È stato rinvenuto dai Militari del Reparto Operativo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e della Stazione di Roma Gianicolense lo Scudo di Garibaldi, opera che il popolo siciliano donò l’11 maggio del 1878 al condottiero in segno di rispetto, dopo lo sbarco dei Mille sulla costa marsalese.
La scultura bronzea fu realizzata da Antonio Ximenes (padre del più noto Ettore Ximenes), è policroma e di forma circolare, ha un diametro di 118 cm e pesa 50 chilogrammi. Fu successivamente donata da Garibaldi alla città di Roma, che la custodì nel Museo Capitolino, per poi essere spostata nel Museo Nazionale del Risorgimento nel Palazzo del Vittoriano, da qui sparì, probabilmente, a partire dai primi anni del 2000, in circostanze non ancora chiarite.
Mancava dalla struttura ospitante già dopo il 1982, anno del centenario della scomparsa del generale. Lo scudo presenta la testa di Garibaldi al centro ed è attorniato da una corona di quercia. Sulle foglie sono incise le principali battaglie da lui combattute e la scultura è divisa in otto raggi. Su ognuno di essi si trovano gruppi allegorici che rappresentano gli stemmi delle principali città italiane e delle icone che simboleggiano la Carità, la Giustizia, la Gloria e la Scienza strategica. La scultura è attorniata da una corona d’alloro su cui sono incisi i nomi di tutti i Mille, guidati dallo stesso Garibaldi, che arrivarono a Marsala con l’intento di annettere la Sicilia al Regno sabaudo.
Foto dall’Ufficio Stampa del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale