77° Locarno Film Festival – dal 7 al 17 agosto 2024 

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77° Locarno Film Festival
il poster del 77° Locarno Film Festival, opera di Annie Leibovitz. © Adrienne Bovet


Locarno77: si parte con Fiore mio di Paolo Cognetti, The Crowd con musiche dal vivo eseguite dall’OSI e una proiezione speciale di E.T.

La 77esima edizione del Locarno Film Festival si aprirà con il Prefestival e con la prima di Fiore mio (2024), il nuovo documentario dello scrittore Paolo Cognetti (Le otto montagne). Come ormai da tradizione, nella prima giornata del Festival verrà proiettato anche un capolavoro del cinema muto – The Crowd (1928) di King Vidor – con musiche dal vivo eseguite dall’Orchestra della Svizzera italiana (OSI). Il Prefestival dedicato al pubblico più giovane e alle famiglie sarà E.T. l’extra-terrestre (1982) di Steven Spielberg, doppiato in italiano.

Fiore mio, l’attesissimo documentario dell’acclamato scrittore italiano Paolo Cognetti, debutterà in prima mondiale martedì 6 agosto alle 21.15 in Piazza Grande, per l’appuntamento Prefestival a ingresso libero presentato da UBS. Riprendendo alcuni dei temi affrontati ne Le otto montagne, da cui Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch hanno tratto l’omonimo film di grande successo presentato a Cannes, il primo lungometraggio di Cognetti racconta del suo profondo amore per il Monte Rosa, intrecciando incontri, dialoghi e riflessioni personali con immagini spettacolari delle sue escursioni sul massiccio alpino. Prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani, e con il sostegno di Film Commission Vallée d’Aoste, Fiore mio sarà distribuito nei cinema di tutto il mondo e uscirà in Italia il 25, 26 e 27 novembre.

Fiore mio, un film di Paolo Cognetti

Il giorno successivo – il 7 agosto alle 15.30 al Palexpo (FEVI) – l’Orchestra della Svizzera italiana (OSI) sarà protagonista di un altro dei tanto amati concerti d’apertura del Festival: come negli anni precedenti, verrà proiettato un classico del cinema muto con musiche dal vivo eseguite dall’OSI. Il titolo di quest’anno – The Crowd (1928) di King Vidor – è stato a lungo considerato da molti cinefili come l’apice dell’era del muto, quasi un concentrato simbolico di tutti gli elementi che hanno reso quel periodo della storia del cinema così ricco. La colonna sonora che l’OSI eseguirà durante la proiezione è opera di Carl Davis, celebre compositore britannico scomparso l’anno scorso.

Grazie a la Mobiliare, domenica 4 agosto alle 21.15 in Piazza Grande le famiglie e il pubblico più giovane del Locarno Film Festival avranno l’occasione di vedere sul grande schermo, sempre gratuitamente, la versione italiana di E.T. l’extra-terrestre di Steven Spielberg, che inaugurerà la selezione dei Locarno Kids Screenings. Durante il Festival, il Vision Award Ticinomoda verrà conferito a Ben Burtt, sound designer a cui è riconosciuto il merito di aver trovato l’indimenticabile voce originale di E.T.; durante la lavorazione del film, infatti, Burtt si era imbattuto in una fumatrice accanita e le aveva chiesto di pronunciare l’immortale frase «E.T. telefono casa!». Il resto è storia.

Anche quest’anno il Festival rinnova la collaborazione con le FFS e per gli spettatori diretti all’appuntamento del Prefestival del 6 agosto il trasporto pubblico in Ticino all’interno della comunità tariffale Arcobaleno sarà incluso nel biglietto della proiezione. È sufficiente prenotare un biglietto gratuito sul sito del Festival e mostrarlo al personale delle FFS il giorno stesso della proiezione. In vista degli eventi del 4 e 6 agosto, grazie all’offerta combinata SBB RailAway sarà possibile per chi proviene da altri cantoni ottenere uno sconto del 20% sul titolo di viaggio.

