Penélope Cruz Archivi - Classicult https://www.classicult.it/tag/penelope-cruz/ Dove i classici si incontrano. Cultura e culture Tue, 26 Dec 2023 18:37:36 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.1 https://www.classicult.it/wp-content/uploads/2018/08/cropped-tw-profilo-32x32.jpg Penélope Cruz Archivi - Classicult https://www.classicult.it/tag/penelope-cruz/ 32 32 Ferrari: l’intimo racconto di Michael Mann https://www.classicult.it/ferrari-di-michael-mann/ https://www.classicult.it/ferrari-di-michael-mann/?noamp=mobile#respond Tue, 25 Jul 2023 21:31:55 +0000 https://www.classicult.it/?p=213929 Ferrari, di Michael Mann: Modena 1957. Enzo Ferrari, ex pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, sta vivendo una crisi personale e professionale

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FERRARI, l’intimo racconto di Michael Mann

Leggi qui la recensione di Andrea Martinelli (26 dicembre 2023)
Leggi qui le informazioni ufficiali sul film

il poster del film

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Trent’anni di gestazione. Un progetto cominciato dopo l’uscita de L’ultimo dei Mohicani e conclusosi nel 2022. Forse è anche per questo, per la lunga attesa, che molti, tra stampa e pubblico, hanno giudicato con troppa superficialità la pellicola. La stessa sorte era toccata, a inizio anni 2000, a un altro film di Michael Mann, Alì, che proprio come Ferrari è prima di tutto un dramma umano, e solo in secondo luogo un racconto biografico.

Il cineasta americano ha saputo, ancora una volta, imporre il suo marchio su nomi e personaggi altisonanti. Michael Mann alla regia e Troy Kennedy-Martin alla sceneggiatura (purtroppo morto per cancro al fegato nel 2009) mettono in scena un racconto delicato, sensibile, elegante, che centra pienamente il punto. Per raccontare le molteplici facce di un personaggio complesso come quello di Enzo Ferrari ripercorrerne a grandi linee la vita sarebbe stato un esercizio sterile. Siamo nel 1957, momento cruciale per l’imprenditore modenese. Enzo Ferrari si gioca tutto: la sua azienda è a rischio bancarotta, il rapporto con la moglie è ormai al punto di non ritorno e deve fare definitivamente i conti con la sua relazione extraconiugale. È il momento in cui i nodi vengono al pettine. Nodi che Enzo è convinto di sbrogliare tutti in un colpo solo attraverso un’unica, iconica, corsa: la Mille Miglia.

Adam Driver nel ruolo di Enzo Ferrari
Adam Driver nel ruolo di Enzo Ferrari sul set a Modena. Crediti per la foto: Lorenzo Sisti

Un accreditato assioma hollywoodiano recita: i film stanno tutti negli ultimi venti minuti. In altre parole: l’ultimo atto e il suo climax devono risultare l’esperienza più soddisfacente. Ferrari è la rappresentazione ultima di questo dogma. La prima parte del film, solo apparentemente lenta, si prende la responsabilità di mettere tutte le carte in tavola, caricando di significato questa “corsa finale”. Un lavoro di fino, portato avanti da tre personaggi costruiti a regola d’arte, su cui Michael Mann pone il focus ancor prima che sui motori e sulle macchine. Ferrari è un film pregno di umanità che il cineasta statunitense, come suo solito, racconta attraverso i volti. Da una parte abbiamo quello apparentemente imperturbabile di Adam Driver, Enzo Ferrari, che buca costantemente la macchina da presa nel tentativo di nascondersi dietro un’aura di perfezione, celando al mondo il suo sguardo attraverso le lenti nere degli occhiali da sole. Dall’altra quelli delle straordinarie Penelope Cruz e Shailene Woodley, rispettivamente Laura Ferrari e Lina Tardi, moglie e amante di Enzo. Due interpretazioni sensazionali che meriterebbero quantomeno una nomination agli Oscar 2024. Da una parte la rabbia e la nevrosi, dall’altra la rassegnazione. Tutte e due legate indissolubilmente a un uomo che non è disposto a scendere a compromessi, che vuole tutto sotto controllo, che non accetta un mondo se non a sua immagine e somiglianza. Laura e Lina, a loro modo, ne controbilanciano l’ego smisurato, evitando che come Icaro finisca per bruciare troppo vicino al sole. In tal senso Enzo Ferrari è l’incarnazione dell’eroe moderno, che nella sua vana ricerca della perfezione finisce per trovarsi sull’orlo dell’abisso. Un abisso da cui riuscirà a salvarsi proprio grazie alle donne della sua vita, umane, forti, pragmatiche. Entrambe, nonostante i sentimenti diametralmente opposti che provano nei confronti di Enzo, sono consapevoli del proprio ruolo, di cosa significhi essere associate al nome Ferrari. Così abbiamo Laura, stoica nel suo dolore, capace di vedere oltre la vendetta, che tiene le redini dell’azienda (col marito sempre più ossessionato dalle corse) così come del film stesso, vera Deus Ex Machina della narrazione. Così abbiamo Lina, innamorata di Enzo, da cui ha addirittura avuto un figlio non ancora riconosciuto, rassegnata a vivere in una sorta di “esilio”, lontana da occhi indiscreti.

Ferrari è questo. Una riflessione mastodontica e portata avanti alla perfezione sul significato e sul peso che quel nome comporta. Un nome che prima di tutto è un marchio, che imprime sé stesso della significanza del suo creatore. Descrivere Enzo come “un uomo che vive per il suo lavoro” è quanto mai riduttivo. Per l’imprenditore modenese non c’è altra via se non la corsa. I suoi occhi sono sempre fissi sull’asfalto. Tutto il resto fa da contorno. Una passione che diviene malattia, che divora lui così come chiunque gli stia intorno.

«Se sali su una delle mie auto, ci sali per vincere», questa una delle frasi più iconiche della pellicola pronunciate da Adam Driver. Metaforicamente tutti coloro che hanno a che fare con lui sono piloti. Dall’ultimo degli operai fino al talentuoso Alfonso de Portago. Prima viene Ferrari, poi Enzo.

Ferrari Michael Mann Ferrari Michael Mann Ferrari Michael Mann

Ed ecco che quando, finalmente, la Mille Miglia del ‘57 parte, Kennedy-Martin lascia definitivamente il testimone a Mann e a David Scarpa, che tra regia e montaggio confezionano un lavoro da manuale. Un climax ascendente carico di tensione che restituisce alla perfezione quel legame indissolubile tra uomo e macchina che è stato Enzo Ferrari.

Michael Mann rifugge la biografia per mettere in scena un film intimo. Come spiegato al festival di Venezia, il suo intento era di raccontare prima di tutto l’uomo, con le sue luci e le sue ombre, le sue certezze e le sue fragilità. Nel farlo si è immerso, assieme ai suoi collaboratori, nella Modena di ieri come in quella di oggi, dove ancora si respira tanta Ferrari. Un grandissimo lavoro di ricerca e di ricostruzione storica che restituisce un’immagine quasi inedita, sicuramente inaspettata, del celebre imprenditore modenese nel momento forse più difficile di tutta la sua esistenza.

Un film che può accontentare tutti. Sia coloro che sono alla ricerca di un biopic, un film sulla Ferrari, sull’icona, sia coloro che invece desiderano qualcosa in più, non una semplice agiografia ma un ritratto intimo, completo, di una vera e propria leggenda del mondo dell’automobilismo.

Ferrari Michael Mann

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IN CONCORSO ALLA 80ma MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA
DAL 14 DICEMBRE 2023 AL CINEMA

Roma, 25 luglio 2023 – Accolto da una lunga standing ovation alla 80ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, FERRARI, il nuovo attesissimo film del quattro volte candidato all’Oscar® Michael Mann, con il candidato all’Oscar® Adam Driver nel ruolo di Enzo Ferrari e il Premio Oscar® Penélope Cruz in quello della moglie Laura, arriva nei cinema italiani il 14 dicembre 2023.

