mirella Armiero autrice di “Modi per sopravvivere. Scritti politici 1973 – 2008” (E/O), Esther Basile autrice di “Sinfonia a tre voci, Dacia Maraini, Elsa Morante, Annamaria Ortese” (Homo Scrivens); Donatella Trotta curatrice del volume “Quale misteriosa speranza. Le Marie – Santa Teresa” di Matilde Serao. Con lettere inedite. (Edizioni Spartaco) – Sala Urania 1 – ore 12.00; “Essere libere: Enrichetta Caracciolo e Virdimura” con Brunella Schisa autrice di “Il velo strappato” (HarperCollins) e Simona Lo Iacono autrice di “Virdimura” (Guanda) – Sala Urania 1 – ore 13.00; “Diventare scrittori, diventare adulti” con Olga Campofreda, autrice di “Ragazze perbene” (NN, 2023) e Alfredo Palomba autore di “Quando le belve arriveranno” (Wojtek, 2022) – Sala Calipso – ore 13:00; Napoli tra sette e ottocento, polo storico di riferimento culturale per il mondo albanese e l’Arbëria di Blerina Suta – Sala Urania 2 – ore 15.00; Leonardo Mendolicchio presenta “Fragili. I nostri figli, generazione tradita” (Solferino) – Sala Calipso – ore 16.00; Valentina Santini presenta il suo nuovo romanzo “Mosche”(Voland) – Sala Urania 1 – 16.00; “Maresa”, incontro sul libro di Angela Porfidia (Terra Somnia Editore) con Marilena Lucente, Francesca G. Marone, Enzo Battarra e Paolo Miggiano – Sala Urania 4 – ore 16.00; Nello Trocchia presenta “Una vita tranquilla. Latitanza e cattura, verità e misteri di Matteo Messina Denaro” (Zolfo Editore) – Sala Urania 1 – ore 17.00; Vittorio del Tufo racconta “Il caso Virgilio” – Sala Urania 4 – ore 18.00; “Memoria e silenzio” con Francesca Manfredi autrice del libro “Il periodo del silenzio” (La nave di Teseo) e Carmen Pellegrino, autrice di “Dove la luce” (La nave di Teseo) – Sala Urania 1 – ore 18.00; “La storia mai raccontata del tempo procidano di Elsa Morante” con Gea Finelli autrice di “Nel mare di Elsa” (Nutrimenti) – Sala Urania 2 – ore 18.00; Marco Zurzolo presenta il suo racconto formato musicassetta Dint o’ scuro (Marotta&Cafiero editori), Lato A Marco Zurzolo, Lato B Scugnizzi della scuola di teatro e musica “La Scugnizzeria” – Sala Urania 3 – ore 18.00; Giovanna Castellano e Antonio Sciotti presentano “Angela Luce. La dea dello spettacolo”, con loro sarà presente l’attrice protagonista del racconto – Sala Urania 4 – ore 19:00; Vladimiro Bottone presenta “Il peso del sangue” (Solferino) – Sala Urania 1 – ore 19.00.

Tra gli ospiti internazionali, Isabela Prieto Bernardi presenta “Historias de la Bernardi” (Ediciones El Silencio nel 2023), un percorso di ricostruzione della memoria tra l’Italia e la Colombia (domenica 16 giugno Sala Urania 2 – ore 11.00). Il giornalista e scrittore Victor Diusaba, autore del libro “Las crónicas del diez”, condurrà il pubblico in un percorso di ricostruzione della memoria tra l’Italia e la Colombia, raccontando, tra realtà e finzione, il rapporto che Diego Armando Maradona ebbe con Cali e la Colombia. Diusaba dialoga con il giornalista Pier Paolo Petino (domenica 16 giugno – ore 10:00, Sala Urania 2). Daniel Saldaña París, pluripremiato poeta, saggista e romanziere, considerato uno dei più importanti scrittori messicani contemporanei, sarà in Italia per il tour promozionale del romanzo “Il ballo e l’incendio”, tradotto da Giulia Zavagna e in uscita per Polidoro (domenica 16 giugno – ore 12.00, Sala Urania 2). Saldaña París dialoga con Andrea Pezzé.