A partire dal 6 agosto, i trasporti pubblici della comunità tariffale Arcobaleno sono compresi in ogni biglietto o pass del Festival. Se si viaggia in treno verso Locarno da un altro cantone, si potrà usufruire di uno sconto del 20% su una Giornaliera o su un ticket per Piazza Grande valido per qualsiasi proiezione durante il Festival.

La 77esima edizione del Locarno Film Festival si svolgerà dal 7 al 17 agosto 2024.


Locarno77: il poster ufficiale porta la firma di Annie Leibovitz

4 giugno 2024 – Il manifesto di Locarno77, raffigurante un maestoso leopardo sulle rive del Lago Maggiore, è stato realizzato in esclusiva per il Festival dalla fotografa di fama internazionale Annie Leibovitz.

 

77° Locarno Film Festival
il poster del 77° Locarno Film Festival, opera di Annie Leibovitz. © Adrienne Bovet

Celebre per i suoi ritratti di personalità di spicco – tra cui John Lennon e Yoko Ono, la regina Elisabetta, Leonardo DiCaprio, Michael Jackson, Barack Obama, Meryl Streep e Susan Sontag – Annie Leibovitz è una delle fotografe internazionali più ricercate e di maggiore successo degli ultimi cinquant’anni.

Da oggi, grazie al poster ufficiale realizzato dall’artista per la 77esima edizione del Locarno Film Festival, entra a far parte di questa illustre schiera anche il Pardo, un simbolo del cinema d’autore riconosciuto in tutto il mondo.

Realizzata sullo sfondo del Lago Maggiore durante la primavera del 2024, l’immagine del manifesto raffigura un leopardo sugli scogli in riva all’acqua mentre scruta la maestosità del paesaggio alpino sotto un cielo solcato dalle nuvole. Come lo stesso Locarno Film Festival, il leopardo è accattivante: un’icona anomala in una cornice suggestiva.

Maja Hoffmann, Presidente del Locarno Film Festival:

“Il poster che accompagnerà la 77esima edizione del Festival è stato realizzato da una delle creatrici di immagini più acclamate del nostro tempo, l’artista statunitense Annie Leibovitz. Annie ha prodotto un’opera iconica che rappresenta al meglio le idiosincrasie del suo linguaggio artistico. Nel suo stile visivo unico, la figura emblematica del Pardo occupa una posizione suggestiva all’interno del magnifico paesaggio delle montagne che sovrastano il lago. L’unicità della sua bellezza e della sua fragilità lo rendono un simbolo perfetto per i nostri tempi. La sua presenza condensa la natura dirompente delle storie che impareremo a conoscere quest’estate attraverso le opere delle artiste e degli artisti presenti a Locarno. Sono grata ad Annie per aver dato forma a questa idea, e per aver creato un’immagine che sono certa diventerà memorabile tanto quanto la 77esima edizione del Locarno Film Festival.”



A Jane Campion il Pardo d’Onore Manor della 77esima edizione del Festival 

24 aprile 2024 – Il Pardo d’Onore Manor del Locarno Film Festival, dedicato alle eccellenze del cinema, andrà quest’anno a Jane Campion, regista e sceneggiatrice neozelandese di fama internazionale. La premiazione avverrà la sera del 16 agosto. Per l’occasione, il Festival presenterà due tra le sue opere più acclamate, scelte dalla stessa regista: An Angel at My Table (Un angelo alla mia tavola, 1990) e The Piano (Lezioni di piano, 1993), quest’ultima in una nuova versione restaurata 4K che debutterà in Piazza Grande. Il pubblico avrà la possibilità di incontrare la cineasta sabato 17 agosto, durante una conversazione che si terrà presso il Forum @ Spazio Cinema.  
Jane Campion
© Patrick Swirc / All rights reserved to the Locarno Film Festival

