NELL’ORO IMPRESSA: L’IMMAGINE DEI GONZAGA NELLE MONETE E MEDAGLIE DELLA COLLEZIONE DI BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA – LA COLLEZIONE NUMISMATICA MAGNAGUTI-CASERO DI BANCA MPS FRUIBILE A PALAZZO DUCALE DI MANTOVA
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Commento a cura di Giuseppe Fraccalvieri (13 settembre 2024)
La numismatica è una disciplina da molti ancora purtroppo percepita come “minore”, quando non oscura o poco interessante. Nulla di più lontano dal vero – lo sanno bene appassionati e studiosi – ma negli spazi museali spesso lo spazio dedicato è assai spesso limitato, esiguo, misero. Anche nei musei di molte delle più grandi città italiane.
L’esposizione “Nell’oro impressa. L’immagine dei Gonzaga nelle monete e medaglie della collezione di Banca Monte dei Paschi di Siena”, curata da Massimo Rossi, dà invece finalmente voce a monete e medaglie (e non solo), portando negli spazi dell’Appartamento della Rustica di Palazzo Ducale di Mantova una collezione eccezionale, la collezione numismatica Magnaguti-Casero di Banca MPS.
Una collezione numismatica che per importanza è seconda solo a quella di Vittorio Emanuele III.
Per evidenziare quanto ricca sia questa collezione, si tenga presente che di solito per mostrare una moneta si sceglie una soluzione che permetta di vedere dritto e rovescio, oppure si sceglie di mostrare la faccia che si ritiene più significativa. Qui molte delle preziose monete hanno in collezione anche un doppione, e si è quindi utilizzata una moneta per mostrare il dritto e il suo doppione per il rovescio.
Non un paio di teche: gli spazi dedicati consistono in ben tre sale, quelle della Mostra, delle Quattro colonne e di Nettuno, e i pezzi esposti son ben 632 (sui 2184 che compongono la collezione).
Sia chiaro subito un punto: la mostra è stabile, come ha sottolineato il Direttore di Palazzo Ducale, Stefano L’Occaso, anche se con alcuni prestiti temporanei: potendo godere dell’intero complesso dei pezzi, l’esposizione della collezione è così resa dinamica. E questo senza aggravio sul prezzo del biglietto.
Tutte queste considerazioni renderebbero già di per sé importante l’operazione, ma che si apprezza compiutamente di fronte al percorso e alle straordinarie opere conservate.
Come ha spiegato il direttore L’Occaso, l’obiettivo non era quello di creare “un gabinetto numismatico per gli addetti ai lavori”, ma un percorso per tutti, che fosse racconto storico.

Troviamo dunque subito pannelli che spiegano non solo la storia, ma anche il gergo numismatico, che può facilmente risultare oscuro ai più. Troviamo conî e punzoni, provini per l’oro, bilancia e strumenti del cambiavalute, che ci fanno capire in quale modo la moneta fosse protagonista della vita di tutti i giorni.
E lo era in modo diverso da come lo può essere oggi, perché oggi non dobbiamo pensare a misure di peso diverse da città a città, non dobbiamo pensare che da una moneta qualcuno possa aver “tosato” – cioè limato via – il prezioso metallo, per poi specularci e rivenderlo. La mostra permette poi a chiunque di comprendere come monete e medaglie venissero realizzate.
Il racconto storico è non meno straordinario nel cogliere le grandi figure della città di Mantova, la cui zecca è nota dalle fonti già per l’ottavo secolo, ma le cui prime attestazioni risalgono solo al dodicesimo. Una zecca le cui monete non erano accolte in tutti gli Stati dell’epoca, ma che di sicuro erano molto apprezzate e stimate per la qualità dell’esecuzione.
Una qualità che possiamo apprezzare ancora oggi nei numerosi pezzi in esposizione: e non è solo un rimanere abbagliati dall’oro, perché possiamo seguire la storia della zecca e della città a partire da Virgilio che campeggia – quasi un nume tutelare e un vero e proprio hapax, come ha sottolineato il Direttore – nella coniazione vescovile del dodicesimo secolo.

Si arriva quindi ai protagonisti della famiglia Gonzaga nel Quattrocento e del Cinquecento – periodo al quale appartiene la parte più consistente della collezione – e possiamo vedere i sacri vasi nell’evoluzione che anche questi hanno avuto, o ammirare le prime medaglie fuse dal Pisanello.

Si giunge quindi all’opulenza del Seicento e a Ferdinando Gonzaga, che fa ancora fatica a staccarsi dalla Curia romana: le sue straordinarie dodici doppie hanno ben 78,80 grammi d’oro.