Dopo film di culto come Heat, L’ultimo dei Mohicani, Collateral, Nemico pubblico, Miami Vice, Ali, ThiefInsider – Dietro la veritàMichael Mann si misura con il genio, le ossessioni e la complessità di un uomo che ha costruito un mito senza tempo, e con l’affascinante e spietato mondo delle corse automobilistiche degli anni Cinquanta.

Nel cast, inoltre, Shailene Woodley interpreta Lina Lardi, Patrick Dempsey Jack O’Connell indossano le tute dei piloti Piero Taruffi e Peter Collins, Sarah Gadon è Linda Christian e Gabriel Leone il carismatico Fon De Portago.

Scritto da Troy Kennedy Martin (The Italian Job) e dallo stesso Mann, il film è basato sul romanzo di Brock Yates “Enzo Ferrari: The Man and The Machine” ed è stato girato in Italia.

FERRARI è un’esperienza cinematografica epica, spettacolare e appassionante, ambientata nell’affascinante quanto rischioso mondo delle corse automobilistiche degli anni Cinquanta: la storia di una leggenda che ha costruito un mito inossidabile diventando un’icona mondiale.

Modena 1957. Enzo Ferrari, ex pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, sta vivendo una crisi personale e professionale. L’azienda che dieci anni prima aveva creato dal nulla è in grave difficoltà e anche il matrimonio con la moglie Laura sta diventando sempre più tempestoso dopo la morte del loro unico figlio Dino e la scoperta dell’esistenza di Piero, il figlio che Ferrari aveva avuto da una relazione extraconiugale. In cerca di riscatto, il “Drake” decide di puntare tutto su una gara di velocità che si disputa in Italia: la leggendaria Mille Miglia.

Michael Mann – regista e sceneggiatore di film di culto come Heat, L’ultimo dei Mohicani, Collateral, Nemico pubblico, Miami Vice, Ali, Thief, con tre nomination all’Oscar® per Insider – Dietro la verità (miglior film, miglior regia,miglior sceneggiatura non originale) e una come produttore di The Aviator (miglior film), oltre a due Emmy Award® (The Jericho Mile, Drug Wars: The Camarena Story) – ha scelto di girare in Italia per restituire le atmosfere e l’autenticità di personaggi straordinariamente intensi e visionari che hanno creato quella fusione di arte in movimento e potenza da corsa che è la Ferrari.

Michael Mann è anche produttore del film con la sua Moto Pictures insieme a P.J. van SandwijkJohn Friedberg, Lars Sylvest, Thorsten Schumacher, Gareth West e Thomas Hayslip.

Anche la troupe vanta nomi di eccellenza tra cui il direttore della fotografia, il premio Oscar® Erik Messerschmidt, la scenografa Maria Djurkovic, due volte nominata agli Academy Awards, il costumista due volte candidato all’Oscar® Massimo Cantini Parrini, l’hair & make-up artist Aldo Signoretti, 4 nominations agli Academy Awards, il premio Oscar® per il sonoro Lee Horloff e il montatore Pietro Scalia, vincitore di due Oscar®.

Prodotto da STX EntertainmentFERRARI è un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con RAI Cinema e uscirà al cinema con 01 Distribution.

Ferrari Michael Mann
Il teaser poster del film

Comunicazioni ufficiali, Video e immagini dagli Uffici Stampa del film e 01 Distribution. Aggiornato il 30 agosto, il 14 settembre, il 13, il 17 ottobre e il 13 novembre 2023.