La carriera di Jane Campion, costellata di successi, vanta una serie di primati: è stata la prima donna a vincere la Palma d’Oro a Cannes, con The Piano (1993); la prima donna a essere nominata due volte per l’Oscar come miglior regista, quindi a vincerlo con Il potere del cane (2021); la prima cineasta neozelandese a partecipare alla Mostra di Venezia e ad aggiudicarsi il Leone d’Argento per la miglior regia. Successi e riconoscimenti non le hanno però impedito di conservare inalterata la sua peculiarità e di continuare a rifiutare di essere incasellata sul piano artistico. Con ogni nuova opera si conferma così un’innovatrice instancabile, si tratti di adattare un testo di Henry James (Ritratto di signora, 1996), di dirigere Meg Ryan in un thriller ispirato a un bestseller (In the Cut, 2003) o di reimmaginare e rivitalizzare il genere western (Il potere del cane, 2021). Con nove lungometraggi, una mezza dozzina di corti e due stagioni della miniserie televisiva Top of The Lake – Il mistero del lago (2013-17), Jane Campion è una delle artefici chiave dell’immaginario cinematografico contemporaneo.

Nel corso della sua 77esima edizione (7-17 agosto), il Locarno Film Festival le renderà omaggio con il Pardo d’Onore Manor e la proiezione di due fra le sue opere più rappresentative, An Angel at My Table (1990) e The Piano (1993), quest’ultima in Piazza Grande la sera del conferimento del premio.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Festival:

«Sin da Sweetie (1989), il suo esordio, la voce di Jane Campion si è affermata immediatamente come nuova e inconfondibile. A distanza di oltre trent’anni, i valori e le qualità del suo cinema sono rimasti inalterati. Jane Campion ha saputo complessificare il suo lavoro artistico, intrecciare un dialogo libero con il pubblico e l’industria cinematografica senza cedere mai rispetto alle sue ambizioni e alla sua visione artistica. La sua opera, popolata di personaggi tormentati e affascinanti, caratterizzata da una stupefacente capacità di lavorare sugli elementi perturbanti dell’esperienza umana, si presenta come una delle vette indiscutibili dell’arte cinematografica contemporanea. La libertà artistica e i rischi assunti pur di esplorare con modalità sempre nuove e di raccontare la complessità dell’esperienza umana fanno di Jane Campion un punto di riferimento senza precedenti per chiunque pensi al cinema come strumento di espressione ed emancipazione. Offrire il Pardo d’Onore a Jane Campion significa – oggi – accogliere il cinema in tutte le sue infinite possibilità e guardare al futuro senza timore».

 

Il programma dell’omaggio 

Jane Campion sarà premiata la sera di venerdì 16 agosto in Piazza Grande. Durante Locarno77 saranno proiettati due film fondamentali della sua carriera:

An Angel at My Table ― Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti ― 1990

The Piano ― Australia, Nuova Zelanda, Francia ― 1993

Sabato 17 agosto il pubblicò avrà la possibilità di incontrare la regista durante la conversazione in programma al Forum @ Spazio Cinema.

In passato, il Pardo d’Onore Manor è stato assegnato a registi quali Manoel de Oliveira, Bernardo Bertolucci, Ken Loach, Jean-Luc Godard, Werner Herzog, Agnès Varda, Michael Cimino, Marco Bellocchio, John Waters, Kelly Reichardt e Harmony Korine (2023). Dal 2017 il Pardo d’Onore è sostenuto da Manor, event partner del Locarno Film Festival.

La 77esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 7 al 17 agosto 2024.


Il Raimondo Rezzonico Award 2024 andrà a Stacey Sher

La produttrice Stacey Sher sarà premiata con il Raimondo Rezzonico Award durante la prossima edizione del Locarno Film Festival. Il prestigioso riconoscimento, dedicato a personalità eccezionali che hanno svolto un ruolo di primo piano nella produzione cinematografica internazionale, celebra una figura chiave del cinema indipendente americano, una donna che, con tenacia e lungimiranza, ha introdotto alcune fra le opere più emblematiche di registi come Quentin Tarantino e Steven Soderbergh nell’immaginario dei cinefili di tutto il mondo.
Stacey Sher