Riusciamo anche a cogliere la passione di Vincenzo II Gonzaga per i cani, con punzoni separati per testa e corpo, che permettono coniazioni di varianti delle monete stesse. C’è ampio spazio per seguire anche la linea dinastica dei Gonzaga-Nevers.
Possiamo toccare con mano l’emergenza e le difficoltà dell’assedio di Mantova del 1630, quando si arrivò alle monete ossidionali (in piombo e cuoio).
Diverse teche sono infine dedicate alle cosiddette zecche minori: innanzitutto Castiglione delle Stiviere, Guastalla, Sabbioneta, Pomponesco, Bozzolo, Novellara, e persino S. Martino dall’Argine riuscirono a battere moneta. Lo facevano col permesso imperiale, ed era segno di indipendenza e fonte di reddito, ma alcune di loro abusarono, coniando imitazioni di monete che sarebbero state smerciate altrove.

La mostra col suo racconto storico ci conduce ancora agli Asburgo e all’Ottocento, fino alla soglia dell’Unità d’Italia.
Con questa esposizione ci si è anche presi una libertà, quella di mettere nelle stesse teche monete e medaglie: sono invece qui in un dialogo inusuale.
In conclusione, sembra davvero un percorso adatto a chiunque, che permette di conoscere nove secoli di un territorio ben delimitato, che però si presta particolarmente a introdurci al mondo numismatico.
“Nell’oro impressa. L’immagine dei Gonzaga nelle monete e medaglie della collezione di Banca Monte dei Paschi di Siena” è insomma un grandissimo dono ai cittadini mantovani, ad appassionati e studiosi di numismatica, ma soprattutto a chi, con cuore curioso, voglia avvicinarsi a una disciplina che passa troppo spesso inosservata.

Nella presentazione della mostra, il direttore di Palazzo Ducale di Mantova Stefano L’Occaso ha fatto le veci del curatore, Massimo Rossi, purtroppo non presente, spiegando nel dettaglio quanto sopra.
Cristina Del Forno, Direttore Territoriale Retail Lombardia Sud Est di Banca MPS, ha spiegato come il territorio di Mantova da sempre sia un territorio grande valenza strategica di cui si vuole continuare a sostenerne la crescita dal punto di vista culturale e sociale, oltre che economico.
Alberto Arrigo Gianolio, Presidente Fondazione BAM, ha spiegato la sua contentezza per questa iniziativa, come mantovano (il padre comprò la collezione per conto della BAM e ci teneva particolarmente a come fosse custodita), come presidente della Fondazione per il contributo all’accrescimento dell’offerta già straordinaria di Palazzo Ducale, e infine come cittadino, per una collezione di questo rilievo, resa fruibile per tutti.

NELL’ORO IMPRESSA
L’IMMAGINE DEI GONZAGA NELLE MONETE E MEDAGLIE DELLA COLLEZIONE DI BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA
MANTOVA – PALAZZO DUCALE
Appartamento della Rustica
Apre la mostra “NELL’ORO IMPRESSA. L’immagine dei Gonzaga nelle monete e medaglie della collezione di Banca Monte dei Paschi di Siena”
L’Appartamento della Rustica si arricchisce, è proprio il caso di dire, con l’esposizione di una selezione di monete e medaglie di ambito gonzaghesco.
Venerdì 13 settembre 2024 a partire dalle ore 19.30 – fino alle 23.15 – sarà già aperto al pubblico il nuovo allestimento della Sala della Mostra, della Sala delle Quattro colonne e della Sala di Nettuno all’interno dell’Appartamento della Rustica che presenta una selezione di 632 monete e medaglie della collezione di Banca Monte dei Paschi di Siena.
L’esposizione rientra nel percorso di visita di Palazzo Ducale, senza alcun sovrapprezzo rispetto al consueto biglietto d’ingresso.
Gallery con alcune monete della collezione numismatica Magnaguti-Casero, ora a Palazzo Ducale Mantova
L’iniziativa nasce dall’accordo tra il Palazzo Ducale di Mantova e Banca Monte dei Paschi di Siena che ha concesso in comodato gratuito al Museo la sua eccezionale raccolta di antiche monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga, con il sostegno della Fondazione Banca Agricola Mantovana. La collezione è formata dai beni appartenuti a Giulio Superti Furga di Canneto sull’Oglio (Mantova), al notaio Ermanno Casero di Milano e, soprattutto, al nobile mantovano Alessandro Magnaguti e comprende ben 2184 pezzi che spaziano dal XII al XVIII secolo.
