HO VISTO UN RE, il nuovo film di Giorgia Farina
con Edoardo Pesce, Sara Serraiocco, Marco Fiore, Gabriel Gougsa, Blu Yoshimi, Giulio Forges Davanzati, Elisa Di Eusanio
e con la partecipazione di Lino Musella
e con Gaetano Bruno
in sala dal 30 aprile 2025 con Medusa Film

HO VISTO UN RE, il nuovo film di Giorgia Farina, con Edoardo Pesce, Sara Serraiocco, Marco Fiore, Gabriel Gougsa, Blu Yoshimi, Giulio Forges Davanzati, Elisa Di Eusanio e con la partecipazione di Lino Musella e con Gaetano Bruno, uscirà in sala il 30 aprile 2025 distribuito da Medusa Film.
In un mondo dove l’immaginazione di un bambino può sovvertire le realtà, Emilio trova nell’amicizia inaspettata con un guerriero etiope, la chiave per scoprire sé stesso e il mondo che lo circonda. Ambientato ai tempi della Campagna d’Africa, una nuova commedia per la regista dei fortunati Amiche da morire, Ho ucciso Napoleone, Guida romantica a posti perduti.
1936, ai tempi della guerra in Etiopia, l’incredibile storia vera di un Principe africano catturato e tenuto prigioniero in una voliera nel giardino del Podestà, sotto gli sguardi increduli degli abitanti della piccola cittadina della provincia italiana. Si chiama Abraham Imirrù ma per il piccolo Emilio è Sandokan, e sarà il suo eroe.
«Ho scelto di realizzare questo film perché ho trovato lo straordinario nel reale, in una storia vera che sembra quasi impossibile da credere – dichiara la regista Giorgia Farina. Raccontarla attraverso gli occhi di un bambino mi ha permesso di trasformare il dramma in avventura e il diverso in meraviglia».
Il film è una produzione Stemal Entertainment con RAI Cinema, prodotto da Donatella Palermo, coprodotto con la francese Les Films d’Ici, e realizzato con il contributo del MIC – Dg Cinema e Audiovisivo e con il sostegno della Regione Lazio.
Scritto da Giorgia Farina, Franco Bernini, Valter Lupo, la fotografia è di Francesco Di Giacomo, montaggio di Paola Freddi e Alessandra Clemente, costumi di Stefania Grilli, scenografia di Emita Frigato e Alessandra Frigato, suono di Stefano Civitenga.
NOTE REGIA
La storia di HO VISTO UN RE si svolge in un’Italia per cui la campagna d’Africa è diventata un sogno collettivo, una promessa di avventura e grandezza per un intero paese. Per molti italiani, l’Africa è lontana e quasi mitica, un luogo di mistero e conquista, di possibilità e gloria. Il film inizia proprio in questo clima di entusiasmo e idealizzazione, in cui l’immagine dell’Africa risuona come una storia epica che sembra appartenere più ai racconti che alla realtà.
Ma quando nel piccolo paese di Emilio arriva Abraham, un Ras etiope prigioniero, quella visione idilliaca si infrange. Per Emilio e gli altri protagonisti, l’arrivo di Abraham è un confronto diretto con la realtà, un incontro che inizia a svelare le contraddizioni e le difficoltà di un sogno che non corrisponde alla verità. Questa figura, che per Emilio appare quasi come un personaggio da avventura, porta con sé una storia di dignità, sofferenza e resistenza che poco ha a che fare con le fantasie di conquista. L’incontro con Abraham trasforma l’immaginario di Emilio e dei personaggi attorno a lui, facendo emergere una visione più complessa e autentica. L’incontro con Abraham diventa uno specchio per ogni personaggio: nel riflesso dell’altro alcuni riscoprono frammenti di sé, aprendosi a una nuova comprensione del valore dell’empatia, mentre altri scelgono di rimanere indifferenti.
Il film è un viaggio dall’illusione alla realtà, una parabola in cui ogni personaggio è costretto a fare i conti con ciò che credeva vero, trasformando la scoperta di Abraham in una sfida personale e collettiva.
Ciò che rende questa storia davvero speciale è il fatto che sia ispirata a eventi realmente accaduti a Torre Del Greco. È straordinario pensare che un episodio così umano e intimo abbia radici nella realtà e possa raccontare tanto di una generazione e di un intero paese. HO VISTO UN RE restituisce il fascino di una storia vera che sembra uscita da un racconto popolare, dove il reale si intreccia con la leggenda attraverso lo sguardo meravigliato di un bambino.
Raccontare questa storia attraverso gli occhi di Emilio, un bambino di dieci anni, ci offre una prospettiva unica e sorprendente. Emilio guarda Abraham senza filtri, con lo stupore e l’immaginazione che solo l’infanzia può portare. Questa visione pura e curiosa permette di trasformare gli eventi in un’avventura straordinaria, fatta di scoperte e domande. La sua innocenza rivela aspetti nascosti della storia, trasformando l“’altro” in una persona, il “nemico” in un essere umano.
In fondo, HO VISTO UN RE è una storia di scoperta: non solo dell’altro, ma di noi stessi e delle storie che ci raccontiamo per sentirci grandi. È un invito a guardare oltre, come fa Emilio, per trovare nel reale uno spazio di meraviglia e riscoprire quel senso di umanità condivisa che spesso dimentichiamo dietro le nostre certezze.
