Festival dei Due Mondi di Spoleto 67ª edizione – 28 giugno – 14 luglio 2024: la nostra guida

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Il Festival dei Due Mondi di Spoleto s’inaugura
venerdì 28 giugno con Ariadne auf Naxos diretta da Iván Fischer

Mehdi Kerkouche apre la sezione Danza, Isabelle Adjani per la prima volta a Spoleto, Davide Enia debutta per il teatro con Autoritratto. Torna Jeanne Candel per il Teatro Musicale con Baùbo. Al via mostre, concerti di mezzogiorno e incontri con gli artisti.

65ª edizione Festival dei Due Mondi di Spoleto Piazza Duomo © Festival di Spoleto, foto di Andrea Veroni
foto dalla 65ª edizione Festival dei Due Mondi: Piazza Duomo a Spoleto © Festival di Spoleto, foto di Andrea Veroni

Inizia venerdì 28 giugno alle ore 20 al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti la sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi, in scena fino al 14 luglio con più di 60 spettacoli in prima italiana e assoluta di oltre 30 compagnie, coinvolgendo più di 600 artisti da 20 paesi, in 17 giorni e 20 sedi. Per la serata inaugurale Iván Fischer propone un nuovo progetto artistico con la sua Budapest Festival Orchestra, in residenza al Spoleto, dedicato questa volta al capolavoro di Richard Strauss Ariadne auf Naxos. Fischer scava nelle origini dell’opera per restituirci una messinscena che unisce la suite dal Bourgeois gentilhomme, presentata con una azione coreografica, all’opera su libretto di von Hofmannsthal, di cui cura anche la regia con l’esperta di Commedia dell’Arte Chiara D’Anna. Sabato 29 giugno alle ore 12 all’Auditorium della Stella inizia la rassegna dei concerti di mezzogiorno, che per tre settimane guida il pubblico alla scoperta del rapporto tra il mito e la musica: per i primi due concerti i musicisti della Budapest Festival Orchestra eseguono musica di Händel, Cimarosa e Stravinskij. La regista francese Jeanne Candel ci riporta nel suo mondo onirico con una nuova creazione di Teatro Musicale ispirata al mito di Baùbo (29–30 giugno ore 17 e ore 18:30, San Simone): la vecchia sacerdotessa del mito greco e “dea dell’oscenità” che restituì il sorriso a Demetra, generando il ciclo delle stagioni. Candel crea una performance musicale di sfrenata immaginazione, secondo quella magica combinazione tra musica e teatro che lei e Samuel Achache ci hanno fatto conoscere nel 2022 con gli spettacoli Demi-Véronique e Le Crocodile trompeur / Didon et Énée. Alle ore 21 in Sala Pegasus i musicisti tedeschi dell’Ensemble Garage – affiancati da colleghi provenienti da Taiwan, Vietnam, Paesi Bassi e Italia – interpretano il nuovo lavoro del compositore Baldwin Giang in un concerto presentato in collaborazione con Mahler & LeWitt Studios, American Academy in Rome e Fondazione Carla Fendi. Per la categoria Teatro è ospite speciale del Festival dei Due Mondi Isabelle Adjani (29–30 giugno ore 19:30 e 16:30, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi), mostro sacro del cinema francese e icona internazionale. Adjani dà voce a testi di giganti della letteratura francese quali Cynthia Fleury, Camille Laurens, Françoise Sagan, Fred Vargas. Atteso il ritorno di Davide Enia, dal 29 giugno al 7 luglio in scena all’Auditorium della Stella con Autoritratto: un progetto che parte dalla “sua” Palermo e dalla storia del piccolo Giuseppe di Matteo – figlio di un collaboratore di giustizia rapito e ucciso da Cosa Nostra –, una storia in cui la mafia è specchio della realtà familiare. Il regista italiano Antonio Latella torna a lavorare con gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico per quattro spettacoli: il primo weekend al Teatrino delle 6 Luca Ronconi è in scena lo spettacolo Risveglio di primavera con la regia di Giovanni Ortoleva. La Danza apre con il nuovo spettacolo di Mehdi Kerkouche (29–30 giugno ore 21, Teatro Romano), che porta a Spoleto la sua compagnia di danzatori, nutrita dalle più diverse esperienze – hip hop, street jazz, cabaret e circo contemporaneo. In PORTRAIT una tribù di corpi si interroga sulle relazioni familiari, su come coesistere senza toccarsi, come far evolvere i legami, in un’alternanza di possibilità che va dal solo al duetto e all’ensemble, sull’ipnotica colonna sonora elettro-pop firmata da Lucie Antunes.

