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Stefano Accorsi

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Stefano Accorsi è nato a Bologna il 2 marzo 1971. Nel 1991 è coprotagonista del film “Fratelli e sorelle” di Pupi Avati. Dopo il film studia alla Scuola di Teatro di Bologna dove si diploma nel 1993, poi nella Compagnia del Teatro Stabile dell’Arena del Sole con cui recita in diversi spettacoli classici da Pirandello a Goldoni. Nel triennio 2021-2023 Stefano Accorsi ha ricoperto la carica di Direttore Artistico della Fondazione Teatro della Toscana. Attore pluripremiato. Si divide tra teatro, cinema e televisione. Tra i suoi film: “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” di Enza Negroni, “Piccoli maestri” di Daniele Luchetti, “Ormai è fatta” di Enzo Monteleone, “Un uomo perbene” di Maurizio Zaccaro, “Capitaës de Abril” di Maria de Medeiros, “Come quando fuori piove” di Mario Monicelli, “Radiofreccia” di Luciano Ligabue, “L’Ultimo bacio” e “Baciami ancora” di Gabriele Muccino, “Saturno contro” e “Le fate ignoranti” di Ferzan Özpetek, “La stanza del figlio” di Nanni Moretti, “Santa Maradona” di Marco Ponti, “L’Amore ritrovato” di Carlo Mazzacurati, “Romanzo criminale” e “Un viaggio chiamato amore” di Michele Placido, “La vita facile” di Lucio Pellegrini. Nel 2006 torna a teatro diretto da Sergio Castellitto con “Il Dubbio” di John Patrick Shanley. Nel 2012, sempre in teatro, nel fortunato spettacolo “Furioso Orlando” e successivamente in “Giocando con Orlando” e “Giocando con Orlando Assolo”, liberamente tratti dal poema cavalleresco “Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto adattati e diretti da Marco Baliani. Nel “Decamerone” vizi, virtù, passioni, liberamente tratto dal “Decamerone” di Giovanni Boccaccio, adattamento teatrale e regia di Marco Baliani. Nella stagione 2022 in “Azul-Gioia, Furia, Fede y Eterno Amor”, scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca. In Francia ha lavorato nei film: “La faute á Fidel” di Julie Gavras, “Les brigades du tigre” di Jérôme Cornuau, “Un baiser s’il vous plaît” di Emmanuel Mouret, “Les deux mondes” di Daniel Cohen, “La jeune fille et les loups” di Gilles Legrand, “Baby blues” di Diane Bertrand, “Je ne dis pas non” di Iliana Lolic, “Nous trois” di Renaud Bertrand, “Tous le soleils” di Philippe Claudel, la serie tv “Mafiosa” di Pierre Leccia per Canal+. È stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres (Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere) dal Ministero della Cultura francese. Nel 2013 ha debuttato alla regia con il cortometraggio “Io non ti conosco”, prodotto da Yoox Group di Federico Marchetti del quale è anche interprete. Un anno dopo per Peugeot Italia, realizza altri tre cortometraggi: “Ultimo Tango”, “Parking” e “Autostop”. Sempre per Peugeot nel 2015 dirige e interpreta tre video di Virtual Reality per la tecnologia Oculus e nel 2016 la webserie #sensationdriver. Tra i suoi ultimi lavori: nella serie tv “Il clan dei camorristi”, al cinema in “Viaggio sola” di Maria Sole Tognazzi, l’”Arbitro” di Paolo Zucca, “La nostra terra” di Giulio Manfredonia, “Veloce come il vento” di Matteo Rovere, “Fortunata” di Sergio Castellitto, “Made in Italy” di Luciano Ligabue, “A casa tutti bene” di Gabriele Muccino, “Il Campione” di Leonardo D’Agostini. Nel 2019 Stefano Accorsi torna a recitare per la terza volta con Ferzan Özpetek in “La Dea Fortuna”. Nel 2020 “Lasciami Andare” regia di Stefano Mordini e “Marilyn ha gli occhi neri” di Simone Godano. Nel 2021: “Ipersonnia” regia di Alberto Mascia, la serie tv per Rai Uno “Vostro Onore” regia di Alessandro Casale. Per Sky Italia la serie “1992” e il sequel “1993” e “1994” con la regia di Giuseppe Gagliardi, della quale è ideatore e interprete. Sempre per Sky Italia: “The young Pope” di Paolo Sorrentino, “Call my agent – Italia” regia Luca Ribuoli e “Un Amore” regia di Francesco Lagi, una serie in 6 episodi della quale è ideatore, sceneggiatore e interprete. Nel 2023: “50Km all’ora” regia di Fabio De Luigi. Nel 2004: “The Bad Guy 2” per Prime Video, “Marconi – l’uomo che ha connesso il mondo” regia Lucio Pellegrini per Rai Uno, “Il treno dei bambini” regia di Cristina Comencini, “Una figlia” regia di Ivano De Matteo, “Diamanti” regia di Ferzan Özpetek.

Testo dagli Uffici Stampa Netflix e Studio Lucherini Pignatelli.

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