Pochi produttori possono dire di aver trasformato radicalmente il panorama del cinema indipendente americano e di aver al contempo definito il tono di un’intera epoca attraverso i loro film. Stacey Sher è una di loro. Insieme ai co-produttori Danny DeVito e Michael Shamberg, ha realizzato alcuni dei più grandi film cult degli anni Novanta: Pulp Fiction (1994), Get Shorty (1995), Matilda 6 mitica(1996), Gattaca – La porta dell’universo (1997) e Out of Sight (1998). Ma altrettanto notevoli sono le opere che ha prodotto nel corso del nuovo millennio, grazie all’approfondimento e all’espansione del sodalizio con Tarantino e Soderbergh, oltre alle numerose collaborazioni artistiche con Oliver Stone, Cate Blanchett, Bradley Cooper, Liam Neeson, Chris Pine e molti altri nomi di spicco dell’industria cinematografica. Il lavoro di Sher non si limita al cinema: ha prodotto anche serie TV di successo – fra cui Reno 911! e Mrs. America (2020) – e guidato la società di videogiochi Activision nei suoi primi passi nel mondo degli adattamenti cinematografici. Insieme a Soderbergh, Sher ha inoltre prodotto la 93esima cerimonia degli Oscar.

Giona A. Nazzaro, Direttore artistico del Locarno Film Festival:

“Il lavoro di Stacey Sher ha profondamente ridefinito la nostra concezione di cinema indipendente. Gli anni Novanta sono stati segnati in modo indelebile dal suo sesto senso e dalla sua visione di produttrice. Sotto la sua guida, il decennio ha infatti dato vita ad alcuni dei film più significativi della storia del cinema americano. La sua collaborazione con cineasti come Quentin Tarantino e Steven Soderbergh testimonia la sua visione e dedizione all’arte cinematografica. Che sia in film come Man on the Moon (1999) di Miloš Forman o Gattaca (1997) di Andrew Niccol, il suo desiderio di sfidare i limiti di ciò che è possibile fare nel cinema è evidente. Onorare e celebrare i notevoli traguardi di Stacey Sher al Locarno Film Festival con il rinomato Raimondo Rezzonico Award è per noi un privilegio e una gioia, oltre che un regalo agli amanti del cinema di tutto il mondo.”

Il programma dell’omaggio 

Stacey Sher riceverà il Raimondo Rezzonico Award in Piazza Grande la sera digiovedì 8 agosto. L’omaggio includerà la proiezione di due dei titoli più importanti della sua carriera:

Erin Brockovich di Steven Soderbergh – USA – 2000

Django Unchained di Quentin Tarantino – USA – 2012

Venerdì 9 agosto alle 10.30 il pubblico avrà la possibilità di incontrare la produttrice cinematografica durante una conversazione che si terrà al Forum @ Spazio Cinema. 

Il Raimondo Rezzonico Award, offerto dal Comune di Minusio, è stato istituito nel 2002 in memoria del Presidente del Festival tra il 1981 e il 1999.


Irène Jacob insignita del Leopard Club Award a Locarno77

Sarà la franco-svizzera Irène Jacob, fra le attrici più amate del cinema contemporaneo, a ricevere il Leopard Club Award al prossimo Locarno Film Festival. La cerimonia di premiazione avrà luogo in Piazza Grande la sera di venerdì 9 agosto, seguita la mattina di sabato 10 da una conversazione pubblica con l’attrice al Forum @Spazio Cinema.
Irène Jacob
© Stephane Cardinale – Corbis / gettyimages – All rights reserved

Nata a Parigi e cresciuta a Ginevra, Irène Jacob ha esordito in un film del calibro di Arrivederci ragazzi (1987), firmato Louis Malle e vincitore del Leone d’Oro alla Mostra di Venezia. Qualche anno dopo ha avviato una collaborazione destinata a regalarle enorme successo e riconoscimento internazionale, grazie al ruolo di protagonista in due opere fondamentali del regista polacco Krzysztof Kieślowski: La doppia vita di Veronica (1991), primo titolo del cineasta girato all’estero, e Trois Couleurs : Rouge (Tre colori – Film rosso, 1994), capitolo conclusivo della “trilogia dei colori”, presentato lo stesso anno in Piazza Grande a Locarno, nonché ultimo film del regista prima della sua prematura scomparsa. Due interpretazioni che hanno acceso i riflettori su Jacob, fruttandole numerose offerte da Hollywood e l’imbarazzo della scelta tra i migliori ruoli del cinema europeo: occasioni di fronte alle quali Jacob ha preferito privilegiare i propri tempi e le proprie condizioni, rallentando il passo e selezionando attentamente i suoi ruoli. Da allora l’attrice si muove con grande naturalezza su entrambe le sponde dell’Oceano, alternando ai set dei film d’azione hollywoodiani le atmosfere più pacate dei grandi autori europei e disegnando così il proprio individualissimo percorso all’interno della scena cinematografica contemporanea. Quest’anno ha recitato in Shikun di Amos Gitai (Berlinale 2024) e Rendez-vous avec Pol Pot di Rithy Panh (Cannes 2024).