Dopo il gran ballo di Parigi di Blanca Li che ha entusiasmato il pubblico per due edizioni consecutive, inaugura anche la nuova e potente esperienza immersiva firmata dal duo Adrien M & Claire B (28 giugno–14 luglio, Complesso Monumentale di San Nicolò). Last Minute è una combinazione di musica, luci e proiezioni interattive, nata da un’esperienza intima vissuta da Claire Bardainne che l’ha portata a ricercare, insieme al co-creatore Adrien Mondot, il concetto di reincarnazione: il viaggio dell’ultimo minuto. Atteso anche il ritorno di Stefano Mancuso con una seconda lectio magistralis sull’universo vegetale (29 giugno ore 10, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), proseguendo il percorso iniziato nel 2023. Scienziato e divulgatore di prestigio mondiale, Mancuso è tra le massime autorità internazionali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante, creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare.

Sabato 29 giugno alle ore 11 è Iván Fischer a inaugurare gli incontri con gli artisti, i popolari appuntamenti gratuiti al Giardino Campello che nelle giornate di spettacolo invitano i protagonisti del Festival a raccontarsi al pubblico. Con lui il musicista e compositore Baldwin Giang e il fotografo Luis Alberto Rodriguez. Il giorno successivo è il turno di Davide Enia, Jeanne Candel e Mehdi Kerkouche.

Al via anche le mostre e i numerosi progetti speciali del Festival. Venerdì 28 giugno alle ore 17 inaugura la mostra che il Festival dedica a Giorgio Ferrara e agli anni della sua direzione artistica (via Aurelio Saffi, 12); a Giorgio Ferrara viene dedicato anche l’incontro Love Letters to Giorgio (Teatro Nuovo sabato 29 giugno ore 16). Dalle ore 18 di venerdì 28 giugno è possibile visitare la mostra personale dell’artista autrice del manifesto del Festival Chiara Camoni (Palazzo Collicola), tra le tante esposizioni dei Musei Civici di Spoleto. È attesa per il 29 giugno alle ore 11 invece l’inaugurazione della mostra presentata da Mahler & LeWitt Studios e dalla Fondazione Carla Fendi Legàmi. Studi nell’archivio dei costumi del Festival dei Due Mondi  (Ex Battistero della Manna d’Oro fino al 15 settembre), che raccoglie una serie di immagini realizzate dal fotografo Luis Alberto Rodriguez: insieme alla set designer Afra Zamara ha trasformato in opere d’arte alcuni preziosi costumi provenienti dall’archivio storico del Festival dei Due Mondi, dandogli nuova vita. Mahler & Lewitt Studios presentano anche le opere dell’artista Jonathan Monk, tra cui alcune sculture in ceramica realizzate durante la sua residenza artistica a Deruta (Torre Bonomo dal 29 giugno al 14 luglio). A partire da sabato 29 giugno e fino al 7 ottobre la Chiesa di Sant’Agata ospita l’installazione dell’artista Stefano di Stasio, che diventa sfondo per iniziative e concerti.

I progetti speciali continuano con il laboratorio di upcycling creativo Il laboratorio del sogno (Giardino Campello sabato 29 giugno ore 11, Complesso Monumentale di San Nicolò domenica 30 giugno ore 10–13); la riduzione teatrale I libri si sentono soli dall’omonimo testo di Luigi Contu (Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi domenica 30 giugno, ore 11); la XV edizione del Premio Monini Una finestra sui Due Mondi, che quest’anno verrà consegnato a Stefano Mancuso (Casa Menotti, domenica 30 giugno).

