Francesco Paolo de Ceglia, Vampyr. Storia naturale della resurrezione, Torino, Einaudi, 2023, pp. 416 – ISBN 9788806256647

Se Francesco Paolo de Ceglia, professore di Storia della Scienza presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, possedesse una Wunderkammer (cosa da non escludere…) essa sarebbe ricchissima. Tanto ampia, quanto fitta; un termitaio di corridoi, ambulacri, piani ammezzati; una rimessa di bauli, scrigni, casse e cassetti da cui l’autore tirerebbe fuori all’occorrenza le storie meravigliose cui ci ha abituati. In passato, per esempio, donando nuovo colore alla storia antica e piuttosto nota dello scioglimento del sangue di San Gennaro (Il segreto di San Gennaro. Storia naturale di un miracolo napoletano, Einaudi 2016).

Recentemente, dando alle stampe Vampyr. Storia naturale della resurrezione (Einaudi, 2023). Un libro che, mutatis mutandis, è esso stesso una camera delle meraviglie, infestata da fantasmi, lupi mannari, vampiri. Sono queste, difatti, le creature immaginifiche oggetto dell’epistemologia dell’inesistente tentata dall’autore; sono questi i protagonisti di una storia della mostruosità che, attraverso un gioco di specchi, parla dell’uomo e delle sue paure. Nello specifico, la paura dei vampiri. Una genia ambigua, quella dei succhiasangue, con un patrimonio antichissimo e ramificato. Chi erano i ritornanti prima che la cultura pop li ripulisse e li presentasse al pubblico di Hollywood sottoforma di conti emaciati e lascive femmes fatales?

l'autore, Francesco Paolo De Ceglia
l’autore, Francesco Paolo De Ceglia

Certo, la loro origine si perde nel tempo. Nonostante tutto, l’autore individua una data e un luogo precisi: la notte di Natale del 1731, in un piccolo villaggio della Serbia (Medwegya). I giornali presero a gridare che i morti sarebbero tornati a rivalersi sui vivi. E presto, come c’era da aspettarsi, gli avvistamenti si moltiplicarono. Si allertarono le autorità politiche; si tirarono in ballo medici e chirurghi per accertamenti di ogni tipo. Come recita un vecchio motto, “chi vuol trovare… trova!”. Ed ecco che, scoperchiando le tombe, si sorpresero alcune salme indecomposte; cadaveri enfiati, lividi, con unghie forcute. Di lì a poco, in tutta Europa, prese a circolare il nome inglese “Wampyre”, o francese “Vampyre”, parente di Vampyr: il protagonista dell’avvincente studio di Francesco Paolo de Ceglia che, anche se non possedesse una Wunderkammer, è dotato senza dubbio di ingegno e penna meravigliosi.

la copertina del saggio di Francesco Paolo De Ceglia, Vampyr. Storia naturale della risurrezione, pubblicato da Giulio Einaudi editore (2023) nella collana Einaudi Storia
la copertina del saggio di Francesco Paolo De Ceglia, Vampyr. Storia naturale della risurrezione, pubblicato da Giulio Einaudi editore (2023) nella collana Einaudi Storia

Francesco Paolo De Ceglia Vampyr. Storia naturale della risurrezioneGiovedì 4 Luglio ore 19:30: Stefano Daniele e Simona Ferrara dialogano insieme a Francesco Paolo De Ceglia, professore di Storia della Scienza presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, partendo dal suo ultimo saggio,Vampyr. Storia naturale della risurrezione, pubblicato da Giulio Einaudi editore (2023).

La diretta è ospitata sulla pagina Facebook di ClassiCult e della Wunderkammer, sul canale YouTube di ClassiCult e della Wunderkammer, sul canale Instagram di ClassiCult, sui canale LinkedIn di ClassiCult, sul canale Twitch della Wunderkammer.

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