Stazione Marittima

Fino a domenica 16 giugno 2024 | Dalle 10.00 alle 20.00

da sinistra, il Sindaco Gaetano Manfredi, Alessandro Polidoro, Rosario Bianco
da sinistra, il Sindaco Gaetano Manfredi, Alessandro Polidoro, Rosario Bianco

«La cultura è un grande elemento distintivo della città ma anche un grande ponte con tutte le realtà internazionali collegate con Napoli. Con l’impresa culturale di Alessandro Polidoro e Rosario Bianco, Napoli ha il suo Salone del Libro e il Comune di Napoli lo sostiene in sinergia con tutte le realtà che promuovono e diffondono la cultura. NapoliCittàLibro è un’ottima occasione di promozione del Patto del Libro e della Lettura con cui il Comune vuole sensibilizzare i cittadini sul valore e sulla grande bellezza dei libri»,

così il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, in occasione dell’apertura della quinta edizione di NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria, alla quale, insieme agli ideatori Alessandro Polidoro e Rosario Bianco, presidente e vicepresidente associazione Liber@Arte, hanno partecipato il coordinatore delle Politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo e il caporedattore centrale TGR Rai Campania Oreste Lo Pomo.

Fino a domani, domenica 16 giugno, dalle 10.00 alle 20.00, NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria 2024, con il titolo “Ri-Generazioni”, declinato nelle cinque isole tematiche “Generi”, “Visioni”,Generazioni”,Cognizioni” e “Nuove Memorie”, sarà negli spazi del Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli. Organizzata dall’associazione Liber@Arte, la kermesse ha ricevuto un contributo dal Centro per il Libro e la Lettura, il patrocinio e il sostegno del Comune di Napoli, il patrocinio del Ministero della Cultura, Ambasciata della Repubblica d’Albania, RAI Campania, Camera di Commercio di Napoli, Campania Legge – Fondazione Premio Napoli, di FAI Campania, ACE Associazione Campana Editori, ALI – Associazione Librai Italiani Confcommercio, AIB – Associazione Italiana Biblioteche. Media Partnership RAI. Viene ampliata la rete internazionale della cultura, confermando il patto di gemellaggio con la Feria Internacional del Libro de Cali (Columbia), siglato lo scorso anno, e ospitando la città di Durazzo (Albania) con i suoi scrittori, sostenendo la pace, la solidarietà e l’incontro tra i popoli. In questa quinta edizione si ritroveranno 136 sigle editoriali e saranno presenti le case editrici nazionali, con i loro autori, Bompiani, E/O, Einaudi, Fandango, Feltrinelli Gramma, Guanda, HaperCollins, La nave di Teseo, Marsilio, Mondadori, Nutrimenti, Solferino, Sperling&Kupfer, Voland. Negli spazi della Stazione Marittima, TGR Campania, oltre a raccontare il NapoliCittàLibro ai suoi telespettatori nelle edizioni dei telegiornali durante i tre giorni di Salone, sarà presente con lo spazio Agorà del Leggilibri, a cura di Claudio Ciccarone. C’è anche Raipoesia a cura Luigia Sorrentino per la Tgr Campania, con La stanza dei poeti e i reading di poesie.