Tornano le proposte dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico: dal 26 al 30 giugno si svolge la XV edizione del Progetto Accademia, con la rassegna teatrale Uffa che barba! e la XI edizione dell’European Young Theatre, dove allievi e allieve delle scuole europee e internazionali si confronteranno in una Group competition. Insieme alle mostre cominciano anche i progetti speciali de La Mama Spoleto Open, con lo spettacolo inaugurale dedicato a un pubblico di adulti e bambini Il mare custodisce (Cantiere Oberdan 29 e 30 giugno), e il FuoriFestivalElementi è il tema dell’edizione 2024, incentrata su attività artistiche multidisciplinari e ricettive verso il territorio. Il paesaggio diventa uno dei protagonisti degli spettacoli in programma, che spaziano da progetti musicali (il dj Al Wooton è il primo a esibirsi sabato 28 giugno alle ore 23 al Meeting Point), a performance di danza, esposizioni di arte visiva e laboratori. Venerdì 28 giugno la marching band Gruppo Sbandieratori e Musici Città di Foligno si esibisce tra abiti d’epoca e suoni tradizionali (Piazza della Libertà, Piazza Pianciani, Piazza Garibarldi, ore 18). Anche sabato 29 giugno il pubblico può assistere a un concerto itinerante: la Banda Musicale dell’Aeronatica Militare, alle ore 18, guida gli spettatori tra le piazze principali di Spoleto, dalla piazza del Comune a Piazza Pianciani fino a Piazza della Libertà.

Ritorna anche quest’anno Vivi il Festival: gli eventi collaterali organizzati in collaborazione con alcune realtà del territorio di Spoleto iniziano sabato 29 giugno con il progetto Dietro le quinte, proseguendo domenica 30 giugno con Spoleto segreta e sotterranea.

La 67a edizione del Festival dei Due Mondi è promossa dal Ministero della Cultura e dal Comune di Spoleto. È realizzata con il sostegno di Fondazione Carla Fendi (Main Partner), Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e Banco Desio. Si ringraziano Intesa Sanpaolo (Premium Supporter), Monini (Official Sponsor), Italmatch Chemicals, Meccanotecnica Umbra e Susa Trasporti (Partner), Fabiana Filippi, Tomasini Francia – Rolex ed Emu (Sponsor), Lexsus (Official Car) e gli altri sostenitori, partner e sponsor tecnici. Media Partner della manifestazione sono: RAI (Main Media Partner), la Repubblica, Il Messaggero e Urban Vision. APA Roma è Advertising partner.


BIGLIETTERIA E PROMOZIONI

È possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli in programma a Spoleto67 su www.festivaldispoleto.com, tramite il Call Center al numero +39 0743 776444 e presso:

  • Festival Box Office & Merchandising, via Saffi, 12 | Spoleto – aperto tutti i giorni con orario 10-13 e 15-18
  • Box Office Vivaticket, viale Trento e Trieste 78 | Spoleto
  • Punti vendita nazionali Vivaticket, elencati sul sito www.festivaldispoleto.com

Tante le possibilità di acquisto dei biglietti con riduzioni dedicate agli Under 30, ai Residenti del Comune di Spoleto, ai Gruppi e ai soggetti Convenzionati con il Festival.
Con il Carnet a tre spettacoli e l’abbonamento libero Easy Card sarà possibile assistere a tutti gli spettacoli del Festival con speciali benefit e agevolazioni.
Per tutte le informazioni sulle modalità di acquisto e sulle promozioni è possibile consultare il sito www.festivaldispoleto.com.


L’arte va in scena a Spoleto: tutte le mostre del Festival dei Due Mondi
L’omaggio del Festival a Giorgio Ferrara, la mostra di Luis Alberto Rodriguez che reinterpreta i costumi dell’archivio storico per Fondazione Carla Fendi, le mostre dei Musei Civici di Spoleto e quelle dei Mahler & LeWitt Studios

