Civita Giuliana: emerge un sacello dalla villa suburbana

Continua lo scavo della Villa di Civita Giuliana, nel suburbio di Pompei. A 700 metri a nord ovest dalla città antica, oggetto in questi anni di scavi e importanti studi sul suburbio pompeiano, sono stati ritrovati nuovi elementi della vita quotidiana.
Dopo un carro cerimoniale meravigliosamente decorato con rilievi d’argento, una stalla con sauri bardati, vittime dell’eruzione di cui sono stati eseguiti i calchi, una stanza adibita ad alloggio schiavile, di recente messa in luce dagli archeologi, suppellettili di ceramica, tra cui stoviglie e coppe trovate capovolte lungo le pareti di un ambiente che faceva parte dei quartieri servili del vasto complesso residenziale ora anche un sacello legato alla ritualità dell’edificio.
Le indagini 2023-24 si sono concentrate lungo il tratto dell’attuale via di Civita Giuliana e lo scavo è stato impostato su un’area che si trova tra la pars rustica e quella residenziale, al fine di verificare l’attendibilità delle informazioni condotte dalla procura di Torre Annunziata.

La zona esterna ai confini di Pompei, il suburbio, è sempre stato popolato da numerosi complessi insediativi che rispondevano ad esigenze di carattere produttivo (vino, olio), residenze sia temporanee che di soggiorno fisso da parte del proprietario.
Gli scavi in località Civita Giuliana hanno infatti rivelato una villa rustica, già in parte indagata agli inizi del ‘900 e solo recentemente oggetto di scavi stratigrafici da parte degli archeologi.
Tra il 1907- 1908, ad opera del Marchese Giovanni Imperiali su concessione del Ministero della Pubblica Istruzione, fu data la possibilità di scavare nella zona a nord dell’area attualmente portata alla luce e già ad emergere furono importanti resti del settore residenziale e produttivo della villa (15 ambienti).

Il sito archeologico è stato sottratto a un’annosa attività di depredamento da parte di scavatori clandestini grazie a un protocollo d’intesa tra la Procura della Repubblica di Torre Annunziata e il Parco Archeologico di Pompei, siglato nel 2019 dall’allora direttore Massimo Osanna, ora Direttore generale Musei, e dal Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata Pierpaolo Filippelli.

L’accordo, rinnovato nel 2021 dal Direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel e dal Procuratore Nunzio Fragliasso, prevede sforzi congiunti per contrastare gli scavi clandestini nei dintorni di Pompei e per indagare e valorizzare scientificamente i siti sottratti ai tombaroli, grazie anche al supporto del Nucleo Tutela patrimonio culturale Campania e del Nucleo investigativo Torre Annunziata dell’Arma dei Carabinieri.

La rimozione del manto stradale moderno, operazione avviata già da agosto 2023, ha portato alla luce, tra i 40 e i 50 cm di profondità dall’attuale quota stradale, pavimentazioni appartenenti al piano superiore del quartiere servile nonché il sacello con volta ad incannucciata dalla planimetria rettangolare, di cui sono noti alcuni esempi annessi alle ville del suburbio pompeiano, seppur non con la stessa monumentalità.

Dettagli del sacello di Civita Giuliana. Gallery con foto © Ministero della Cultura:

Il sacello sembrerebbe corrispondere a quanto rilevato dagli inquirenti nel corso di investigazioni, nelle quali emergono riferimenti ad un “tempietto” intitolato ad Ercole, e ad affreschi raffiguranti le 12 fatiche dello stesso, di cui tuttavia non ci sono tracce al momento.

L’ambiente interno è caratterizzato da una decorazione pittorica parietale in IV stile: il ciclo decorativo, prevedeva una sequenza su sfondo rosso di dodici pannelli a drappo giallo, mentre al centro della parete di fondo due pannelli che inquadravano un podio in muratura, verosimilmente di supporto per
una statua. Poco distante, ungo le pareti, una banchina continua, in muratura rivestita di intonaco
dipinto.

“Lo scavo del sacello, da un lato è sconcertante, perché ci fa vedere la spregiudicatezza con cui gli scavatori clandestini hanno operato, spogliando quasi tutte le pareti e l’interno della stanza. – dichiara il Direttore Gabriel Zuchtriegel – Vedere questo luogo di culto, annesso al quartiere produttivo della villa, ridotto in queste condizioni, fa male, anche perché ci sono pochissimi confronti per questo genere di ambienti. Paradossalmente, però, al tempo stesso, è incoraggiante: lo Stato c’è, insieme alla Procura della Repubblica e ai Carabinieri, il Ministero della Cultura sta recuperando un complesso di grandissima importanza. I rinvenimenti confermano quanto appurato dalla polizia giudiziaria e dalla Procura. Si tratta di uno scavo di tutela attiva e direi anche di giustizia, dopo anni di saccheggiamento. I prossimi passi saranno: continuazione degli scavi, proseguo degli espropri, abbattimento di edifici espropriati per il recupero del patrimonio archeologico e progettazione di una fruizione pubblica della villa: sarà un gioiello della Grande Pompei, che ci aiuterà a valorizzare meglio tutto il territorio della città antica. Ringrazio il Ministro Sangiuliano per il sostegno e per i fondi nella Legge di Bilancio per nuovi scavi a Pompei e in altri parchi nazionali, che ci permettono di continuare le indagini a Civita Giuliana. Oltre al Procuratore Fragliasso, vorrei anche ringraziare l’amministrazione comunale nella persona del sindaco Lo Sapio, perché gli scavi sotto la strada moderna, che hanno portato alla scoperta del sacello e della stanza del carpentiere, sono possibili solo grazie a una fattiva e quotidiana collaborazione tra enti che a Pompei sta portando a grandi risultati.”

Gli obiettivi futuri saranno continuare il programma degli espropri e l’abbattimento degli edifici già acquisiti e al contempo ampliare gli scavi al fine di chiarire gli ancora numerosi aspetti di Civita Giuliana sia a livello scientifico, sia in termini giuridici.

Fondamentale per il prosieguo delle attività sul territorio sarà la progettazione un sistema ampio di accessibilità e fruizione che metta in connessione questo sito nella rete della Grande Pompei. Su quest’ultimo punto è in corso una collaborazione con la Federico II e con il ReParch, Master Universitario di II livello in Restauro e Progetto per l’Archeologia.

Gallery con foto del Ministro Gennaro  Sangiuliano al sacello di Civita Giuliana:

 

Foto e video dall’Ufficio Stampa del Parco Archeologico di Pompei e dall’Ufficio Stampa e Comunicazione del Ministero della Cultura – MiC.

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