Prende così il via, con un inedito allestimento, l’esposizione numismatica dal titolo “Nell’oro impressa. L’immagine dei Gonzaga nelle monete e medaglie della collezione di Banca Monte dei Paschi di Siena”. L’iniziativa nasce dall’accordo tra il Palazzo Ducale di Mantova e Banca Monte dei Paschi di Siena che ha concesso in comodato gratuito al Museo la sua eccezionale raccolta di antiche monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga, con il sostegno della Fondazione Banca Agricola Mantovana. La collezione è formata dai beni appartenuti a Giulio Superti Furga di Canneto sull’Oglio (Mantova), al notaio Ermanno Casero di Milano e, soprattutto, al nobile mantovano Alessandro Magnaguti e comprende ben 2184 pezzi che spaziano dal XII al XVIII secolo. Questa straordinaria collezione, seconda solo a quella formata dal re d’Italia Vittorio Emanuele III, sarà esposta al pubblico dal 14 settembre 2024 in alcuni ambienti dell’appartamento della Rustica, una fabbrica iniziata da Giulio Romano, il quale le diede la sua veste architettonica, e completata nelle decorazioni interne sotto la direzione di Giovan Battista Bertani, negli anni Sessanta del XVI secolo.
“Questa esposizione – dichiara il direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso – ridà vita a un’altra parte del Palazzo, l’Appartamento della Rustica, che presentiamo a conclusione di un lungo restauro, arricchita, è proprio il caso di dire, dalle monete e le medaglie che furono di Magnaguti e di altri lungimiranti collezionisti. La natura enciclopedica del Museo ne risulta esaltata: la varietà dell’offerta culturale sarà una piacevolissima sorpresa per i nostri visitatori e io non posso che augurarmi che sia l’inizio di una proficua e lunga collaborazione”.
“Siamo orgogliosi di contribuire con la nostra preziosa collezione “Magnaguti-Casero” all’arricchimento della bellezza del Museo Palazzo Ducale, che custodisce un patrimonio artistico e culturale di inestimabile valore – commenta Cristina Delforno, Direttore Territoriale Retail Lombardia Sud Est di Banca Mps –. Mantova rappresenta da sempre per la nostra Banca un territorio con una grande rilevanza strategica, di cui vogliamo continuare a sostenere la crescita e lo sviluppo sotto l’aspetto economico, culturale e sociale”.
L’esposizione rientra nel percorso di visita di Palazzo Ducale, senza alcun sovrapprezzo rispetto al consueto biglietto d’ingresso.
La collezione
La collezione di Banca MPS abbraccia sette secoli di storia mantovana e l’inedito allestimento vuole proporre una chiave interpretativa che lega monete e medaglie all’edificio, alle sue decorazioni e soprattutto alla storia di Mantova. I materiali esposti, nella scelta presentata da Massimo Rossi, prendono avvio dalle prime monete mantovane esistenti, della metà del XII secolo: monete di non grande qualità esecutiva, ma di grande significato, poiché – benché coniate dal vescovo – presentano l’immagine di Virgilio come nume tutelare della città, laddove i comuni italiani ostentavano i loro santi patroni.
I Gonzaga, con la presa del potere del 1328, iniziarono una nuova monetazione, che trovò il suo massimo sviluppo poco dopo la metà del Quattrocento, quando la moneta divenne un oggetto di altissima qualità esecutiva, con rimandi alla classicità apprezzabili, anche nei profili dei marchesi di Mantova. Intorno al 1440, inoltre, Antonio Pisano detto il Pisanello iniziò a fondere le prime medaglie italiane, di cui troviamo alcuni esempi nella raccolta. Nel Cinquecento, le monete coniate a Mantova raggiunsero un apice qualitativo riconosciuto in tutta Europa, nonostante esse non fossero immediatamente spendibili fuori dal marchesato, poi ducato, dei Gonzaga. Le monete mostrano una ricchezza di temi, che presentano, oltre a soggetti sacri e devozionali, stemmi araldici, imprese e in seguito anche immagini di animali, come i cani tanto amati dai Gonzaga. La raccolta presenta però anche diverse curiosità, come le monete ossidionali, coniate in materiali poveri (cuoio, piombo) durante il terribile assedio del 1630-1631, e assolute rarità, come le Dodici Doppie del 1614 di Ferdinando Gonzaga: una moneta d’oro del peso di quasi un etto, esemplare unico al mondo.