Durante la sua 77esima edizione (7-17 agosto), il Locarno Film Festival consegnerà a Irène Jacob il Leopard Club Award 2024, che prende il nome dall’organizzazione di supporto ufficiale del Festival, e proietterà Trois Couleurs : Rouge di Krzysztof Kieślowski.

Giona A. Nazzaro, Direttore artistico del Locarno Film Festival: “Irène Jacob è una delle presenze più misteriose e sublimi del cinema. Ogni sua apparizione manifesta la precisione inafferrabile di una presenza che si cala nelle immagini dei film per diventare segno cinematografico. La sua capacità di offrirsi allo sguardo dei registi per poi entrare nel personaggio e farsene carico è il segno di un’arte raffinata e saggiamente istintuale. Nel corso della sua carriera ha collaborato con nomi di valore assoluto come Kieślowski, Antonioni, Wenders, Angelopoulos, Holland, Lelouch, senza rinunciare al piacere di interagire con l’industria e lo spettacolo lavorando con registi del calibro di John Badham e Stuart Baird. Irène Jacob incarna con gusto e sensibilità l’idea del lavoro d’interprete senza avere mai smesso di evolvere come artista. Irène Jacob è un autentico tesoro del cinema.”

Il programma dell’omaggio

Irène Jacob ritirerà il premio in Piazza Grande la sera di venerdì 9 agosto. Per l’occasione, Locarno77 proietterà uno dei titoli più importanti della sua carriera:

Trois Couleurs : Rouge di Krzysztof Kieślowski – Francia, Svizzera, Polonia – 1994

Sabato 10 agosto alle ore 10.30 il pubblico potrà incontrare Jacob al Forum @Spazio Cinema in occasione di una tavola rotonda moderata da Julie Savary, in collaborazione con ARTE France.


Ben Burtt, sound designer e montatore di Guerre stellari e Indiana Jones, nonché voce di Wall-E, riceverà il Vision Award Ticinomoda a Locarno77

Il Locarno Film Festival renderà omaggio a Ben Burtt – leggendario sound designer, montatore e voice actor di Guerre stellari e Indiana Jones, nonché vincitore di quattro Premi Oscar – conferendogli il Vision Award Ticinomoda, riconoscimento dedicato alle personalità che con le loro opere hanno allargato gli orizzonti del cinema. La cerimonia di premiazione si svolgerà mercoledì 14 agosto in Piazza Grande, mentre giovedì 15 Burtt parteciperà a un incontro con il pubblico al Forum @Spazio Cinema. 
Ben Burtt
© Stephane Cardinale – Corbis / gettyimages – All rights reserved

I bip di R2-D2. L’urlo di Wilhelm. Il ronzio della spada laser. Il respiro pesante e meccanico di Darth Vader. I versi elettronici di WALL-E. L’ewokese, la lingua parlata sulla Luna boscosa di Endor. Tutti questi effetti sonori sono il frutto dell’immaginazione di un unico uomo: Ben Burtt, progettista del suono e voice actor pluripremiato agli Oscar. È lui a nascondersi dietro a un numero impressionante di effetti audio impressi nella memoria di svariate generazioni di spettatori e ancora oggi imitati nei cortili delle scuole di tutto il mondo. Quando il protagonista della versione originale di E.T. – L’extra-terrestre (1982) sollevava il dito luminoso pronunciando la mitica frase «E.T. telefono casa», di chi era l’inconfondibile voce roca? Di un fumatore accanito scovato da Ben Burtt in un piccolo caffè.