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Tutto in un giorno, di Juan Diego Botto https://www.classicult.it/tutto-in-un-giorno-di-juan-diego-botto/ https://www.classicult.it/tutto-in-un-giorno-di-juan-diego-botto/?noamp=mobile#respond Sun, 12 Feb 2023 22:08:54 +0000 https://www.classicult.it/?p=188860 Tutto in un giorno è un film sulla famiglia, sull’amore e sulla solidarietà. Un conto alla rovescia per le storie intrecciate di tre protagonisti

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TUTTO IN UN GIORNO
(tit. int. On the fringe – tit. orig. En Los Márgenes)

un film di Juan Diego Botto
con Penélope Cruz, Luis Tosar e Adelfo Calvo

Durata: 1 h 45 min

uscita al cinema: 2 MARZO 2023

distribuito da BiM Distribuzione

Tutto in un giornoSINOSSI

Tutto in un giorno è un film sulla famiglia, sull’amore e sulla solidarietà. Un conto alla rovescia per le storie intrecciate di tre protagonisti, che cercano di restare a galla e superare le ventiquattro ore che cambieranno la loro vita. Tutto in un giorno esplora l’impatto della crisi economica sui rapporti personali, e come l’amicizia e la solidarietà possano essere d’aiuto per superare i momenti più difficili della vita. Un’affannosa corsa contro il tempo, ai margini di una grande città.

Tutto in un giorno NOTE DI REGIA

Federico García Lorca ha scritto: “Al di sotto delle moltiplicazioni c’è una goccia di sangue…” Il poeta spagnolo si riferiva alla realtà che molto spesso viene nascosta dalle statistiche. In Spagna si registrano circa 41,000 sfratti ogni anno, più di 100 al giorno. Il film racconta tre delle storie che restano nascoste dietro le statistiche.

Tutto in un giorno esplora l’impatto di una crisi acuta sulle relazioni personali: il modo in cui i problemi economici, come perdere il proprio lavoro o le proprie entrate, scatenano reazioni diverse in persone diverse, ripercuotendosi nei rapporti di coppia o in quello tra genitori e figli.

La nostra storia racconta un solo giorno della vita di tre personaggi. Tutti e tre sono in un modo o nell’altro condizionati da uno sfratto e tutti hanno 24 ore per risolvere una situazione che cambierà le loro vite per sempre.

Da una parte c’è RAFA, un avvocato attivista che è arrivato a un importante bivio: deve scegliere tra l’impegno sociale e la relazione con la sua compagna. Fino a quel momento, è sempre stato pronto a donare tutto il suo tempo agli altri. Ma quel tempo ha dovuto sottrarlo alla famiglia, come se la vita fosse un gioco a somma zero in cui non si può raggiungere un equilibrio.

AZUCENA ha ventiquattro ore per non perdere la casa e ritrovarsi in strada. Ha lottato con tutta se stessa per tenere la famiglia unita, ma ora ha davanti la sfida della vita.

E infine TEODORA, una donna anziana determinata a impedire al figlio di prendersi la colpa per degli eventi che non può modificare.

Le tre storie intrecciate hanno delle radici comuni. I personaggi e le trame si avviluppano e si annodano mentre scorrono i minuti verso il momento della verità e la risoluzione dei conflitti dei protagonisti.

Juan Diego Botto

On the Fringe, posterOn the Fringe, poster

IL CAST

Penélope Cruz Azucena

Luís Tosar Rafa

Font García Germán

Adelfa Calvo Teodora

Christian Checa Raúl

Aixa Villagrán Helena

Nur Levi Alejandra

CAST TECNICO

Regista Juan Diego Botto

Produttori Penélope Cruz, Álvaro Longoria

Produttori esecutivi Yana Georgina, Stephen Kelligher

Co-produttore André Logie

Direttore di produzione Josep Amorós

Sceneggiatura Juan Diego Botto, Olga Rodríguez

Fotografia Arnau Valls AEC

Musiche Eduardo Cruz          

Scenografie Clara Notari

Costumi Wanda Morales

Trucco e acconciature   Pablo Iglesias        

Montaggio Mapa Pastor

Testo, video e immagini dagli Uffici Stampa BiM Distribuzione e Giampaglia Locurcio