Tra gli eventi e gli ospiti più attesi di domenica 16 giugno, c’è l’incontro “Professione Papà” con Diego Di Franco autore di “Il meraviglioso mondo dei papà” (Giunti Editore) e Alessandro Polidoro autore di “Diario Separato” (Terra Somnia Editore) – Sala Urania 4 – ore 10.00; incontro con Francesco Aloia, autore di Questo sangue masticato (Nutrimenti); Francesca Maria Benvenuto autrice di L’amore assaie (Mondadori) e Marco Raio, autore di La Stagione (Bompiani) – Sala Calipso – ore 10:00; Massimiliano Gallo presenta Favoloso (Edizioni Mea) – Sala Calipso – ore 11:00; incontro con Padre Paolo Benanti, esperto di etica, bioetica ed etica delle tecnologie e Simone Bianco, Principal Investigator presso l’Istituto di Scienze della Bay Area di Altos Labs – Sala Urania 1 – ore 11.00; “Le scrittrici di ieri e di oggi, insieme” con Mirella Armiero autrice di “Modi per sopravvivere. Scritti politici 1973 – 2008” (E/O), Esther Basile autrice di “Sinfonia a tre voci, Dacia Maraini, Elsa Morante, Annamaria Ortese” (Homo Scrivens); Donatella Trotta curatrice del volume “Quale misteriosa speranza. Le Marie – Santa Teresa” di Matilde Serao. Con lettere inedite. (Edizioni Spartaco) – Sala Urania 1 – ore 12.00; “Essere libere: Enrichetta Caracciolo e Virdimura” con Brunella Schisa autrice di “Il velo strappato” (HarperCollins) e Simona Lo Iacono autrice di “Virdimura” (Guanda) – Sala Urania 1 – ore 13.00; “Diventare scrittori, diventare adulti” con Olga Campofreda, autrice di “Ragazze perbene” (NN, 2023) e Alfredo Palomba autore di “Quando le belve arriveranno” (Wojtek, 2022) – Sala Calipso – ore 13:00; Napoli tra sette e ottocento, polo storico di riferimento culturale per il mondo albanese e l’Arbëria di Blerina Suta – Sala Urania 2 – ore 15.00; Leonardo Mendolicchio presenta “Fragili. I nostri figli, generazione tradita” (Solferino) – Sala Calipso – ore 16.00; Valentina Santini presenta il suo nuovo romanzo “Mosche”(Voland) – Sala Urania 1 – 16.00; “Maresa”, incontro sul libro di Angela Porfidia (Terra Somnia Editore) con Marilena Lucente, Francesca G. Marone, Enzo Battarra e Paolo Miggiano – Sala Urania 4 – ore 16.00; Nello Trocchia presenta “Una vita tranquilla. Latitanza e cattura, verità e misteri di Matteo Messina Denaro” (Zolfo Editore) – Sala Urania 1 – ore 17.00; Vittorio del Tufo racconta “Il caso Virgilio” – Sala Urania 4 – ore 18.00; “Memoria e silenzio” con Francesca Manfredi autrice del libro “Il periodo del silenzio” (La nave di Teseo) e Carmen Pellegrino, autrice di “Dove la luce” (La nave di Teseo) – Sala Urania 1 – ore 18.00; “La storia mai raccontata del tempo procidano di Elsa Morante” con Gea Finelli autrice di “Nel mare di Elsa” (Nutrimenti) – Sala Urania 2 – ore 18.00; Marco Zurzolo presenta il suo racconto formato musicassetta Dint o’ scuro (Marotta&Cafiero editori), Lato A Marco Zurzolo, Lato B Scugnizzi della scuola di teatro e musica “La Scugnizzeria” – Sala Urania 3 – ore 18.00; Giovanna Castellano e Antonio Sciotti presentano “Angela Luce. La dea dello spettacolo”, con loro sarà presente l’attrice protagonista del racconto – Sala Urania 4 – ore 19:00; Vladimiro Bottone presenta “Il peso del sangue” (Solferino) – Sala Urania 1 – ore 19.00.

Tra gli ospiti internazionali, Isabela Prieto Bernardi presenta “Historias de la Bernardi” (Ediciones El Silencio nel 2023), un percorso di ricostruzione della memoria tra l’Italia e la Colombia (domenica 16 giugno Sala Urania 2 – ore 11.00). Il giornalista e scrittore Victor Diusaba, autore del libro “Las crónicas del diez”, condurrà il pubblico in un percorso di ricostruzione della memoria tra l’Italia e la Colombia, raccontando, tra realtà e finzione, il rapporto che Diego Armando Maradona ebbe con Cali e la Colombia. Diusaba dialoga con il giornalista Pier Paolo Petino (domenica 16 giugno – ore 10:00, Sala Urania 2). Daniel Saldaña París, pluripremiato poeta, saggista e romanziere, considerato uno dei più importanti scrittori messicani contemporanei, sarà in Italia per il tour promozionale del romanzo “Il ballo e l’incendio”, tradotto da Giulia Zavagna e in uscita per Polidoro (domenica 16 giugno – ore 12.00, Sala Urania 2). Saldaña París dialoga con Andrea Pezzé.


La carica dei 15.000 a NapoliCittàLibro

Eventi con nomi importanti del panorama culturale napoletano e nazionale, ospiti internazionali in arrivo da Colombia e Albania, Napoli Sound Fest e pubblico entusiasta. Il Salone del Libro e dell’Editoria lascia la Stazione Marittima organizzando già la prossima edizione   

La Stazione Marittima è diventata, per tre giorni, un entusiasmante centro culturale con NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria, organizzato da Alessandro Polidoro Rosario Bianco, presidente e vicepresidente dell’associazione Liber@Arte.

«Questa quinta edizione è stata particolarmente entusiasmante, non solo per chi è venuto a vivere NapoliCittàLibro ma anche per noi che lo abbiamo organizzato. Tantissimi eventi, tantissimi nomi importanti della cultura napoletana e nazionale; Durazzo (Albania) che si aggiunge a Cali (Colombia), città che arrivano a Napoli con i loro scrittori, in un disegno di internazionalizzazione del Salone del Libro e dell’Editoria; la nascita del format musicale di NapoliCittàLibro Napoli Sound Fest che dà spazio a giovani artisti; l’Agorà del Leggilibri TGR Campania a cura di Claudio Ciccarone che ha ospitato scrittori e musicisti – dichiarano Alessandro Polidoro e Rosario Bianco –. In 15.000 sono arrivati alla Stazione Marittima per la nostra manifestazione e alla gioia per il grande fermento che abbiamo visto e vissuto durante il week end, si unisce quella per la rete delle istituzioni sempre più vicine al Salone. Ci tenevamo molto a rendere il Salone un luogo a misura di bambini e ragazzi e ci siamo riusciti con i laboratori a cura della Scuola Internazionale di Comics e con le letture organizzate nello stand di Nati per leggere. Grande festa con la giornata Leggendaria, che ha celebrato i suoi 10 anni al Salone. Anche i gruppi di lettura hanno avuto un buon numero di partecipanti. Stiamo già lavorando alla prossima edizione e forse torneremo qua, alla Stazione Marittima, che abbiamo scelto perché è un luogo di arrivi e partenze che affaccia sul mare. La cultura è lo strumento per fare viaggi meravigliosi»

Il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il coordinatore delle politiche culturali Sergio Locoratolo sono tornati al fianco di NapoliCittàLibro con un impegno di sostegno mantenuto, così come il Centro per il Libro e la Lettura, che per il secondo anno ha dato fiducia al Salone del Libro sostenendolo con un contributo. NapoliCittàLibro ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura, dell’Ambasciata della Repubblica d’Albania, della RAI Campania, della Camera di Commercio di Napoli, di Campania Legge – Fondazione Premio Napoli, FAI Campania, ACE Associazione Campana Editori, ALI – Associazione Librai Italiani Confcommercio, AIB – Associazione Italiana Biblioteche. Media partnership RAI.