Insieme a numerosi altri riconoscimenti, Burtt si è aggiudicato due Oscar per il miglior montaggio sonoro grazie a E.T. – L’extra-terrestre (1982) e a Indiana Jones e l’ultima crociata (1989), oltre a due Oscar Special Achievement Award per il montaggio sonoro con Guerre stellari (1977) e I predatori dell’arca perduta (1981).

Oltre a essere progettista sonoro e montatore della trilogia prequel di Guerre stellari (1999-2005), Burtt è anche un regista affermato, autore di documentari su temi diversissimi, dal volo nello spazio e il lavoro in una stazione spaziale (Blue Planet nel 1990 e Destiny in Space nel 1994) alla storia del crimine in America (The American Gangster, 1992), fino naturalmente al suo campo d’elezione, gli effetti speciali, con Special Effects: Anything Can Happen (1996). Di recente, Burtt ha dato vita a Behold, un’esperienza cinematografica non lineare sui film e lo spazio proposta nell’esposizione permanente dell’Academy Museum of Motion Pictures a Los Angeles.

Giona A. Nazzaro, Direttore artistico del Locarno Film Festival: “Ben Burtt è una parte fondamentale della mitologia di Guerre stellari. Giovane e precoce prodigio degli effetti sonori, crea una biblioteca di suoni organici per portare in vita l’universo dei rumori dei film. Le sue creazioni sonore diventano inseparabili dalla mitologia della saga lucasiana. Per la vibrazione delle spade laser utilizza il ronzio di un proiettore cinematografico mixato a un tubo catodico. Per ottenere il verso di Chewbecca unisce fra di loro i versi di numerosi animali (un orso, un tricheco, un leone e altri). Per realizzare il rumore delle porte delle astronavi registra quello delle porte della metropolitana di Philadelphia. Per i Caccia TIE utilizza il barrito rallentato e deformato di un elefante unito al rumore di un’auto sull’asfalto bagnato. Per i blaster registra i colpi di martello sui cavi di una torre radio. E infine, per ottenere i bip di R2-D2 utilizza il suono del sintetizzatore ARP 2600 mixato alla sua voce. Premio Oscar per gli effetti di Guerre stellariE.T. – L’extra-terrestreI predatori dell’arca perduta e Indiana Jones e l’ultima crociata, Ben Burtt è un pioniere e un visionario che ha cambiato radicalmente il modo in cui percepiamo i suoni al cinema.”

 

Il programma dell’omaggio

La cerimonia di conferimento del Vision Award Ticinomoda 2024 avrà luogo la sera di mercoledì 14 agosto in Piazza Grande. Il programma di Locarno77 includerà la proiezione di un titolo di spicco selezionato da Burtt all’interno della sua variegata filmografia. Inoltre, Giovedì 15 agosto alle 10.30 Burtt parteciperà a una conversazione con il pubblico del Festival al Forum @Spazio Cinema.


Shah Rukh Khan sarà insignito del Pardo alla Carriera

In occasione della 77esima edizione del Locarno Film Festival, Shah Rukh Khan, superstar indiana e icona internazionale, riceverà il prestigioso Pardo alla Carriera Ascona-Locarno Turismo. Il premio renderà omaggio alla sua straordinaria carriera nel cinema indiano, caratterizzata dalla partecipazione a oltre cento film dei generi più diversi. 

Shah Rukh Khan
© Rohan Shrestha

Noto in India come “King Khan”, l’imperatore (“Baadshah”) di Bollywood, Shah Rukh Khan è il simbolo tangibile della vitalità del cinema indiano. Riceverà il premio la sera di sabato 10 agosto in Piazza Grande, e nel corso del Festival sarà proiettato uno dei titoli decisivi della sua carriera – Devdas (2002) di Sanjay Leela Bhansali. Domenica 11 agosto Khan prenderà inoltre parte a una conversazione aperta al pubblico al Forum @Spazio Cinema.

I film di Shah Rukh Khan sono apprezzati internazionalmente e lo hanno reso una figura estremamente popolare in tutto il mondo, portandolo a rappresentare il suo paese e a presentare molti dei suoi film in numerosi festival prestigiosi.