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Finale a sorpresa – Official competition https://www.classicult.it/finale-a-sorpresa-official-competition/ https://www.classicult.it/finale-a-sorpresa-official-competition/?noamp=mobile#respond Thu, 21 Apr 2022 19:57:30 +0000 https://www.classicult.it/?p=152048 Finale a sorpresa - Official competition di Mariano Cohn e Gaston Duprat è stato accolto dalla critica e dal pubblico con grande entusiasmo e calore

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FINALE A SORPRESA (OFFICIAL COMPETITION)

regia di

GASTÓN DUPRAT & MARIANO COHN

con

PENÉLOPE CRUZ, ANTONIO BANDERAS & OSCAR MARTÍNEZ

tutti i materiali stampa del film sono disponibili su www.luckyred.it/press

durata

114’

DAL 21 APRILE AL CINEMA

***

una distribuzione Lucky Red in collaborazione con 3 Marys

SINOSSI

Lola Cuevas (Penelope Cruz), è un’eccentrica e affermata regista a cui è stata commissionata la regia di un film da un imprenditore miliardario megalomane deciso a lasciare il segno nella storia. L’ambiziosa impresa richiede i più grandi talenti, così Lola scrittura due stelle della recitazione: il divo sciupafemmine di Hollywood, Félix Rivero (Antonio Banderas) e il capofila del cinema e del teatro impegnato, Iván Torres (Oscar Martínez). Due attori agli antipodi ma entrambi leggende, con un carisma e un ego ineguagliabili, sono costretti da Lola ad affrontare delle prove esilaranti e originali che li metteranno a dura prova. Riusciranno a superare la loro rivalità per dare vita a un capolavoro?

Presentato in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, tra le presentazioni speciali al Festival di Toronto e nella sezione di apertura del Festival di San Sebastian, Finale a sorpresa – Official Competition è stato accolto dalla critica e dal pubblico con grande entusiasmo e calore.

Finale a sorpresa - Official Competition
La locandina del film Finale a sorpresa – Official Competition (2021) di Mariano Cohn e Gaston Duprat

CAST ARTISTICO
PENÉLOPE CRUZ Lola Cuevas
ANTONIO BANDERAS Félix Rivero
OSCAR MARTÍNEZ Iván Torres
JOSÉ LUIS GÓMEZ Humberto Suárez
MANOLO SOLO Matías
NAGORE ARAMBURU Julia
IRENE ESCOLAR Diana Suárez
PILAR CASTRO Violeta
KOLDO OLABARRI  Darío
JUAN GRANDINETTI Ariel

CAST TECNICO
Regia GASTÓN DUPRAT & MARIANO COHN
Sceneggiatura ANDRÉS DUPRAT, GASTÓN DUPRAT & MARIANO COHN
Fotografia ARNAU VALLS COLOMER, AEC
Scenografia ALAIN BAINÉE
Montaggio ALBERTO DEL CAMPO

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NOTE DI REGIA

Mariano Cohn

Da tempo volevamo realizzare un film insieme a Penelope Cruz e Antonio Banderas. A loro piacciono i nostri film ed entrambi gli attori desideravano lavorare insieme. Poi, finalmente, ci siamo visti a Londra per uno scambio di idee e abbiamo condiviso con loro il germe di quello che poi sarebbe diventato l’asse centrale di Finale a sorpresa – Official Competition. Avevamo bisogno di un terzo protagonista, quindi abbiamo chiamato Oscar Martínez, che aveva già recitato in un film con noi, “Il Cittadino Illustre”, e il cui lavoro piaceva molto a Penelope e Antonio. Lo Studio Mediapro ha co-prodotto i nostri ultimi due film “Il Mio Capolavoro” e “4×4”, e con loro abbiamo una grande affinità artistica e professionale. L’impegno che hanno messo in Finale a sorpresa – Official Competition è stato assoluto fin dall’inizio. Abbiamo iniziato a lavorare alla sceneggiatura insieme ad Andrés Duprat allo scopo di mostrare, attraverso la finzione, come gli attori creano le emozioni. Il pubblico vedrà i meccanismi, le tecniche, le tattiche e le procedure che vengono usate”.

