Gallerie degli Uffizi: il nuovo direttore Simone Verde illustra i progetti all’orizzonte

Tante le novità, tanti i progetti illustrati oggi, 2 luglio 2024, dal nuovo direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde.

Per forza di cose la prospettiva del Museo non può che essere internazionale, una prospettiva all’interno della quale gli Uffizi vogliono essere protagonisti e diventare sempre più l’ambasciatore naturale del sistema museale italiano all’estero.
Le iniziative sono molte, ambiziose ed esprimono anche la grande complessità del gestire un patrimonio così importante.

Gallerie degli Uffizi il Simone Verde in conferenza stampaPartendo da una consapevolezza: quella che quando hanno aperto (nel 1583), gli Uffizi hanno rappresentato, innanzitutto a livello architettonico, il prototipo del museo moderno, e che – ha illustrato il Direttore – ritroviamo replicato infinite volte. Gli Uffizi costituiscono una vera e propria enciclopedia vivente della storia dei musei, sia teoretica che storica, che spazia dal Rinascimento al Modernismo di  Giovanni Michelucci, Carlo Scarpa e Ignazio Gardella.
Il progetto scientifico che vuole portare avanti il Direttore, Simone Verde, parte da qui.

Per dare sostanza a questa ambizione, da una parte si sta lavorando alla nascita di un centro per gli studi museali (Museum Studies) con la partecipazione di importantissimi e originali specialisti internazionali. Il luogo designato per questo centro studi, analogo ad altry come il Getty Center, sarebbe il Casino del Cavaliere nel Giardino di Boboli.
Dall’altra parte ci si sta muovendo con attenzione alla museografia storica e aattività di riallestimento, ritrovando allestimenti storici che erano perduti e di modo da sottolineare la storia stratificata che caratterizza il Museo.

Altro obiettivo principale, in un’ottica di maggior consapevolezza di chi fruisce, è quello di realizzare

  •  sezioni di storia delle collezioni sia al pianterreno degli Uffizi (di modo che chi li visita sappia cosa sta visitando, e non fruire passivamente), che a Palazzo Pitti (sala Bianca), dove si tratteranno le raccolte mobiliari (e si tratta di una delle raccolte più importanti d’Europa)
  • e ci saranno depositi aperti di mobili e arazzi;
  • una sezione di storia del Giardino di Boboli.

 

Un ulteriore obiettivo è quello di ricomporre gli spazi collezionistici, innanzitutto

  • col riallestimento degli ambienti del tesoro mediceo a Palazzo Pitti, un elemento fondamentale perché si parte da qui e si entra in dialogo con svariate collezioni europee;
  • con la ricostruzione della sala del Ricetto delle Iscrizioni agli Uffizi;
  • con la ricostruzione della sala di Ermafrodito.

 

Riapertura e riqualificazione di spazi e servizi

La riapertura del Museo della Moda e del Costume a Palazzo Pitti prevede l’inaugurazione a breve, il 16 luglio. Si sta anche lavorando a un grande progetto della moda e ad acquisizioni mirate e di altissima qualità.

L’apertura dell’intero Corridoio Vasariano si prevede invece per la fine dell’anno, ma già in autunno inoltrato verrà aperta una prima sezione.

Sempre per fine anno c’è l’impegno per un riallestimento completo del secondo piano degli Uffizi, che è già in corso da settimane.
Si prevedono anche nuove vetrine e nuovi distanziatori moderni agli Uffizi; mentre ci saranno nuove sedute e impianti illuminotecnici a Palazzo Pitti.

Ci sarà anche la riapertura delle sale dei pittori fiamminghi, sempre agli Uffizi.


Si ritiene di fondamentale importanza anche il creare un museo ad hoc per i bambini, con una fruizione che non passi per i pannelli ma permettendo di entrare in diretto contatto con le opere originali. Per questo progetto si potrà contare sull’appoggio dei Friends of Florence che finanzieranno l’iniziativa. Lo si prevede al piano terra degli Uffizi.

Centrale anche l’obiettivo di continuare a riqualificare il Giardino di Boboli (inclusa la Limonaia Medicea), che si spera di continuare a tenere aperto anche di lunedì. Si accrescerà ancora il verde, piantumando alberi ed essenze, grazie a una donazione di 600mila euro di Gucci del 2019, che è stata liberata.

La vita ordinaria del Museo si esprime in tutta la sua complessità ma in totale continuità amministrativa rispetto al predecessore Eike Schmidt. Il Direttore Simone Verde ha anche sottolineato come si stia lavorando alacremente perché la gru nel piazzale vada via.

Un aspetto positivo già da rilevare sono i primi successi conseguiti riguardo a sovraffollamento e code, grazie a una strategia che mira in diverse direzioni. Si tratta ovviamente di due problemi diversi, ma il secondo sarebbe già in via di risoluzione e le code non sono più così lunghe. Da una parte il biglietto elettronico ha sicuramente snellito gli accessi, dall’altra contribuiscono l’aumento dell’orario di apertura (in ore serali) e il “dirottamento” verso Palazzo Pitti. La stessa biglietteria verrà in futuro spostata perché il piazzale non è in condizioni ottimali e ci sono troppi cantieri. Ci sarà un ingresso monumentale per permettere di meglio accogliere i visitatori.

Direttore degli Uffizi Simone Verde in Galleria

 

Video e foto dall’Ufficio Relazioni Esterne delle Gallerie degli Uffizi.

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