Lanciato dal thriller romantico Baazigar (1993), in cui impersona un antieroe omicida ma empatico alla ricerca di vendetta, Khan diventa di lì a poco una vera e propria superstar grazie all’intramontabile dramma romantico Dilwale Dulhania Le Jayenge (1995) e a Succede qualcosa (Kuch Kuch Hota Hai, 1998), una storia d’amore che attraversa diverse linee temporali. Un salto vertiginoso, che non gli ha però mai impedito di impersonare personaggi particolari e in anticipo sui tempi, come Rahul in Darr (1993), il thriller psicologico e romantico diretto da Yash Chopra, o il giornalista che si innamora di una terrorista nell’epico Dil Se..(1998) di Mani Ratnam.

I successivi vent’anni della sua carriera sono segnati da collaborazioni di alto profilo con alcuni tra i più grandi registi e divi indiani, che lo portano a un enorme successo internazionale. Il governo francese gli conferisce l’Ordine delle arti e delle lettere nel 2007, quindi la Legion d’onore nel 2014. Di recente, Shah Rukh Khan ha preso parte a tre film rilasciati nel 2023, PathaanJawan e Dunki, i quali hanno riscontrato un successo commerciale vastissimo e un enorme apprezzamento da parte del pubblico internazionale. Jawan, prodotto da Red Chillies Entertainment, la casa di produzione dello stesso Shah Rukh Khan, è già entrato nei libri di storia come il film in lingua hindi con il più alto incasso di sempre, riconfermando lo status dell’attore come una delle star indiane più amate della sua generazione.

Giona A. Nazzaro, Direttore artistico del Locarno Film Festival“Ospitare a Locarno una leggenda vivente come Shah Rukh Khan è un sogno che si avvera! La ricchezza e la portata del suo contributo al cinema indiano non hanno precedenti. Khan è un re che non ha mai perso il contatto con il pubblico da cui è stato incoronato. Audace e coraggioso, ha sempre saputo misurarsi con nuove sfide, senza però mai tradire quello che i fan da tutto il mondo si aspettavano da lui. Shah Rukh Khan è un vero “eroe popolare”, sofisticato ma con i piedi per terra: un mito dei nostri tempi.”

Il programma dell’omaggio

Shah Rukh Khan sarà premiato in Piazza Grande la sera di sabato 10 agosto. Nel corso della 77esima edizione del Locarno Film Festival verrà proiettato uno tra i suoi film più importanti:

Devdas di Sanjay Leela Bhansali – India – 2002 

Domenica 11 agosto alle 13:30 il pubblico avrà la possibilità di incontrare l’attore durante una conversazione che si terrà al Forum @Spazio Cinema.

Il Pardo alla Carriera è reso possibile grazie al sostegno di Ascona-Locarno Turismo, il destination partner del Locarno Film Festival che si occupa della promozione e dello sviluppo turistico del Lago Maggiore e delle bellezze naturali che circondano Locarno. Accerchiata dal lago e dalle montagne, Locarno funge da scenografia per il suo stesso festival cinematografico, in cui l’intreccio tra il paesaggio naturale e gli eventi culturali crea un’esperienza immersiva unica. Il Locarno Film Festival è l’unico grande film festival circondato dalla natura in cui il pubblico può beneficiare di un’esperienza cinematografica a 360°, sullo sfondo pittoresco della regione di Ascona-Locarno.

In passato, il Pardo alla Carriera Ascona-Locarno Turismo è stato attribuito a: Francesco Rosi, Claude Goretta, Bruno Ganz, Claudia Cardinale, Johnnie To, Harry Belafonte, Peter-Christian Fueter, Sergio Castellitto, Víctor Erice, Marlen Chuciev, Bulle Ogier, Mario Adorf, Jane Birkin, Fredi M. Murer, Dante Spinotti, Costa-Gavras e Tsai Ming-liang (2023).

 

Testi e immagini dall’Ufficio Stampa Locarno Film Festival, Studio Sottocorno. Aggiornato il 4, il 12, il 18, il 25 giugno, il 2 e il 3 luglio 2024.

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

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