Gaston Duprat

Ci sono molti film che mostrano come viene realizzato un film: i problemi legati alla produzione, le difficoltà e le problematiche insite nella realizzazione di un progetto. Ma non c’è nessun film che mostri esattamente i meccanismi a cui ricorrono gli attori per farci piangere, per farci ridere, per creare delle emozioni. Questo film indaga proprio su questo rapporto complesso e straordinario, che generalmente viene tenuto nascosto alla vista del grande pubblico. Indubbiamente, Penelope, Antonio e Oscar sono stati sedotti dalla possibilità di realizzare un film in cui potessero parlare del loro mestiere e riflettere su questioni che riguardano questa professione dalla prospettiva di chi la conosce. Finale a sorpresa – Official Competition ruota attorno alle prove che precedono le riprese di un film. Ogni prova funziona in modo quasi autonomo e auto-conclusivo ed è un’affascinante masterclass su come questi tre talentuosi attori creano emozioni con il pubblico. Affrontare questioni come il processo di creazione artistica, la competenza professionale, l’ego, il bisogno di prestigio e riconoscimento, le diverse scuole di recitazione e le tensioni tra artisti di diversa estrazione sociale e con obiettivi diversi è una delle sfide che ci appassionavano di più in Finale a sorpresa – Official Competition.”

I PERSONAGGI

LOLA (Penélope Cruz)

Premiata ai più prestigiosi festival cinematografici e con un’impressionante carriera cinematografica personale e autoriale, Lola è un’artista radicale capace di spingere al limite le sue ossessioni e i suoi desideri…

FELIX (Antonio Banderas)

È un attore estremamente carismatico e molto popolare a livello internazionale, interprete di oltre quaranta film. Vanta una vasta esperienza davanti alla macchina da presa, conosce i meccanismi e le scorciatoie per manipolare le emozioni del grande pubblico di tutto il mondo.

IVAN (Oscar Martinez)

È un prestigioso insegnante di recitazione e attore lui stesso, nonché un intellettuale scaltro che detesta il concetto di arte come spettacolo. Chiuso nel suo nichilismo, accetta una proposta per tornare a lavorare nel cinema sotto la direzione di Lola, la quale metterà alla prova le sue idee e i suoi pregiudizi sull’arte e sul cinema.

Testo, video e foto da Lucky Red.

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Madres Paralelas – La memoria della famiglia https://www.classicult.it/madres-paralelas-pedro-almodovar-famiglia/ https://www.classicult.it/madres-paralelas-pedro-almodovar-famiglia/?noamp=mobile#respond Sun, 07 Nov 2021 20:48:07 +0000 https://www.classicult.it/?p=124384 Madres Paralelas è il nuovo film del regista Pedro Almodóvar dedicato al concetto di maternità e femminilità

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Il regista spagnolo Pedro Almodóvar è tornato in sala con un nuovo film, Madres Paralelas. La pellicola, presentata durante l’ultima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, ha riscosso da subito il plauso di critica e spettatori. Madres Paralelas è l’ennesima collaborazione tra Almodóvar e Penelope Cruz, un’attrice conosciuta a livello mondiale che è riuscita a portarsi a casa la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile.

Pedro Almodóvar Madres Paralelas
Madres ParalelasSony Pictures

 

Madres Paralelas: la trama

Janis (Penelope Cruz) è una fotografa pubblicitaria alla soglia dei 40 anni. Durante una sessione lavorativa incontra l’antropologo Alfonso (Israel Elejalde). Janis si lega inizialmente ad Alfonso a causa di una missione storica per lei molto importante: riaprire una fossa comune dove si trova il suo bisnonno, desaparecido durante la Guerra civile spagnola. Tuttavia, la relazione tra i due muterà presto da lavorativa a sessuale. Janis resta incinta e Alfonso, sposato con una donna malata di tumore, non se la sente inizialmente di vestire i panni di padre.

