Cose che non si raccontano, di Antonella Lattanzi

Le cose che non si raccontano sono quelle che Antonella Lattanzi ha taciuto per anni alle persone a lei più care.

[…] Che ho una diga nella testa dove stanno nascoste tutte le cose che fanno davvero troppo male. Quelle cose io non voglio dirle a nessuno. Io non voglio pensarle, quelle cose. Io voglio che non siano mai esistite. E se non lo dico non esistono.”1

Cose dolorose.

Cose violente.

Cose di cui si vergogna.

Cose che non esistono.

Cose di sangue.

Cose che hanno trovato un loro posto e una loro ragione di essere soltanto all’interno dell’ultimo romanzo della scrittrice.

la copertina di Cose che non si raccontano, di Antonella Lattanzi, pubblicato da Giulio Einaudi editore (2023) nella collana Supercoralli
la copertina di Cose che non si raccontano, di Antonella Lattanzi, pubblicato da Giulio Einaudi editore (2023) nella collana Supercoralli. Foto di Francesca Barracca

Coraggiosa opera di auto-fiction, Cose che non si raccontano, arrivato nella dozzina finale del Premio Strega 2024, si nutre, infatti, di sentimenti negativi e brevi sprazzi di speranza in un vortice che trascina sempre più giù, insieme alla protagonista, anche il lettore.

Costretto a entrare nella vita più intima di Toni, al lettore non restano che due possibilità: partecipare e condividere il dolore della protagonista, provare la stessa rabbia che prova lei, la stessa frustrazione, la stessa speranza, la stessa invidia; oppure, prendere le distanze, porsi in quella categoria sociale che la scrittrice pur indaga attraverso le pagine: quelli che giudicano, condannano e criticano senza pietà. In entrambi i casi, egli non può che uscire cambiato dalla lettura che immerge in maniera totalizzante nella realtà di una donna contemporanea alle prese con il desiderio di maternità.

Foto di Francesca Barracca

[…] E io penso cazzo, perché unite sempre la parola maternità alla parola sacrificio e dolore? Anche per questo, forse, mi sono meritata di non rimanere incinta. Perché questa figura di madre dolorosa che si immola per i figli e scompare come essere umano non la posso sopportare”. 2

Lontano dall’idealizzazione e dagli abbellimenti, il racconto di Antonella Lattanzi è crudo e per questo più vero che mai. Ma soprattutto, laddove di maternità negata si è già scritto e il riferimento inevitabile è Oriana Fallaci con Lettera a un bambino mai nato, qui il racconto è tutto personale. La scrittrice, infatti, rifiuta l’impersonalità e rivendica un io sfortunato e forse colpevole, esponendo sé stessa e il proprio corpo a ogni sorta di dubbio, paura, giudizio tanto suo quanto del lettore che non può fare a meno di porsi domande lungo tutta la narrazione: è giusto che si debba sopportare tutta questa sofferenza? È giusto abortire quando arrivano figli indesiderati e poi pretendere di averli quando si vuole? È giusto anteporre la propria carriera lavorativa a una gravidanza? È giusto invidiare le madri felici fino a odiarle? È giusto tacere, tenersi tutto dentro senza cercare aiuto? È giusto desiderare la morte di un figlio affinché un altro possa sopravvivere?

Foto di Francesca Barracca

Tra ciò che si ritiene più o meno giusto, quelle che restano sono pagine attuali e universali, che rivendicano la libertà di fare le proprie scelte; pagine di sfogo, flusso di coscienza che scorre come quel sangue mestruale indesiderato e quello emorragico post raschiamento: una spirale di dolore, attesa e colpevolizzazione.

Nei momenti di dolore cerchi sempre un perché. Perché è successo quello che è successo? ho chiesto. Mi ha risposto una voce ancestrale, una voce da pensiero magico. Hai rifiutato due vite. E allora sei stata punita. Altre tre vite te le hanno tolte, tutte insieme, perché non te le meritavi. Non meriti di essere una madre. Non ho potuto che rispondere: avete ragione”.3

la copertina di Cose che non si raccontano, di Antonella Lattanzi, pubblicato da Giulio Einaudi editore (2023) nella collana Supercoralli. Foto di Francesca Barracca

Note:

1 A. Lattanzi, Cose che non si raccontano, Einaudi 2023, p. 15.

2 Ivi, p. 29.

3 Ivi, p. 16.

la copertina di Cose che non si raccontano, di Antonella Lattanzi, pubblicato da Giulio Einaudi editore (2023)  nella collana Supercoralli
la copertina di Cose che non si raccontano, di Antonella Lattanzi, pubblicato da Giulio Einaudi editore (2023) nella collana Supercoralli

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Il libro recensito è stato cortesemente fornito dalla casa editrice.

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