In questa quinta edizione ci sono state 136 le sigle editoriali negli stand del Salone, e anche le case editrici nazionali, con i loro autori, Bompiani, E/O, Einaudi, Fandango, Feltrinelli Gramma, Guanda, HaperCollins, La nave di Teseo, Marsilio, Mondadori, Nutrimenti, Solferino, Sperling&Kupfer, Voland.

Con il titolo “Ri-Generazioni”, declinato nelle cinque isole tematiche “Generi”“Visioni”, “Generazioni”,Cognizioni” e “Nuove Memorie”, il comitato scientifico di NapoliCittàLibro, composto da Vincenza Alfano, Ileana Bonadies, Beatrice Gigli e Paolo Miggiano ha proposto un programma ampio ed eterogeneo.  Il pubblico di NapoliCittàLibro, tra i tantissimi eventi, ha partecipato agli incontri con il cast della fiction “Un posto al sole” e il Cast della fiction “Folle d’amore – Alda Merini”, Maurizio Braucci, Pierdante Piccioni, Amleto De Silva, Attilio Bolzoni, Piero Malagoli, Olga Campofreda, Samuele Cornalba, Anna Cherubini, Dimitri Cocciuti, Paolo Conti, Paolo Piccirillo, Andrea Di Consoli, Diego Di Franco, Ilaria Maria Dondi, Roberto Faenza, Massimiliano Gallo, Nicola Gratteri e Giordano Maurizio, Mattia Grigolo, Ginevra Lamberti, Carmen Pellegrini, Francesca Manfredi, Leonardo Mendolicchio, Lorenzo Marone, Marilù Oliva, Isabella Pedicini, Sandra Petrignani, Alfredo Palomba, Ciro Pellegrino, Nello Trocchia, Tea Ranno, Marina Tagliaferri, Nando Vitali, Nando Paone, Marco Zurzolo, Vladimiro Bottone, Emanuela Anechoum; e con gli ospiti internazionali Isabella Prieto Bernardi, Victor DiusabaDaniel Saldaña París. Durazzo presente con uno stand dedicato alla letteratura albanese tradotta in Italia e con gli autori Loer Kume, Denata Ndreca e Blerina Suta.

Più di centro gli ospiti che Claudio Ciccarone ha invitato nello spazio Agorà del Leggilibri. Tra loro, Lorenzo Marone, Gennaro Marco Duello, Angelo Petrella, Pasquale Scialò, Guido D’Agostino, Nicola De Blasi, Adolfo Ferraro, Tiuna Notarbartolo, Giuliana Covella, Geppina Landolfo, Luciana Esposito, Francesca Bianco, Rosaria Troisi, Amedeo Colella, Ottavio Costa, Ciro Giustiniani, Liliana Palermo, Maurizio De Angelis, Giorgio Anastasia, Rosa Mancini, Martin Rua, Pietro Treccagnoli, Vittorio Del Tufo, Sergio Siano, Pier Luigi Razzano, Alessio Forgione, Michelangelo Iossa, Gino Aveta, Jennà Romano, Lino Vairetti, Toni Cercola, Patrizio Trampetti, Maurizio Capone, Mimmo Di Francia, Marco Gesualdi, Diego Moreno. Spazio anche a Raipoesia2022, il progetto web di Luigia Sorrentino per la Tgr Campania, che ha inaugurato all’interno di Napolicittàlibro, La stanza dei poeti.


PROGRAMMA COMPLETO

https://www.napolicittalibro.it/

BIGLIETTO INTERO – 5 euro

GRATUITO: Studenti di Scuole e Università di ogni ordine e grado, docenti, persone con disabilità e accompagnatori, membri di realtà culturali, turistiche e associative convenzionate, under 18 e over 65, dipendenti del Ministero dei Beni Culturali, del Comune di Napoli, della Camera di Commercio di Napoli.

 

Testo e immagini (eccezion fatta per le foto di Francesca Barracca e Cristina Stabile) dall’Ufficio Stampa e Media PR Associazione Liber@Arte. Aggiornato il 12 e il 17 giugno 2024.

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

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