Giorgio Ferrara © Ivano Trabalza
Giorgio Ferrara © Ivano Trabalza

Durante il Festival dei Due Mondi gli appuntamenti si moltiplicano, la città si trasforma in un luogo vivo della creazione per tutti i linguaggi dell’arte. Gli spettatori del Festival e i visitatori della città possono contare su una proposta che coinvolge alcune delle principali realtà del luogo. A un anno dalla scomparsa, il percorso di valorizzazione del patrimonio artistico avviato dalla Fondazione Festival dei Due Mondi si arricchisce di una nuova tappa espositiva con la mostra dedicata a Giorgio Ferrara, suo direttore dal 2008 al 2020. L’inaugurazione è in programma venerdì 28 giugno alle ore 17, in via Saffi 12: attraverso un’accurata selezione di costumi, materiale d’archivio e fotografie, la mostra curata da Piero Maccarinelli ripercorre le produzioni di quegli anni, proponendo un’immersione nel mondo creativo di Ferrara e in quello dei suoi compagni di viaggio, offrendo un ritratto della sua straordinaria eredità artistica. Il giorno successivo alle ore 17 l’omaggio a Giorgio Ferrara prosegue con l’appuntamento a cura di Fabiana Giacomotti Love letters to Giorgio, presso la Sala XVII settembre del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti. Un percorso di parole e di emozioni con la partecipazione di alcuni fra i più grandi registi, costumisti, autori, ballerini, attori internazionali che hanno collaborato con Ferrara nelle tredici edizioni della sua direzione artistica. Un lungo cammino che ha permesso al Festival di Spoleto di rinascere in forma nuova, consegnandolo al successo culturale, ma anche popolare, di oggi.
Ancora sabato 29 giugno all’Ex-Battistero della Manna d’Oro alle ore 11 inaugura la mostra Legàmi, un progetto del fotografo Luis Alberto Rodriguez e della set designer Afra Zamara per la Fondazione Carla Fendi, Main Partner del Festival, in collaborazione con Mahler & LeWitt Studios. I due artisti hanno reinterpretato alcuni tra i 3.800 costumi che illustrano la storia del Festival: legandoli, annodandoli, sovrapponendoli, hanno costruito nuove combinazioni che ne catturano il fascino e i dettagli. Il risultato è esposto in una mostra fotografica dal 29 giugno al 14 luglio.
Come ogni anno i Musei Civici di Spoleto ospitano una serie di interventi di artisti contemporanei in sedi diverse in un circuito d’arte all’interno della città. Si segnala in particolare la mostra personale di Chiara Camoni – autrice del manifesto di Spoleto67 –, un percorso espositivo che si snoda attraverso le stanze del Piano Nobile di Palazzo Collicola (28 giugno–14 luglio). Richiami al mondo naturale e vegetale, fortemente presenti nella pratica dell’artista, si incrociano con gli spazi, in un dialogo inedito che vede anche la presenza di opere realizzate per l’occasione.
Dal 2010 l’associazione Mahler & LeWitt Studios promuove un programma di residenze artistiche a Spoleto. Per Spoleto67 è in programma la mostra delle opere di Jonathan Monk (Torre Bonomo, 28 giugno–14 luglio), incluse alcune sculture in ceramica realizzate a Deruta durante la sua residenza presso i Mahler & LeWitt Studios. Il lavoro di Monk – un omaggio a figure come Sol LeWitt, Ed Ruscha, Bruce Nauman e Lawrence Weiner – richiama le strategie procedurali tipiche dell’arte concettuale e minimalista degli anni ’60 e ’70 e le arricchisce con un tocco personale o ludico.
È firmato sempre da Mahler & LeWitt Studios la mostra Umru: racconti da un paesaggio idrosociale, realizzata in collaborazione con i Musei Civici di Spoleto presso il Museo del Tessuto e del Costume (29 giugno–14 luglio). Il progetto nasce dall’incontro tra l’artista Cecilia Ceccherini e il geografo Alberto Valz Gris, che hanno realizzato un grande arazzo di simboli interconnessi e un’installazione sonora con narrazioni multiple attorno al concetto di paesaggio idrosociale, termine che descrive l’acqua come un insieme multiforme di esseri umani e non umani, di trasformazioni storiche e futuri imprevedibili.
Dal 29 giugno (ore 12) al 7 ottobre l’artista Stefano Di Stasio presenta il suo Agata eterna nell’ambito della manifestazione La sottile linea d’Umbria, promossa dai Musei nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei Umbria. Di Stasio ha inserito l’iconografia della Santa a cui è dedicata la piccola chiesa – parte integrante del Museo Archeologico Nazionale di Spoleto – all’interno del suo immaginario onirico: l’opera, un dipinto su carta, prenderà il posto dell’antica pala d’altare nell’abside della chiesa, diventando lo sfondo per le iniziative e i concerti che saranno accolti nella struttura. A metà tra spazio liturgico e civile, la Chiesa di Sant’Agata diventa una finestra sull’opera di Di Stasio, autore di una moderna sacralità.