Durante il giorno del parto, Janis conosce la sua compagna di stanza, una adolescente di nome Ana (Milena Smit). Tra le due scatta immediatamente una forte simpatia ed empatia. Entrambe danno alla luce delle bambine che saranno trattenute in osservazione per problematiche lievi. Questo evento sarà determinante per la vita di entrambe le donne che, anche dopo il parto, continueranno a far parte l’una della vita dell’altra.

Pedro Almodóvar Madres Paralelas
Madres ParalelasSony Pictures

L’esplorazione del femminile

Non è la prima volta che Almodóvar decide di esplorare femminilità e maternità. Anzi, potremmo tranquillamente affermare che queste tematiche sono alla base della poetica del regista spagnolo. L’apice fu raggiunto nel 1999 con Tutto su mia madre, pellicola cardine per la filmografia di Almodóvar e punto continuo di confronto. Per tale motivo, il riproporre le stesse tematiche con dietro la mano dello stesso autore, poteva rivelarsi una mossa poco vincente.

Tuttavia, se dietro alla macchina da presa c’è la maestria di Almodóvar possiamo tirare un sospiro di sollievo. Il regista spagnolo ha continuato per tutti gli anni 2000 ad esplorare il concetto di maternità, con risultati a tratti sfuggenti (basti pensare all’occasione persa che fu Julieta nel 2016).

Madres ParalelasSony Pictures

In Madres Paralelas Almodóvar pare riannodare i fili di una trama che, negli anni passati, non è mai riuscito a comporre totalmente. Persino la scelta di portare su grande schermo due delle sue muse più note (Penelope Cruz come protagonista e Rossy De Palma come l’amica fidata di Janis) pare suggerirci l’intenzione di voler tornare ad una specie di origine femminile.

La maternità in questo caso non è solo riproduzione ma anche, se non soprattutto, memoria. Janis e Ana sono madri, ma sono anche figlie, amanti e parte integrante della Storia. Una Storia che non accenna a tacere, nonostante le manipolazioni degli esseri umani e delle ideologie. In questo mancato tacere troviamo le vite di Janis e Ana e loro volontà di raccontare e raccontarsi.

La memoria e la Storia

In Madres Paralelas, Almodóvar decide di affrontare un tema che differisce da quelli che sono i suoi temi del cuore, ovvero decide di affrontare la memoria storica della Spagna e di quella che fu la Guerra civile. Nonostante questo tema possa inizialmente sembrare un contorno alla vicenda del singolo, ben presto lo spettatore si rende conto che è proprio la Storia a pilotare le azioni di Janis e, in seguito, di Ana. Janis è una donna politicamente impegnata e dichiaratamente femminista. Cresciuta principalmente da donne, ha come obiettivo quello di ricostruire la memoria della propria famiglia per poter costruire anche una propria identità.

Ana, invece, essendo più piccola ed essendo stata cresciuta da un padre disattento e da una mamma attrice dichiaratamente apolitica, ancora non comprende bene il concetto di origine e Storia. Proprio per questo motivo, inizialmente, Ana è terrorizzata dall’idea di diventare mamma. Senza un’origine cosa potremmo dare ai nostri figli? Eppure, alla fine del film, la madre sarà proprio Ana. Janis, dal canto suo, si troverà a dover interpretare il ruolo di guida per Ana e per Alfonso. Il rapporto con Ana muterà più volte (conoscenti, collaboratrici, amiche, amanti) e quello con Alfonso ruoterà sempre tra lecito e illecito. Janis mantiene le redini della narrazione, poiché è lei, in definitiva, a voler riprendere le redini della Storia. Forse proprio questo è il messaggio del film: una donna che sorregge tutto, persino il peso culturale e privato della Storia.

Il film è attualmente nelle sale e si adatta tranquillamente ai gusti di tutti. Abbiamo commedia, eros, romance e impronta storica. Almodóvar pare essersi ripreso dal periodo di torpore che pareva averlo colpito (eccezione fatta per Volver – Tornare e Dolor y Gloria) e noi siamo felicissimi di poterlo (metaforicamente) riabbracciare!

La locandina del film Madres paralelas di Pedro Almodóvar – Sony Pictures

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