La vastissima collezione di Banca Mps viene letta nel suo significato storico e anche sociale, grazie a una serie di reperti che le vengono accostati a memoria del sistema bancario rinascimentale e della nascita dei Monti di Pietà, ma anche con la finalità di inquadrare e contestualizzare storicamente i materiali. Per questa ragione, l’esposizione stabile è completata da numerosi pezzi in prestito temporaneo: conî e punzoni, provini per l’oro, bilancia e strumenti del cambiavalute, concessi dai Musei Civici di Mantova, dall’Archivio di Stato di Mantova e dalla Galleria Estense di Modena e da alcune collezioni private.
Banca Monte dei Paschi di Siena raggiunge un accordo con Palazzo Ducale di Mantova per mettere a disposizione del pubblico la sua straordinaria collezione ‘mantovana’
A settembre 2024 l’inaugurazione
Banca Monte dei Paschi di Siena e il Palazzo Ducale di Mantova hanno raggiunto un’intesa per valorizzare la preziosa collezione numismatica “Magnaguti-Casero”, appartenuta alla ex Banca Agricola Mantovana. La collaborazione si sostanzia in una forma di comodato – già verificato e approvato dagli organi competenti, come il Comitato Regionale per il Patrimonio Culturale, in capo al Segretariato Regionale della Lombardia – e sono già iniziate le attività propedeutiche a garantire l’esposizione a lungo termine all’interno degli spazi museali di Palazzo Ducale.
La collezione di Banca Monte dei Paschi di Siena, costituita da ben 2184 pezzi, rappresenta la più completa raccolta di antiche monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga. Il nucleo originario iniziò a formarsi nel 1986 con l’acquisizione della raccolta del notaio Ermanno Casero di Milano, nella quale confluirono molti beni di proprietà di Giulio Superti Furga di Canneto sull’Oglio (Mantova), rinomato studioso di numismatica, per poi arricchirsi, nel 1993, con la prestigiosa collezione del conte Alessandro Magnaguti (1887-1966), erudito nobile mantovano, che in quasi mezzo secolo costituì un’importante raccolta di monete e medaglie dei Gonzaga, vincolata dal Ministero dei Beni Culturali perché giudicata “di eccezionale interesse artistico e storico”, e rappresentata nei volumi VII, VIII e IX dell’opera a stampa dello stesso Magnaguti, Ex Nummis Historia.
Questa straordinaria collezione, seconda solo a quella formata dal re d’Italia Vittorio Emanuele III e conservata a Palazzo Massimo in Roma, è stata oggetto in anni recenti di una complessa operazione di tutela da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Mantova e Lodi, che ha rinnovato la dichiarazione di eccezionale importanza.
Il progetto espositivo ideato da Banca MPS e Palazzo Ducale, con il sostegno della Fondazione Banca Agricola Mantovana, è stato affidato al noto esperto Massimo Rossi e prevede l’esposizione di un’importante porzione della raccolta, con una rotazione nel tempo degli altri materiali. Lo spazio individuato per accogliere il progetto è la Rustica: la palazzina costruita nel 1539-1540 da Giulio Romano e decorata all’interno con pitture coordinate da Giovan Battista Bertani. Sono conclusi gli interventi di consolidamento di intonaci e stucchi, realizzati dalla ditta Carena e Ragazzoni di Cremona nella sala della Mostra (o loggia dei Frutti), che presenta nelle pitture della grande volta a botte una serie di storie che raccontano la fondazione leggendaria e poi storica della città di Mantova, quasi in parallelo col racconto storico che le monete e le medaglie gonzaghesche offriranno in quegli spazi.
“Banca Monte dei Paschi di Siena ha da sempre a cuore Mantova e il suo territorio ed è per noi un vero piacere rendere fruibili ai cittadini e a tutti gli appassionati un prezioso patrimonio culturale e artistico come la collezione numismatica “Magnaguti-Casero” – dichiara Cristina Delforno, Direttore Territoriale Retail Lombardia Sud Est di Banca Monte dei Paschi di Siena – La collaborazione con il Palazzo Ducale permetterà al grande pubblico di conoscere questa raccolta di antiche monete attraversando le sale di uno dei luoghi più prestigiosi della città”.
“Riporteremo così all’attenzione del pubblico – dichiara il direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso – una meravigliosa collezione, tramite un racconto moderno e brioso, che esporrà le monete non solo come ‘opere d’arte’ (e lo sono), ma anche come strumenti per un racconto storico”.
Comunicazioni ufficiali e immagini (ove non indicato diversamente) dall’Ufficio promozione e comunicazione di Palazzo Ducale di Mantova. Aggiornato il 13 settembre 2024.