CAST TECNICO
-
-
-
-
-
Regia
Giorgia Farina
Sceneggiatura
Franco Bernini, Giorgia Farina, Valter Lupo
Fotografia
Francesco Di Giacomo
Montaggio
Paola Freddi, Alessandra Clemente
Costumi
Stefania Grilli
Scenografia e arredamento
Emita Frigato, Alessandra Frigato
Musiche originali
Pivio & Aldo De Scalzi edite e prodotte da Ala Bianca Group – Creuza S.r.l.
Suono
Stefano Civitenga
Organizzazione
Patrich Giannetti
Produzione
Stemal Entertainment con RAI Cinema
Co-produzione
Les Films d’Ici
Con il contributo di
MIC – DG Cinema e Audiovisivo
Con il sostegno di
Regione Lazio – Avviso Pubblico Attrazione Produzioni Cinematografiche
Progetto cofinanziato dell’Unione Europea
Prodotto da
Donatella Palermo
Vendite internazionali
RAI Cinema International Distribution
Distribuzione italiana
Medusa Film
Durata
100′
-
-
-
-
CAST ARTISTICO
-
-
-
-
-
Marcello
Edoardo Pesce
Regina
Sara Serraiocco
Emilio
Marco Fiore
Abraham Imirru
Gabriel Gougsa
Gemma
Blu Yoshimi
Brigadiere Panunzio
Giulio Forges Davanzati
Ada
Elisa Di Eusanio
Attilio
Michelangelo Dalisi
Giovannaccio
Patrizio Francioni
E con la partecipazione di Lino Musella nel ruolo di Fausto
E con Gaetano Bruno nel ruolo del Federale Trocca
-
-
-
-
“Ho visto un re” di Giorgia Farina
Colonna sonora di Pivio & Aldo De Scalzi
Appunti di viaggio
“Ho visto un re” è la prima occasione di collaborazione artistica tra la regista Giorgia Farina e Pivio & Aldo De Scalzi.
Per il film i due compositori genovesi hanno adottato un suono orchestrale relativamente classico sul quale hanno innestato continui riferimenti etnici provenienti dall’area del cosiddetto Corno d’Africa e dalla più remota India – in omaggio al prigioniero protagonista del film ed ai continui sogni ad occhi aperti del giovane figlio dell’inadeguato gerarca della storia – ed alcuni spunti vagamente western (con tanto di uso di armonica e chitarre slide), per caratterizzare alcuni ambienti che potrebbero portare alla memoria i set dell’epoca d’oro del western all’italiana degli anni 60.
Non mancano momenti più melodici, anche se trattati in punta di piedi, per evitare possibili effetti didascalici, che sia la regista che i due compositori hanno volutamente evitato, dato il tenore di commedia del film.
La colonna sonora di “Ho visto un re” è edita da Creuza S.r.l. ed Alabianca e sarà disponibile sugli stores digitali.
Biografia – L’amicizia tra Pivio (Roberto Pischiutta) e Aldo De Scalzi è nata nel corso dei primi anni ’80, quando Aldo ha svolto le mansioni di fonico di sala in occasione di alcuni concerti degli Scortilla. In seguito, Aldo (con Danilo Madonia, poi arrangiatore – tra gli altri – anche di Renato Zero) ha prodotto Fahrenheit 451, il disco della band pubblicato con la Warner. Il duo Pivio & Aldo De Scalzi nasce ufficialmente nel 1991 con il disco Maccaia (in genovese “afa estiva”), cui segue nel 1995 Mirag, dove emergono influssi mediorientali spesso al centro delle ricerche musicali dei due e ancora più evidenti nel successivo lavoro, Deposizione (1995, firmato con il nome del progetto Trancendental, che rilegge la musica trance dall’area mediterranea e medio-orientale in un contesto che comprende le influenze di entrambi i musicisti: il progressive e la new wave.
Dal 1997 sono attivi nel mondo delle colonne sonore; il loro esordio è stato Il bagno turco – Hamam per la regia di Ferzan Özpetek che li ha subito posti al centro della ribalta internazionale. Ad oggi hanno firmato più di un centinaio di colonne sonore tra cinema e televisione. Nel corso degli anni hanno scritto le musiche di opere firmate da registi come Claudio Caligari, Ugo Chiti, Giovanni Veronesi, Giuliano Montaldo, Alessandro D’Alatri, Enzo Monteleone, Marco Risi, Cristina Comencini, Stefano Incerti, Giulio Manfredonia, Alberto Vendemmiati, Vito Zagarrio, Mario Monicelli, Alessandro Genovesi, Alessandro Gassman, Sergio Basso, Guido Santi e Tina Mascara, Lucio Gaudino e Manetti Bros (David di Donatello, Globo d’Oro e Nastro d’argento 2015 per la soundtrack di Song’e Napule; 2 David di Donatello, 2 Nastri d’argento e 2 Ciak d’Oro nel 2018 per Ammore e malavita).
Nel 2005 hanno fondato la società di edizione e produzione musicale Creuza S.r.l. e l’etichetta discografica I dischi dell’espleta. Nel 2024 è uscito il film “Musicanti con la pianola” di Matteo Malatesta dedicato al mondo delle colonne sonore raccontato dal punto di vista del duo.
Testi, video e immagini dall’Ufficio Stampa PuntoeVirgola MediaFarm. Aggiornato il 15 aprile 2025. Aggiornamento del 15 aprile 2025 sulla colonna sonora dall’Ufficio Stampa Spanu.