Cambio orario: Love Letters to Giorgio sabato 29 giugno alle ore 16

L’omaggio del Festival a Giorgio Ferrara di sabato 29 giugno presso la Sala XVII settembre del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti è anticipato alle ore 16, anziché alle ore 17 come precedentemente comunicato. Love letters to Giorgio è un percorso di parole e di emozioni, a cura Fabiana Giacomotti, con la partecipazione di alcuni fra i più grandi registi, costumisti, autori, ballerini, attori internazionali che hanno collaborato con Ferrara nelle tredici edizioni della sua direzione artistica. Un lungo cammino che ha permesso al Festival di Spoleto di rinascere in forma nuova, consegnandolo al successo culturale, ma anche popolare, di oggi.


Autoritratto di Davide Enia: guardarsi dentro per capire la mafia
Partendo dalla sua Palermo, dai suoi ricordi di Paolo Borsellino e di Pino Puglisi, dalla storia del piccolo Giuseppe di Matteo, l’attore e regista siciliano scava dentro Cosa Nostra, nel suo nuovo spettacolo con il patrocinio della Fondazione Falcone

Davide Enia a Spoleto (2022) Foto ©Andrea Veroni
Davide Enia a Spoleto (2022) Foto ©Andrea Veroni

Dopo il successo di Italia – Brasile 3 a 2. Il ritorno, con il quale aveva festeggiato a Spoleto i vent’anni di carriera nel 2022, Davide Enia è atteso con il suo nuovo spettacolo Autoritratto, coprodotto da CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia, Piccolo Teatro di Milano, Accademia Perduta Romagna Teatri e Festival dei Due Mondi con il patrocinio della Fondazione Falcone. Enia parte dalla “sua” Palermo e dalla storia del piccolo Giuseppe di Matteo – figlio di un collaboratore di giustizia rapito e ucciso da Cosa Nostra –, una storia in cui la mafia è specchio della realtà familiare. Un processo di autoanalisi guidato dall’intenzione di

«non volere capire in assoluto la mafia in sé, quanto cercare di comprendere la mafia in me».

Come sempre succede per i suoi spettacoli, il punto di partenza è lo studio della realtà, consultando archivi e documenti storici, interrogando persone che ai fatti sono state vicine, guardando fotografie, – con la collaborazione di tre ex-funzionari dell’Antimafia in pensione, che lo aiutano a percorrere le sterminate pagine processuali –, e infine scavando nella propria memoria e nelle proprie esperienze. Enia racconta: «In una culla culturale in cui “a megghiu parola è chìdda ca ‘un si dice”, la miglior parola è quella non detta, che si configura come prima soglia dell’omertà, affrontare per davvero Cosa Nostra significa iniziare un processo di autoanalisi. A Palermo tutti quanti abbiamo pochissimi gradi di separazione con Cosa Nostra. Il primo morto ammazzato l’ho visto a otto anni, tornando a casa da scuola. Conoscevo il giudice Borsellino, abitava di fronte casa nostra, sono cresciuto giocando a calcio con suo figlio. E padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia, era il mio professore di religione al liceo». Enia prende in esame un caso particolare, un vero e proprio spartiacque nella coscienza collettiva: il rapimento e l’omicidio di Giuseppe di Matteo, il bambino figlio di un collaboratore di giustizia, rapito, tenuto per 778 giorni in prigionia in condizioni spaventose e infine ucciso per strangolamento per poi venire sciolto nell’acido. Una storia disumana che si configura come l’apparizione del male.

Enia continua: «In Sicilia praticamente tutti abbiamo avuto, almeno fino alle stragi, un rapporto di pura nevrosi con Cosa Nostra. È un discorso che ha a che fare con la coscienza collettiva condivisa, con la pratica del quotidiano, con strutture di pensiero millenarie. Per diverse ragioni, da noi la mafia è stata minimizzata, sottostimata, banalizzata, rimossa o, al contrario, mitizzata. Ovvero: non è mai stata affrontata per quello che è. E, a questo sfocamento dell’oggetto da studiare, è corrisposta una inconscia introiezione di quelle identiche modalità di comportamento, stesse pratiche, simili scatti emotivi».

Enia scava a fondo in una realtà in cui la mafia rappresenta uno specchio della vita familiare, dei processi decisionali e operativi, del modo di osservare il mondo e intendere le relazioni, del rapporto con la religione. Una «nevrosi collettiva» da affrontare, sviscerare e con cui finalmente fare i conti.


Continua la collaborazione della Fondazione Carla Fendi con Spoleto Festival dei Due Mondi.

Dal 2008, anno del nuovo corso della manifestazione, la Fondazione ha sostenuto il Festival in veste di Main Partner e ha contribuito al suo cartellone con numerosi progetti alimentata anche dal profondo legame con la città di Spoleto per la quale la Fondazione si è fatta carico del restauro del Teatro Caio Melisso. 

Quest’anno in apertura della manifestazione la presentazione teatrale di un opera letteraria.   

Poi un  appuntamento ormai consolidato di incontri sulla Scienza con interventi di massimi esperti internazionali, ed una mostra d’Arte testimone del patrimonio artistico del Festival.

Nella giornata finale il Premio Carla Fendi STEM giunto alla sua dodicesima edizione.

 

MAIN PARTNER SPOLETO FESTIVAL DEI DUE MONDI

INTERMEZZO LETTERARIO

I LIBRI SI SENTONO SOLI

Di Luigi Contu

edito da La nave di Teseo

Letture di Riccardo Rossi

Adattamento teatrale con Nina Pons e Ivan Olivieri

“I libri vivono una vita propria che si incrocia con la nostra. Se li lasci abbandonati sugli scaffali per troppo tempo si intristiscono. Non basta comprarli e leggerli.

Vanno vissuti, curati, consumati, soprattutto quelli che ti sono piaciuti di più o che ti hanno colpito, emozionato, magari turbato.

Devi continuare a viverli anche dopo che hai finito di leggerli. I libri si sentono soli Luigi, come noi”.

Le parole di un padre al figlio passano il testimone di una biblioteca di famiglia e di tutte le storie che quei libri, raccolti per tre generazioni, hanno l’impazienza di raccontare.

Teatro Caio Melisso Carla Fendi

Domenica 30 giugno h.11.30

 

ARTE E SCIENZA NON SONO UNIVERSI SEPARATI
LA SCIENZA NUOVA
Sostenibilità e Intelligenza Artificiale
La Scienza, terreno fertile di discipline diverse, in continua e anche imprevista evoluzione è il soggetto di conversazioni, dibattiti, interventi che la raccontano attraverso diversi argomenti, dalla Sostenibilità all’Intelligenza Artificiale. In collaborazione con l’Ambasciata di Francia intervengono personalità internazionali di rilievo che si confrontano parlando di nuovi orizzonti, utili sinergie, probabili contaminazioni. È la Scienza Nuova che solleva problemi di etica, di sfide economiche sociali e ambientali. Più benefici o più rischi? A discuterne ILARIA CAPUA e JOYEETA GUPTA che sul tema della sostenibilità parleranno rispettivamente di Salute Circolare e di Condivisione di risorse. Per l’Intelligenza Artificiale BERNARD BRAUNSCHWEIG e
PAOLO BENANTI si confronteranno sulla fiducia nelle nuove tecnologia e su l’etica che ne deve nascere.
Modera SILVIA BENCIVELLI giornalista scientifica.
 
Teatro Caio Melisso Carla Fendi
Domenica 14 luglio h.16,30
LEGÀMI

Studi nell’archivio dei costumi del Festival dei Due Mondi di Spoleto

LOUIS ALBERTO RODRIGUEZ con AFRA ZAMARA a cura di GUY ROBERTSON
Un progetto di Mahler & LeWitt Studios e Fondazione Carla Fendi in collaborazione con Spoleto 67 Festival dei Due Mondi
Venerdì 28 giugno – Domenica 14 luglio Ex Battistero della Manna d’Oro, Spoleto
Crediti per la foto: Luis Alberto Rodriguez
Il fotografo Luis Alberto Rodriguez con la set designer Afra Zamara ha realizzato una serie di immagini con alcuni preziosi costumi provenienti dall’archivio storico del Festival dei Due Mondi di Spoleto, recentemente costituito. Circa 3800 costumi illustrano la storia delle performance del festival dagli anni ’60 fino agli anni 2000, in parallelo all’evoluzione della cultura e della moda. Attingendo al loro background, l’uno nella danza e l’altra nella scenografia, Rodriguez e Zamara hanno reinterpretato alcuni costumi, legandoli, annodandoli, sovrapponendoli, al tempo stesso catturando il fascino e i dettagli dei modelli originali, ma ponendoli in nuove situazioni da cui esplorare le relazioni tra performance, abito e espressione di identità. Rodriguez si è formato come ballerino e si è esibito in tutto il mondo per quindici anni prima di dedicarsi alla fotografia. Oggi continua a studiare forma e movimento corporeo, spesso utilizzando il corpo e gli abiti del soggetto in modo scultoreo e astratto.
PREMIO CARLA FENDI STEM 2024
Piazza Duomo 14 luglio al termine del concerto finale
Giunto alla sua dodicesima edizione il riconoscimento viene conferito, nella serata conclusiva della prossima edizione di Spoleto Festival dei Due Mondi,
all’astrofisica Ersilia Vaudo  Scarpetta  Chief Diversity Officer e Special Advisor on Strategic Evolution dell’ESA, Agenzia Spaziale Europea.
Il contributo del Premio  è finalizzato a IL CIELO ITINERANTE   un’Associazione no-profit di cui Ersilia Vaudo  è Presidente e fondatrice (insieme ad Alessia Mosca e Giovanna Dell’Erba).  L’ Associazione nasce nel 2021 con l’ obiettivo di “portare il cielo dove non arriva”. Con un pulmino carico di esperimenti e telescopi, IL CIELO ITINERANTE offre a bambini e bambine che vivono sul territorio italiano in zone con grandi divari educativi, la possibilità di una inedita esposizione alle meraviglie della Scienza e dello Spazio.

Tra un mese inizia il Festival dei Due Mondi di Spoleto: gli spettacoli più richiesti al botteghino
Il primo weekend: inaugura il Festival Ariadne auf Naxos con Iván Fischer e la BFO.
Mehdi Kerkouche apre la sezione Danza, Isabelle Adjani per la prima volta a Spoleto, Davide Enia debutta per il teatro con 
Autoritratto. Torna Jeanne Candel per il Teatro Musicale con Baùbo. Al via mostre, concerti di mezzogiorno e incontri con gli artisti.

Festival dei Due Mondi di Spoleto 66ª 67ª edizione Manca un mese all’inaugurazione della sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, in programma venerdì 28 giugno 2024 al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con un nuovo allestimento dell’opera Ariadne auf Naxos di Richard Strauss, diretto da Iván Fischer e affidato alla sua Budapest Festival Orchestra. L’ultima edizione ha fatto registrare numeri da record.

I dati del botteghino confermano l’interesse del pubblico per la proposta del Festival. Tra i titoli più richiesti c’è l’opera inaugurale Ariadne auf Naxos, il Concerto finale in Piazza Duomo, i concerti di mezzogiorno, lo spettacolo di danza di Friedemann Vogel (le tre recite sono già sold out), gli appuntamenti con Alessandro Baricco (esauriti), la trilogia dedicata al teatro di Anton Čechov da Leonardo Lidi e il concerto jazz di Lizz Wright al Teatro Romano. Lo spettacolo più acquistato in assoluto è Memory of a Fall, la nuova produzione che porta le coreografie di Yoann Bourgeois in Piazza Duomo.

Spoleto, la 66° edizione del Festival dei Due Mondi si chiude con numeri da record

Per la serata inaugurale di venerdì 28 giugno alle ore 20 (Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti) Iván Fischer propone un nuovo progetto artistico con la sua Budapest Festival Orchestra, in residenza al Spoleto, dedicato questa volta al capolavoro di Richard Strauss Ariadne auf Naxos. Fischer scava nelle origini dell’opera di Strauss per restituirci una messinscena che unisce la suite dal Bourgeois gentilhomme, presentata con una azione coreografica, all’opera su libretto di von Hofmannsthal, di cui cura anche la regia con l’esperta di Commedia dell’Arte Chiara D’Anna. Venerdì 28 giugno alle ore 16 iniziano anche gli incontri con gli artisti, i popolari appuntamenti gratuiti al Giardino Campello che nelle giornate di spettacolo invitano i protagonisti del Festival a raccontarsi al pubblico. Alle ore 17 inaugura la mostra che il Festival dedica a Giorgio Ferrara e agli anni della sua direzione artistica (via Aurelio Saffi 12), mentre dalle 18 sarà possibile visitare la mostra personale dell’artista autrice del manifesto del Festival Chiara Camoni (Palazzo Collicola). È attesa per il 29 giugno alle ore 18 invece l’inaugurazione della mostra presentata da Mahler & LeWitt Studios e Fondazione Carla Fendi Legàmi. Studi nell’archivio dei costumi del Festival dei Due Mondi  (Ex Battistero della Manna d’Oro fino al 15 settembre), che raccoglie una serie di immagini realizzate dal fotografo Luis Alberto Rodriguez: insieme alla set designer Afra Zamara hanno trasformato in opere d’arte alcuni preziosi costumi provenienti dall’archivio storico del Festival dei Due Mondi, dandogli nuova vita. Sabato 29 giugno alle ore 12 all’Auditorium della Stella inizia la rassegna dei concerti di mezzogiorno, che per tre settimane guida il pubblico alla scoperta del rapporto tra il mito e la musica: per i primi due concerti i musicisti della Budapest Festival Orchestra eseguono musica di Händel, Cimarosa e Stravinskij. La regista francese Jeanne Candel ci riporta nel suo mondo onirico con una nuova creazione di Teatro Musicale ispirata al mito di Baùbo (29–30 giugno ore 17 e ore 18:30, San Simone): la vecchia sacerdotessa del mito greco e “dea dell’oscenità” che restituì il sorriso a Demetra, generando il ciclo delle stagioni. Candel crea una performance musicale di sfrenata immaginazione, secondo quella magica combinazione tra musica e teatro che lei e Samuel Achache ci hanno fatto conoscere nel 2022 con gli spettacoli Demi-Véronique e Le Crocodile trompeur / Didon et Énée. Alle ore 21 in Sala Pegasus i musicisti tedeschi dell’Ensemble Garage – affiancati da colleghi provenienti da Taiwan, Vietnam, Paesi Bassi e Italia – interpretano il nuovo lavoro del compositore Baldwin Giang in un concerto presentato in collaborazione con Mahler & LeWitt Studios, American Academy in Rome e Fondazione Carla Fendi.

Per la categoria Teatro è ospite speciale del Festival dei Due Mondi Isabelle Adjani (29–30 giugno ore 19:30 e 16:30, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi), mostro sacro del cinema francese e icona internazionale. Adjani dà voce ai testi di giganti della letteratura francese quali Cynthia Fleury, Camille Laurens, Françoise Sagan, Fred Vargas. Atteso il ritorno di Davide Enia, dal 29 giugno al 7 luglio in scena all’Auditorium della Stella con Autoritratto: un progetto che parte dalla “sua” Palermo e dalla storia del piccolo Giuseppe di Matteo – figlio di un collaboratore di giustizia rapito e ucciso da Cosa Nostra –, una storia in cui la mafia è specchio della realtà familiare. Il regista italiano Antonio Latella torna a lavorare con gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico per quattro spettacoli: il primo weekend al Teatrino delle 6 Luca Ronconi è in scena lo spettacolo Risveglio di primavera con la regia di Giovanni Ortoleva.

La Danza apre con il nuovo spettacolo di Mehdi Kerkouche (29–30 giugno ore 21, Teatro Romano), che porta a Spoleto la sua compagnia di danzatori, nutrita dalle più diverse esperienze – provenienti da hip hop, street jazz, cabaret e circo contemporaneo. In PORTRAIT una tribù di corpi si interroga sulle relazioni familiari, su come coesistere senza toccarsi, come far evolvere i legami, in un’alternanza di possibilità che va dal solo al duetto e all’ensemble, sull’ipnotica colonna sonora elettro-pop firmata da Lucie Antunes.

Dopo il gran ballo di Parigi di Blanca Li che ha entusiasmato il pubblico per due edizioni consecutive, il primo weekend inaugura anche la nuova e potente esperienza immersiva firmata dal duo Adrien M & Claire B (28 giugno–14 luglio, Complesso Monumentale di San Nicolò). Last Minute è una combinazione di musica, luci e proiezioni interattive, nata da un’esperienza intima vissuta da Claire Bardainne che l’ha portata a ricercare, insieme al co-creatore Adrien Mondot, il concetto di reincarnazione: il viaggio dell’ultimo minuto.

Atteso anche il ritorno di Stefano Mancuso con una seconda lectio magistralis sull’universo vegetale (29 giugno ore 10, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), proseguendo il percorso iniziato nel 2023. Scienziato e divulgatore di prestigio mondiale, Mancuso è tra le massime autorità internazionali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante, creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare.

 

Testi, video e immagini dall’Ufficio Stampa Festival dei Due Mondi. Aggiornato il 25 e il 26 giugno 2024.

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